Funghi Commestibili
Russula olivacea
La Russula olivacea è un fungo commestibile di dimensioni medio grandi. Il suo nome deriva dal latino olivaceus che significa color verde oliva. Il suo cappello infatti può assumere colorazioni con sfumature verdi.
La Russula olivacea ha una storia un po’ controversa per quanto riguarda la sua commestibilità. Da sempre considerata un fungo commestibile, negli ultimi tempi sono stati segnalati alcuni casi di tossicità dovuti al consumo del fungo crudo o poco cotto.
Aspetto
Il suo cappello, che può raggiungere i 18 cm di diametro, è sodo e carnoso. Negli esemplari giovani ha la forma emisferica per poi diventare, con l’invecchiamento, depresso al centro. Il suo colore può assumere diverse colorazioni che vanno dal rossastro al grigio verde.
Le lamelle sono inizialmente fitte e hanno una colorazione biancastra. Con l’invecchiamento diventano più spaziate e con una colorazione giallognola.
Gambo
Il gambo ha forma cilindrica e può raggiungere i 12 cm di altezza. La sua consistenza è dura mentre il colore è bianco.
Carne
La carne della Russula olivacea è soda e compatta negli esemplari giovani. Con l’invecchiamento perde un po’ di consistenza e il suo colore da bianco diventa giallo.
Habitat della Russula olivacea
La Russula olivacea cresce principalmente sotto i faggi e gli abeti rossi. La si può raccogliere nei boschi dall’estate fino all’autunno.
Commestibilità
Si tratta di un fungo commestibile se sottoposto a una lunga cottura. Come accennato in precedenza, sono stati segnalati casi di intossicazione dovuti alla scarsa cottura del fungo.
Il fungo infatti contiene tossine termolabili che quindi vengono eliminate dal calore della cottura. Per questo motivo si consiglia di farlo cuocere per almeno 15 minuti dal primo bollore.
In alcune regioni la Russula olivacea, per tradizione, si consuma alla griglia o fritta. È in questi casi che il fungo, poco cotto, causa episodi di intossicazione.
Il fungo potrebbe essere confuso dai meno esperti con la Colombina maggiore. In questo caso l’errata identificazione potrebbe causare intossicazioni gastrointestinali. La Colombina maggiore infatti può essere consumata poco cotta senza rischi.
Russula olivacea
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.