Riflessioni

Uniti si Vince

Quello che ci unisce è più forte di ciò che ci divide

Uniti si Vince

Gli antichi romani sapevano che uniti si vince. Quando l’esercito si trovava a combattere una battaglia, la prima mossa consisteva in un lancio serrato di giavellotti sui nemici. Questo danneggiava gli avversari e soprattutto, costringeva i fanti nemici ad allontanarsi gli uni dagli altri, indebolendoli.

Uniti si vince

La fanteria romana, al contrario, restava unita. All’occorrenza, creavano addirittura una vera e propria struttura di uomini completamente coperta dagli scudi che, avanzando in completa unione con forza, vinse moltissime battaglie. I romani, insomma, sapendo bene che uniti si vince, usavano l’unione per combattere e la separazione per sconfiggere. Il loro motto, non a caso, era Divide et impera che letteralmente significa dividi e comanda.

La storia insegna che i potenti sono sempre stati consapevoli del fatto che l’unione fa la forza. Proprio per questo motivo, al fine di mantenere i loro privilegi, hanno spesso usato diversi sistemi di separazione tra il popolo. È un modo infallibile per rendere la gente meno coesa e quindi, più debole e manipolabile.

Osservando il presente noto che non è cambiato un granché.

Sinceramente non riesco a capire come queste tecniche di separazione possano ancora funzionare. Credo che chiunque, usando la ragione, si renda conto che uniti si vince.  Inoltre oggi i cittadini dispongono quasi tutti di ampie possibilità di conoscenza. Eppure tutti caschiamo in questo triste giochetto regolarmente.

Impariamo a Non Farci Dividere

A livello individuale è evidente e curioso come, in linea generale, tutti ci rapportiamo con il prossimo. Invece di cercare e valorizzare quello che ci accomuna, ci concentriamo maggiormente su ciò che ci rende diversi. Ci basta pensare che l’altro tifa una squadra diversa, è di un paese diverso, è di una religione diversa per non cercare punti in comune.

Sotto il profilo sociale la questione diventa ancora più evidente e, ahimè, controproducente.

Nella politica, i partiti sono la massima espressione attuale del divide et impera. Invece di cercare l’unione di menti diverse per trovare idee atte al bene comune, si perde tempo a litigare. E non si discute neppure sui temi e le proposte! Si litiga in difesa di un simbolo o di un esponente politico. Uniti si vince, ma i cittadini si preoccupano solo se al potere ci sono quelli considerati nemici, o quelli che si preferiscono. Ed ecco che ci ritroviamo sempre a perdere.

In realtà, arrivati a questo punto della nostra storia umana, dovremmo essere in grado di combattere tutti insieme per la giustizia e l’onestà. Questi sono concetti universali ed insindacabili, anche se oggi si tende a giocare con le parole. Solo chi non cerca questi valori dovrebbe essere diviso ed isolato da tutti gli altri.

Mi viene in mente una frase di R.Reagan che una volta disse: “La nostra ossessione per l’antagonismo del momento, ci fa dimenticare spesso quanto uniti devono essere tutti i membri dell’umanità. Forse abbiamo bisogno di una lezione ( … ). Penso a come le nostre differenze planetarie potrebbero facilmente dissolversi, se dovessimo affrontare una battaglia con una forza aliena esterna a questo pianeta”.

Dobbiamo davvero aspettare un nemico potente ed esterno per capire sul serio che solo uniti si vince?

Lettura consigliata: Cogliamo ciò che ci unisce di Carletta Viotto

Cogliamo ciò che ci unisce. Il «denominatore comune» fra religioni e culture del mondo per difendere le generazioni future

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14 Commenti

  1. Il problema è che non lo capiamo proprio che uniti si vince. Parlano tanto anche in tv di sto coronavirus e siamo uniti … siamo distanti ma se allunghiamo un braccio ci siamo … cavolate finchè dalle finestre urlano di stare a casa a chi non sanno nemmeno il perchè è fuori di casa. Finchè dicono ah bello avere il cagnolino … glielo dico la mattina alle 6 quando esco prima di andare a lavorare o quando piove o c’è un ventaccio come ieri. O gente che posta foto di mamme in giro coi bambini … ma se non c’è assembramento quale è il problema? Sti poveri bimbi due passi all’aria aperta vuoi non lasciarglieli fare? Io trovo tutto assurdo. Serena giornata

    1. Quella che stiamo vivendo non è una situazione facile. Ci sono persone che non escono davvero mai e quindi è normale che si sentano frustrate nel vedere chi invece continua a farlo, pur avendo validi motivi. Bisogna cercare di capirsi tutti un po’ di più. Chi resta a casa dovrebbe valutare che gli altri possano avere esigenze diverse (bambini, animali, lavoro, problemi di salute…) e chi invece esce per questi motivi dovrebbe capire che per chi resta sempre a casa è davvero dura ed è normale che ne scaturisca un po’ di rabbia.
      Come sempre ci manca il buonsenso, da un lato e dall’altro! Essere uniti significa anche capire gli altri!
      Ciao, buon fine settimana.

