Il Destino Esiste?
Ti sei mai chiesto se il destino esiste? A volte nella vita accadono incidenti, eventi e incontri che non sembrano casuali e spingono a farsi questa domanda alla quale ne possono seguire altre. Il destino è già scritto oppure no? Con scelte della vita diverse sarei arrivato comunque allo stesso risultato? Potevo evitare in qualche modo le cose negative che sono successe a me o ai miei cari?
Quando chiedi ad amici e conoscenti se secondo loro il destino esiste è inevitabile trovarsi di fronte a diverse convinzioni ed interpretazioni. Da una parte troviamo i sostenitori convinti del fatto che il destino è già scritto. Secondo questa tesi noi non siamo altro che burattini inconsapevoli che camminano lungo una strada già tracciata dal fato o da Dio. Dalla parte opposta invece, si trova chi è convinto che siamo sempre e solo noi a disegnare il nostro futuro, grazie all’uso del libero arbitrio. Io appartengo senza alcun dubbio a quest’ultima categoria perché se il destino esiste ed è già scritto nulla avrebbe più senso.
Le leggi che regolano questa vita, dalla profondità dei sentimenti agli immensi misteri dell’universo, sono tante complicate per l’intelletto umano quanto perfette. Quando si raggiunge la consapevolezza di quanto appena scritto, non si può credere che la nostra vita sia lasciata al caso o a decisioni altrui. Osservare l’equilibrio che ci circonda è sufficiente a darmi la certezza che la nostra vita su questa terra abbia uno scopo ben preciso.
Se il Destino Esiste lo Scriviamo Noi
Per questo e per altri motivi sono convinto che il nostro futuro non sia già scritto. Al contrario, credo che siamo soltanto noi, con le nostre scelte, a decidere a quale tipo di vita andare incontro e quindi a quale destino. Se tutto fosse già prestabilito, la nostra vita sulla terra non avrebbe nessun senso ed ogni nostra scelta e decisione sarebbero solo un’illusione. Magari il destino esiste, ma in modo diverso da quel che siamo abituati a pensare. Il nostro futuro può essere scritto e cambiato continuamente, ma sia noi a scegliere quando e come. Lo facciamo nel momento in cui, di fronte alla tentazione del male, decidiamo se tirare dritto oppure no.
Il destino lo scriviamo noi ogni volta che commettiamo azioni ingiuste e/o disoneste. A nostra insaputa, questo comportamento determina il verificarsi di specifici eventi, il più delle volte non facilmente associabili alle azioni negative che li hanno generate.
La vita è un insieme di prove a cui tutti indifferentemente siamo sottoposti. Per come la vedo io, il nostro destino è scritto dalle nostre scelte e fortuna o sfortuna non c’entrano niente. È la natura del nostro animo, con le sue predisposizioni naturali e la volontà, a fare la differenza. Quando scegli il male, per quanto all’apparenza sembri regalarti un futuro benevolo, prima o poi ti chiederà il conto e sarà molto salato.
Il destino esiste? In un certo senso è possibile, ma di sicuro non è già scritto. Tutto può essere sovvertito dall’influenza che il male e il bene hanno su di noi, spostando le nostre scelte e le conseguenti azioni.
Lettura consigliata: Un’idea di destino di Tiziano Terzani
Il destino lo fabbrichiamo giorno per giorno. Da noi, possiamo correggere, ricominciare, aggiustare, sfasciare del tutto.
“se il destino esiste ed è già scritto nulla avrebbe più senso”. Potrei non escluderlo, ma non ci riguarderebbe comunque, significa che inconsciamente siamo già portati a prendere decisioni fatali o meno, ad essere investiti o affogare nella vasca da bagno, a diventare milionari o assassini per scelta o necessità. Comunque non lo sappiamo. Quindi, scritto o non scritto, il destino è un libro bianco. E ne abbiamo piena responsabilità.
È proprio questa la parola giusta: responsabilità. Molti preferiscono credere che tutto sia già scritto, che non abbiamo scelta, proprio per non sentire addosso il peso della responsabilità delle proprie scelte sul destino che gli è toccato.
Ciao, buon fine settimana.
