Fare la Differenza
Pensiamo sempre di non poter fare la differenza nel mondo. Ci raccontiamo di essere semplici individui, troppi piccoli e ininfluenti per cambiare le cose. Eppure se una buona azione fosse compiuta da moltissime persone, essa diventerebbe la norma e la terra sarebbe un posto migliore, umanamente parlando.
Questo è un concetto che mi ritrovo a ripetere e a scrivere molte volte, ma mi rendo conto che non è facile convincere la gente di questo. Dentro ognuno di noi, infatti, c’è un fondo di insicurezza e sfiducia, di mancanza di fede, che fa credere di non poter fare la differenza in alcun modo.
Succede perché, concentrandoci sul nostro lato materiale, quindi finito e temporaneo, ci dimentichiamo della nostra parte spirituale, infinita ed eterna. Invece quella goccia di eternità che è in ognuno di noi ci permetterebbe di compiere veri e propri miracoli, se soltanto decidessimo di credere che questo sia possibile.
Vi è mai capitato di essere come “contagiati” dallo stato d’animo di qualcuno? La prima cosa che mi viene in mente è la profonda tristezza che si prova quando si sta vicino a qualcuno che soffre. Ma è vero anche l’esatto contrario, perché anche le emozioni positive possono trasferirsi da un individuo all’altro.
Magari siamo terribilmente di cattivo umore ma se arriva un amico allegro, in breve tempo, riesce a fare la differenza nella nostra giornata. Non è bellissimo sentire il proprio stato d’animo cambiare in meglio per merito di qualcuno? Come vedi, una singola persona può cambiare le cose per qualcun altro.
Pensa cosa potrebbe succedere se ognuno di noi iniziasse a pensare che può fare la differenza in qualunque luogo o circostanza si trovi. Si potrebbe innescare un’evoluzione a livello globale, cambiando radicalmente la coscienza collettiva.
Partire da Sé Stessi per Fare la Differenza
Sembra un’impresa difficile ma, in realtà, si può fare semplicemente iniziando da sé stessi. Una canzone degli anni ’80 diceva: “If you wanna make the world a better place, take a look at yourself and then make a change”. Tradotto, se vuoi rendere il mondo un posto migliore dai un’occhiata a te stesso e poi fai un cambiamento, ed è proprio così.
Il primo passo, forse il più difficile, è proprio cercare prima di tutto di stare bene e di trovare una certa serenità interiore. Se non ci faremo condizionare, questo ci permetterà di trasmettere il nostro stato d’animo anche a chi ci circonda. Se ci pensi, basta sorridere quando tutti sono arrabbiati, sdrammatizzare quando c’è nervosismo, essere ancora capaci di divertirsi per alleggerire il cuore altrui.
Quando sentiamo che l’atmosfera generale è negativa, dobbiamo riuscire ad attingere dentro di noi tutto l’amore e la positività di cui siamo capaci. Con un po’ di buona volontà infatti, ognuno di noi può essere molto meglio di quello che viene fuori quotidianamente!
Capisco che, a volte, puoi sentirti tanto vuoto e prosciugato da pensare di aver completamente consumato tutte le energie che potresti fornire agli altri. Sappi che non è mai così, il nostro spirito è una fonte inesauribile dalla quale attingere. All’inizio sembrerà difficile e poi, pian piano, diventerà il nostro naturale modo di essere.
Chi ce lo fa fare? Compiere gesti di gentilezza gratuiti, facendo sorridere chi non lo fa più da tanto tempo, sembra non avere alcun tornaconto personale. In realtà, tutto questo rende la nostra stessa vita migliore e contribuisce a renderci più felici.
Fare la differenza significa anche essere capaci di immaginare un mondo fatto di persone più felici.
Lettura consigliata: Nutri la tua unicità di Veronica Pacella
Se ognuno di noi fa anche una piccola cosa, tipo non gettare un pezzetto di carta per terra, fa una piccola, minima differenza. Ma la fa con se medesimo intanto. Ed è immensa. Se poi la gente ti guarda, quando ti fermi davanti le strisce per far attraversare qualcuno, quando cedi un posto in autobus, quando tieni la porta aperta per far passare, anche quando saluti per primo il vicino antipatico; quella piccola cosa diventa anche di altri, potrebbe divenire contagiosa, e mi auguro sempre siano le uniche pandemie possibili..
Sono d’accordo. purtroppo non siamo consapevoli di quanto il mondo potrebbe cambiare se soltanto ognuno di noi facesse la propria parte.
A tal proposito, mi viene in mente una favola africana.
“Nella foresta, un brutto giorno, scoppiò un grande incendio. Tutti gli animali scapparono alla ricerca della salvezza. Mentre fuggivano, un leone vide un piccolo colibrì che volava nella direzione opposta, verso le fiamme.
«Torna indietro, stai andando verso l’incendio!» lo avvertì il leone.
«Oh lo so bene. Ma qui vicino c’è un lago e sto andando a raccogliere un po’ d’acqua con il becco per buttarlo sul fuoco» rispose il colibrì.
«Non sarai mica tanto matto da credere di spegnere questo grande incendio con due gocce di acqua?» chiese il leone.
«Certo che no. Io sto solo facendo la mia parte» concluse l’uccellino.”
Mi hai fatto venire in mente anche la canzone di Irene Grandi, prima di partire per un lungo viaggio, “prima di pretendere qualcosa prova a pensare quello che dai tu”. Sarebbe bello poter cambiare il mondo è rendere le persone più disponibili verso gli altri ma per il momento vedo una società sempre più agressiva e che guarda al proprio orticello che al bene comune. Speriamo bene perché mai dire mai. Serena giornata
Il mondo si cambia un passo alla volta… e visto che non possiamo rendere le persone più disponibili verso gli altri, iniziamo con il farlo noi. Tanti individui che si preoccupano degli altri fanno una società meno aggressiva, più accogliente, nella quale è più bello vivere per tutti.
Un saluto!
Certamente è l’unico sistema per cambiare le cose. Serena giornata
Buona giornata anche a te!