  2. E’ vero, quando ci dividiamo facciamo il gioco di chi sta sopra, ma ci caschiamo regolarmente. Il nemico comune e potente è arrivato, come ben sai, ma non ci sta rendendo molto coesi. Forse perchè non ha armi visibili e taglienti e quindi ce ne rendiamo conto di meno. E così facciamo i furbi, come a noi italiani riesce molto bene. Impareremo la lezione? forse sì o forse no. Un altro difetto è avere la memoria corta. Chissà se questa batosta ci cambierà davvero oppure, al solito, torneremo come prima o addirittura peggio, con la scusa del ‘carpe diem’ e ‘ nel doman non v’è certezza’? Buon fine settimana

    1. Devo dire che il comportamento di certi italiani, che giustamente tu definisci “i furbi”, mi ha molto deluso. Sicuramente non si sono resi conto del problema o, se lo hanno fatto, credono di esserne esenti, un po’ come i giovanissimi che rischiano la vita per gioco, convinti che non si possa incontrare la morte alla loro età.
      La pandemia ci cambierà? Sinceramente non lo credo. Penso piuttosto che chi ragiona già bene dopo questa esperienza ragionerà meglio, ma chi non ragiona affatto continuerà a non farlo.
      È il cruccio delle persone migliori in tutte le epoche e in tutte le civiltà: trascinarsi dietro gli elementi peggiori, sotto tutti i profili. Ma la storia ci insegna che anche questa sfida può essere vinta.
      Buon fine settimana anche a te.

  3. Caro Loto, momenti molto difficili che non è facile capire, noi siamo due anziani, io presto 90 anni mia moglie a gennaio ne ha compiuto 86, siamo segregati in casa i nostri figli ci portano da mangiare.
    Penso che uscire da questo tunnel non sia tanto facile, e che ci dobbiamo rassegnare.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    1. Rassegnarsi mai! Basta rispettare le regole e il buonsenso, mantenendo alto il morale. Poi noi abbiamo la possibilità di navigare in internet che è già un buon modo per continuare ad alimentare i rapporti sociali!
      Coraggio!
      Un abbraccio virtuale a te e a tua moglie.

  4. Concordo essere uniti significa capire gli altri. A mio padre hanno urlato di stare a casa ma se non si muove la vena della sua gamba si chiude e … non cammina più. Una mia vicina di casa ieri mi ha parlato delle sue gambe e camminava nel suo giardino, su e giù, perchè altrimenti “si blocca tutto”. E’ triste. Ci sono tante situazioni e le capisce solo chi le vive. Serena giornata

    1. Lo so, “ci sono tante situazioni e le capisce solo chi le vive.” E questo vale sempre, anche al di fuori del discorso delle restrizioni dovute alla pandemia. Ma questo, purtroppo, lo capisce solo chi ha il buonsenso di guardare un po’ più in là del proprio naso e, in questo mondo di egocentrismo, non sono in molti.
      Buona giornata anche a te.

  5. “Quello che ci unisce è più forte di ciò che ci divide.”

    Sotto al titolo del post ho trovato questa frase …e poi ancora in chiusura post ho trovato quest’altra:

    “Dobbiamo davvero aspettare un nemico potente ed esterno per capire sul serio “che solo uniti si vince?

    Non lo so ,ma istintivamente mi è venuto uno di quei collegamenti che percepisco …e che sono talmente evidenti che mi risulta difficile ignorare ,anzi sembrerebbero delle pure risposte.

    Ho semplicemente invertito quel l’interrogativo alla prima frase e reso affermativa la seconda…per arrivare ad una conseguente conclusione.

    Non c’è abbastanza amore sulla terra tra umani e verso l’ambiente!!… ,si è pero’ venuta a creare un altro tipo di unione dando come risultato una forma sbagliata della stessa…

    Cosa accadrà da tutto ciò che stiamo vivendo?

    Saluti.

    1. Cosa accadrà? In questi giorni surreale me lo sto chiedendo spesso. Non possiamo saperlo, anche se io tendo a credere che, se ci sarà un miglioramento o un’evoluzione di qualsiasi tipo, queste apparterrano solo a chi è già predisposto a cambiare. Diciamo però, che questa esperienza è un ottimo trampolino di lancio per tutti, per capire che c’è assolutamente bisogno di amarci di più e, di conseguenza, di sentirci un tutt’uno tra noi e con la natura.
      Ciao, buona giornata.

  6. No è vero, non ce ne sono molti. E non c’è nemmeno tanto buonsenso. Un mio collega che ho sentito poco fa mi ha detto che lì da lui (sta telelavorando) vede un sacco di persone in giro che camminano, corrono, altro che restare a casa!!! Le vede dalla finestra. Io rinchiusa e certi corrono … va beh! Non se ne verrà mai fuori!!! Serena giornata

    1. Auguriamoci solo che questa emergenza passi presto! Se può consolarti, io non esco letteralmente di casa da un mese, e anche a me piaceva camminare/correre all’aria aperta… ma non posso fare altro che comportarmi come mi sembra giusto, anche se non è decisamente la strada più facile.
      Ti auguro anch’io una lieta giornata.

  7. Soprattutto in questa occasione, uniti si vince. Perchè dobbiamo comportarci tutti in modo adeguato per battere il virus. Nella mia zona, provincia di MI, non c’è in giro nessuno ma non è così ovunque. Saluti.

    1. No, decisamente non è così ovunque. Molta gente non vuole cambiare le sue abitudini, nonostante tutto, senza rendersi conto di mettere a rischio se stessa e le persone a cui vuole bene.
      Ciao, a presto.

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