Ci ho pensato molto a questo, io non credo che il nostro destino sia scritto … le scelte che prendiamo cambiano sicuramente ciò che ci può accadere nella vita. Quindi non è scritto. Per certi versi può esserci un destino in quanto puoi essere più fortunato perché sei nato in Italia piuttosto che in Siria o basti pensare al ponte Morandi … un certo destino sfortunato c’è stato. Ma non credo sia tutto scritto. Serena giornata
Riguardo alla morte io ho un’altra interpretazione, assolutamente personale. Credo che una persona muoia quando la sua anima, la sua parte spirituale, è pronta a liberarsi del corpo. Ovviamente è soltanto un’ipotesi ma quello che ho visto durante la mia vita mi ha sempre portato a pensare questo.
Un saluto.
Non so non avevo mai pensato ad una visione così…
Se ammettiamo l’esistenza di Dio onnisciente che conosce il passato il presente e il futuro, allora il film è già stato tutto girato e nessuno può cambiarne neppure un fotogramma. Dio sapeva già che Caino avrebbe ucciso Abele e non poteva accadere diversamente. Se siamo detentori del libero arbitrio, allora non può esistere un Dio onnisciente, e un Dio non onnisciente che Dio sarebbe? Per quel che mi riguarda, io sono ateo per cui ritengo che siamo relativamente padroni del nostro destino, tenendo presente che siamo sempre soggetti al determinismo storico (nasciamo in una certa epoca), al determinismo fisico (nasciamo belli o brutti, alti o bassi, bianchi o neri o rossi o gialli etc) al determinismo psichico (nasciamo più o meno intelligenti) al determinismo sociale (nasciamo in una famiglia ricca o povera) e così via. Tutto ciò condiziona pesantemente il destino di ciascuno di noi. Scusami se mi sono dilungato troppo. Un saluto cordiale. Guido.
Anche se Dio conosce le nostre scelte future non le influenza in alcun modo, quindi la nostra libertà rimane. Inoltre Dio, essendo eterno, non è soggetto al tempo. Passato, presente e futuro esistono per gli uomini ma questa linea temporale per Lui non esiste. Ecco come l’onniscienza diventa una semplice osservazione.
Ci sono certamente dei fattori storici, fisici, psichici e sociali che esercitano forti pressioni sulle nostre scelte, ma possiamo comunque sempre decidere la direzione che vogliamo prendere. I Santi e i criminali hanno avuto spesso un’infanzia simile, è il loro modo di interpretare ciò che gli accadeva ad essere stato diverso.
Ti ringrazio per l’interessante argomentazione, a presto.
Verissimo
Quindi tu ipotizzi un Dio che esiste al di fuori del tempo e dello spazio, che ha creato universi, galassie, buchi neri, energia oscura, onde elettromagnetiche, stelle e pianeti a miliardi, quark e quant’altro ed ha scacciato dal suo Giardino due coglioni che gli hanno rubato della frutta da un albero non meglio identificato? Fammi capire se vuoi che il nostro discorso continui qui o per posta, perché io avrei ancora un po’ di cose da obiettare e mi interessano i tuoi pareri.
Adamo ed Eva sono una metafora. Sarebbe stato difficile spiegare l’origine della vita in altro modo… e sì, ipotizzo che ci sia un’energia creatrice che è l’origine di tutto.
Colgo un che di insofferente in questa tua risposta per cui mi fermo qui. Cordialmente Guido.
Hai colto male Guido 🙂 nessuna insofferenza da parte mia, anzi mi fa piacere trovare qualcuno che ha voglia di parlare di queste cose. Sentiti libero di parlare di ciò che ti interessa di più.
A presto
sì, il destino esiste e lo scegliamo noi.
gli esiti e bene-male poi sono valutazioni e considerazioni personali.
buon giorno
Certo, gli esiti sono considerazioni personali perché ciò che per qualcuno può essere molto desiderabile (ad esempio sposarsi, avere un posto fisso, fare dei figli) per altri può essere invece un inferno.
Per quanto riguarda il concetto assoluto di bene e male invece non credo nell’interpretazione personale. Tutti sappiamo bene, dentro di noi, cosa è bene e cosa è male.
Buona giornata!
Caro Marino, tu ipotizzi un’ energia creatrice non creata e che pertanto esiste ab aeterno. Questa energia sarebbe per caso quella celebrata dalla Bibbia? Dove i serpenti parlano, le donne nascono dalle costole dell’uomo, l’uomo rimane tre giorni nel ventre di una balena e ne esce più rigoglioso di prima, dove i colombi ingravidano le vergini… Tu mi dirai che sono metafore. Anche il Dio che prende per i fondelli Abramo e infine si accontenterebbe di fiutare il sangue di un ariete anziché quello di Isacco è una metafora? E quello che consegna Giobbe nelle mani del Satana (angelo uscito con un difetto di fabbrica) per una scommessa e questi ne distrugge tutte le di lui ricchezze e infine gli macella anche i figli. D’accordo: Dio gli restituirà tutte le sue ricchezze, ma i figli? Li resusciterà? Certo, Lui può anche questo. Ma andiamo! E perché non ipotizzare un creato non creato( concedimi il paradosso). Chi dice che l’universo è cosa creata? Forse Cartesio col suo “cogito ergo sum”? e che relazione di causa ed effetto esiste tra il pensare e l’essere? Sarebbe ugualmente valido dire “defeco ergo sum”. Caro Marino, come vedi il discorso va diventando troppo lungo, e dimmi tu se sia il caso di continuarlo qui. Buona giornata a te.
Inizio col dirti che la fede è un dono e che quindi non si può né insegnare né auto apprendere, ci viene semplicemente donata dall’alto. Molti anni fa ero anch’io dubbioso, proprio come te, ma poi è successo qualcosa di inspiegabile e una mattina mi sono svegliato diverso (ancora adesso non so per quale motivo). Da quel giorno è come se mi fosse stato tolto un velo da davanti agli occhi e tutto quello che riguardava l’opera di Dio mi sembrava più chiaro e comprensibile, Ovviamente molte cose restano ancora misteriose, anche per un credente. Da quel giorno ho cominciato a leggere Sant’Agostino, un santo che ancora oggi reputo l’uomo più intelligente che sia mai esistito. Perché dico questo? Perché solo in lui ho trovato una grande capacità di comprendere le cose divine e di riuscire a spiegarle a tutti nel modo più semplice possibile. Ma ora sto andando un po’ fuori tema.
Quello che voglio dirti è, che se osservi l’universo con le sue stelle, il sole, la luna e i pianeti, ti rendi conto che è governato da leggi eterne ed immutabili che ne permettono l’esistenza. Anche senza dover necessariamente citare il nome di Dio, mi sembra impossibile affermare che dal nulla possano scaturire leggi così complesse ed infallibili. Dal nulla nasce il nulla.
Il Cogito ergo sum di Cartesio è più volto a dimostrare la nostra esistenza in contrapposizione all’idea che tutta la realtà non sia niente altro che un’illusione creata da un genio maligno.
Esiste un’opera di Sant’Agostino veramente illuminante che si chiama “Commento al vangelo di San Giovanni” in cui viene spiegato nel dettaglio ogni più piccolo dubbio che potrebbe scaturire dalla lettura del Vangelo. Consigliatissimo a chi ha “fame” ci comprendere e di capire.
Per quanto riguarda i tuoi (leciti) dubbi sulla Bibbia, dal canto mio ti posso dire che la vera vita inizierà dopo la morte del corpo, quando l’anima che è eterna, tornerà al Creatore. Tutto quello che accade sulla terra, per quanto atroce e doloroso possa essere, finirà. Quello che ci deve spaventare non sono i mali terreni che hanno un limite, una fine ma quello è che non ha fine che ci deve spaventare.
Concludo con una frase di Sant’Agostino che mi sta molto a cuore e che dice: “Non preoccuparti del modo in cui dovrai morire, ma preoccupati di dove, morendo, dovrai andare.”
Credo che morendo andrò dov’ero quando sono scomparsi i dinosauri, quando è scoppiata la Rivoluzione francese o giù di lì.
Di sant’Agostino ho letto Le confessioni e mi sono sembrate le farneticazioni di un invasato.
Tu dici che la fede è un dono che viene dato dall’alto, così come la vita che ci è stata data. A questo punto ti faccio solo una domanda: il Dio di sant’Agostino ci ha creati, mi ha creato. Perché?
Una bella domanda a cui però nessuno può dare una risposta certa. Comprendere con certezza assoluta le motivazioni per cui Dio ha fatto determinate cose, per noi umani è impossibile. Alla luce della fede però si possono però fare delle supposizioni che sono frutto del ragionamento e dell’illuminazione
Supponendo che Dio esista, la creazione degli uomini non è nient’altro che un suo atto d’amore.
Si dice che Dio ha creato gli uomini a propria immagine e somiglianza, ovviamente nell’anima non nell’aspetto esteriore. Con questo gesto Dio vuole darci la possibilità di conoscerlo e di amarlo in modo che dopo la morte potremo (meritandolo) ricongiungerci a Lui.
Questa comunione con Dio è possibile solo se Lui si rivela all’uomo, cosa che ha fatto con Gesù Cristo, il Dio fatto uomo. Con la venuta di Cristo sulla terra ci viene svelata quella che è la nostra vocazione ovvero diventare per grazia quello che Dio è per natura.
In pratica, all’alternativa di non essere mai esistiti, ci viene offerta la possibilità di entrare in comunione con Dio per l’eternità. In cosa consista la comunione con Dio va oltre le nostre capacità terrene, è qualcosa che non potremmo mai immaginare tanto è lontano dal nostro modo di funzionare.
Dunque i disegni di Dio sono imperscrutabili: ci ha fatti a sua immagine e somiglianza e non riusciamo a capirlo neanche quando disegna. Non sappiamo con certezza, dunque, perché ci ha creati, però una cosa so di certo: mi ha creato perché aveva bisogno di me. Credo che neppure un dio creerebbe qualcosa di cui non ha bisogno. Dunque, aveva bisogno di me: io non avevo bisogno di Lui: non c’ero, e sarei rimasto volentieri dove non ero. Allora, se io non avevo bisogno di Lui e Lui aveva bisogno di me, adesso deve venire di persona, e dico di persona, non mi deve mandare figli, spiriti santi, arcangeli Gabriele, profeti e quant’altro, e mi deve spiegare perché ha creato un animale capace di essere il più feroce, sanguinario, crudele, efferato, macellaio, assassino, capace di infornare 6 milioni di suoi simili, di uccidere un paio di figli per far dispetto a sua moglie e efferatezze consimili, il campionario è di una ampiezza sconcertante. E ancora: perché ha creato una natura dove un leone, per assicurare la sussistenza ai suoi leoncelli e a sé deve sbranare una gazzella ogni paio di giorni, e pertanto, come può aver fatto il madornale errore di immettere su un pianeta dalla natura amorale (il leone non si chiede se è un bene o un male uccidere una gazzella per sfamarsi) l’Uomo, un essere capace di morale, cioè di distinguere il male dal bene?
Non so se sant’Agostino abbia dato una risposta a tutto questo, ma ti ho voluto far sapere una parte delle ragioni per cui non credo in nessun dio. Ma ne ho ancora altre.
Molte volte mi chiedo invece se non sia l’Uomo stesso a segnare il suo destino e a tracciarlo perfino con il suo livello di ragione anche ad un Dio a cui gli si attribuiscono i peggiori mali..Che ci venga in mente di menzionare più spesso il concetto di “bellezza” che é ovunque anche nell’aria che respiriamo ,tra natura stelle ,cieli e mari che lo stesso Uomo distrugge più che un creatore!
Bello il dibattito tra te e Guido ,magari in un altro blog si avrebbe assecondato la lingua e il principio di superiorità che sostituisce anche un Dio in cui non si crede..
Buona giornata a tutti
Gentile Lara, è evidente che contrariamente a quanto vorrebbe affermare sant’Agostino, è l’uomo che ha creato Dio a sua immagine e somiglianza. La Bibbia, libro che sarebbe ispirato dallo stesso Dio, è la scopiazzatura in larga parte di testi, anch’essi dichiarati sacri, fenici, babilonesi, greci e non manca neppure la saga di Gilgamesh. Il fatto è che la bugia è direttamente proporzionale alla quantità di persone che la crede vera, per cui Wanna Marchi va in galera e il Papa è un Capo di Stato. Un saluto cordiale.
@Guido
Quello che intendevo e intendo dire è che l’Uomo spesso cerca Dio distaccandosi dal concetto di amore e aggrappandosi in quello di odio…Noto che spesso l’Uomo è furioso e arrabbiato verso un Dio che non esiste.. ma lo brama ,lo cerca ,lo invoca in modo anche inconsapevole,quando non riesce a comprendere con il proprio intelletto il perché di certi eventi e del male .Come se la sua incomprensione lo appagasse dal fatto che lui non esista piuttosto che ci ami e esista in un modo che non comprendiamo.
Io sono certa che anche lei nella sua vita ha amato e ama…perché non pensa che un dio possa esistere in questo e non nel suo opposto …
Su una frase mister dice:capire perché Dio permetta il male non è cosa facile…io non sono d’accordo nemmeno con lui qui…perché Dio non permette il male provando piacere,e un po come quando messo in croce gli venne detto :se sei tu il dio salva te stesso!Possiamo noi tutti addentrarci nel sapere di questo mistero?
Gentile Lara, ma lei ha letto quello che ho scritto o scrive per il piacere di farlo senza tenere conto del perché io ho detto che Dio non può esistere? La prego non si affidi alla pappardelleria del pretonzolume in certe trite e ritrite affermazioni. Quando mi parlano di fede, trattengo a stento il vomito. La fede non è un percorso esistenziale che mi riguarda: mi fido solo dello sperimentabile. I disegni di Dio non possono essere compresi da mente umana? Allora non mi riguardano, Dio se ne stesse nell’alto dei suoi Cieli che io rimango qui sulla Terra con tutti i suoi problemi, con le mamme di 22 anni che vengono stritolate da un orditoio tessile e lascia orfano un bambino di 5 anni. Per fare solo un esempio.
Capisco il tuo punto di vista Guido, capire perché Dio permetta il male non è cosa facile. Personalmente parto dal presupposto che non avendo creato noi un universo così perfetto e complesso, con la nostra mente limitata non siamo in grado di capire tutte le regole che lo governano.
Il fatto è che qui sulla terra siamo tutti peccatori, chi più, chi meno. Tutti, nessuno escluso, sperimentiamo la sofferenza e ci dobbiamo quindi passare attraverso. La vita però finisce, per cui, anche il più grande dolore ha una durata limitata nel tempo, è destinato a finire. Probabilmente non ci sarà più neppure il ricordo del male che abbiamo subito dopo la morte.
Per come la vedo io l’esperienza del male è necessaria per la nostra anima a causa del peccato. Dio usa il male a fin di bene e quella che stiamo vivendo sulla terra è una prova che ci da la possibilità di temprarci e di migliorarci in vista della vita eterna. Anche in questo caso la nostra mente non ci permette di comprendere cosa sia la vita eterna insieme a Dio. Quello che è stato preparato per noi va oltre ogni nostra più fervida immaginazione in quanto si svolgerà in una dimensione a noi sconosciuta.
Sant’Agostino sosteneva che qui sulla terra vivono mischiate tra loro due diverse città, la citta terrena e la città di Dio. La prima è formata da uomini che pensano solamente alle cose terrene, spesso danneggiando il prossimo, e che sono convinti che con la morte finisca tutto.
La seconda, la città di Dio, è composta da uomini che vivono in modo spirituale, uomini che hanno paura di “offendere” Dio e che vivono perennemente con lo sguardo ed il pensiero rivolti verso l’Alto.
Qui di seguito ti lascio la risposta che Agostino da ad un padre che prega invano per la guarigione del proprio figlio:
Che cosa chiedevo di male? Non chiedevi niente di male, secondo il tuo parere. Ma che diresti se egli ti é stato tolto per evitare che la malvagità corrompesse il suo animo? Ma, obietti, egli era peccatore! E per questo io volevo che vivesse, perché si emendasse. Tu volevi che vivesse perché diventasse migliore; e che risponderesti se ti si dicesse che Dio sapeva che sarebbe diventato peggiore se fosse vissuto? Come fai a sapere che cosa gli sarebbe giovato, se morire o vivere? Se dunque non lo sai, ritorna al tuo cuore e lascia a Dio ogni decisione. (DALLA ESPOSIZIONE SUL SALMO 85)
Alla fine chi siamo noi per giudicare e per affermare che il mondo in cui viviamo è sbagliato? Tu dici di che avresti preferito non essere mai nato ma lo dici senza nemmeno sospettare l’esistenza della vera vita dopo la morte.
Il problema è che chi crede, lo fa perché con il cuore vede cose che prima non vedeva. La discussione tra un ateo ed un credente quindi può andare avanti all’infinito perché l’ateo vuole prove concrete che la fede non può dare proprio in virtù del proprio significato, ovvero credere in qualcosa che non si vede.
Dio non solo permette il male, ma ne rovescia tsunami di male sul genere umano, i suoi amati figli. Caro Marino, mi arrendo. Di fronte alle insulsaggini di sant’Agostino c’è solo da dire: bene! Caro sant’Agostino, tieniti il tuo Dio degli Eserciti, quel Dio sanguinario e schizofrenico che prima affoga il genere umano col Diluvio Universale e quaranta giorni dopo si pente e manda la colomba col ramoscello di ulivo e decora il cielo di un arcobaleno a significare la pace tra Dio e l’Uomo. Quel Dio che consente a Mosè di aprire le acque del mar Rosso per farle rinchiudere sull’esercito egiziano; quello che si diverte, come ho già detto, a fare scommesse col Satana sulla pelle di Giobbe e a prendere per i fondelli Abramo. Ti dirò, il pensiero di una vita eterna dopo la morte mi fa tremare le vene e i polsi. Almeno da questa, quando diventa insopportabile, uno se ne può uscire con una corda al collo; di quella che tu auspichi non ci sarebbe più modo di liberarsi. Preferisco tornare nel nulla dove ero prima di nascere, senza nulla a pretendere, come diceva Totò.
“La prego non si affidi alla pappardelleria del pretonzolume in certe trite e ritrite affermazioni”
Ecco lo vede,ma quale interesse può avere lei non credendo in un dio ,nella fede e nella preghieria…però usa il verbo “pregare” incitandomi al non credere aimeh in una realtà della chiesa che non fa dei preti dei santi.E Qui son d’accordissimo con mister ,tutti sbagliamo e i preti in fin dei conti sono persone come altre .Sa qual è il vero problema Guido?La generalizzazione !
Posso dirle che non tutti i preti ad esempio sono “pedofili”,non tutti i credenti sono immuni di errori e non tutti gli atei sono chiusi al dialogo anche su ciò che è distante da loro .
Lei ne è una dimostrazione !
Insomma credo che si abbia centrato in pieno il senso del post o no?
In fondo al suo “ti prego” , do un senso di elevazione spirituale sorprendente…lei mi sta insegnando qualcosa e la ringrazio.Buona giornata!
Le dico solo questo: il pretonzolume, specie quello delle alte sfere, pecca maledettamente di disonestà intellettuale, perché sono i primi a sapere benissimo che tutto quanto riportato dalla Bibbia sono favolette buone per dare il bacio della buona notte e rimboccare le coperte ai loro fedeli, (tanto per non offendere nessuno). Mi fermo qui, non replico oltre.
Guido,perdonami ma non credo si possa fare di tutto un minestrone ,mettendo a piacimento gli ingredienti che ne esaltano i sapori per affermare di essere contrariati su taluni argomenti .Per me è errato generalizzare oltre che controproducente ma una cosa mi sento di dirle che tutto ciò che poggia sul denaro non ha nulla a che fare con Dio o con la Bibbia .ha di certo a che fare con l’uomo…autore e fautore del suo “destino” nel bene e nel male.Ma capisco che anche questo potrebbe peccare di presunzione di verita’ assoluta che nessuno e dico nessuno ha su questo pianeta,ma scrollarsi di dosso le pressioni che possono nuocere quel bisogno di cercarla questa forma di pace interiore che si avvicina alla nostra verità interiore è sacrosanto credo .
Molte volte imputare tutte le nostre sciagure a chi ci rimbocca le coperte mettendoci a nanna e a tacere con favolette è una scusa bella e buona per non assumersi le responsabilità di singoli individui,ma si sa che spesso questo è diventato lo sport di tutti più del calcio, perché in fin dei conti li un po di regole ci sono,qui non essendoci regole ognuno si sente autorizzato a dire e fare quel che vuole ,e poi aspirare a un dio salvatore che non viene a salvarci dai nostri errori/peccati ,magari è un illusione che per anni e anni ci ha fatto comodo percepirla tale.Non esiste Dio …esistiamo noi e per questo ci amiamo così tanto vero?
Nel caso in cui vuole continuare in questo dialogo ,con il permesso di mister Loto, mi scriva dell’amore che ha provato per qualcosa e per qualcuno…non fa male partire dalla piccola bibbia del suo cuore.Grazie Guido e buonagiornata…