Il Valore dell’Educazione
Tutti riteniamo di conoscere il valore dell’educazione e quanto questa sia fondamentale nella formazione di un individuo.
Cosa si intende esattamente con la parola “educazione”? Curiosamente, di solito attribuiamo a questo termine generico un significato piuttosto specifico. Con questa espressione intendiamo l’insieme di conoscenze che vengono trasmesse ad un giovane dalla famiglia e/o dalla scuola per il suo sviluppo intellettivo e sociale. Riteniamo insomma che il valore dell’educazione di una persona risieda prevalentemente nelle nozioni e negli insegnamenti che ha appreso.
Il termine “educazione”, però, deriva dal verbo latino educere che significa “tirare fuori ciò che sta dentro”. Questo è interessante perché, ai fini educativi, indica un percorso esattamente inverso a quello che noi oggi intendiamo.
Ultimamente mi sono ritrovato spesso a riflettere su quale sia il valore dell’educazione che ricevono i bambini e i ragazzi. Per una volta questo non è un discorso legato alla nostra epoca ma è qualcosa che è sempre andata in questo senso.
Ieri come oggi, lo studio ha plasmato delle menti brillanti e ha dato loro la possibilità di migliorare nel campo dei loro interessi. Allo stesso modo, l’insegnamento delle buone maniere e delle regole sociali ha sempre consentito di capire presto come è opportuno comportarsi nelle diverse situazioni. Davvero molto raramente però, dai genitori e dagli insegnanti è stato colto il valore dell’educazione più importante: tirare fuori dai ragazzi quello che hanno dentro.
Per essere più precisi, il ruolo degli adulti dovrebbe essere quello di aiutare i giovani a scoprire e valorizzare ciò che sono. Perché ognuno ha delle peculiarità uniche e delle qualità che spesso restano purtroppo inespresse.
Il Valore dell’Educazione Mirata
Quando a casa e a scuola si ricevono una serie di insegnamenti standard diventa facile cercare l’anticonformismo e sentirsi repressi, incompresi. Non tutti possono riconoscersi in ciò che trasmettiamo ai giovani e questo causa in molti di loro un senso di inadeguatezza. Pensa ai ragazzi di buona famiglia, quelli che, per come la intendiamo noi, hanno ricevuto la migliore educazione possibile. Molti di loro commettano azioni deplorevoli o, ancora peggio, veri e propri reati.
Credo che noi adulti dovremmo farci delle domande.
L’educazione di un giovane passa certamente dall’apprendimento di informazioni ma non basta per formarlo come essere umano. Il valore dell’educazione sta nel rendere le persone migliori. Per questo dovrebbe toccare le corde della sensibilità individuale, dovrebbe trasmettere il rispetto per gli altri e la dedizione per quello in cui si crede.
Bisognerebbe insegnare ai giovani a difendere la bellezza e a dare voce alla loro coscienza, sempre. Chi sa educare tira fuori dall’animo di chi ascolta il valore della giustizia, dell’onestà e della condivisione. Perché sono questi i valori imprescindibili che fanno vivere bene e creano società sane.
Il valore dell’educazione è tutto nell’ aiutare i giovani a coltivare le proprie attitudini e a comprendere le emozioni che possono essere utilissime se guidate nel modo giusto.
Per costruire un mondo migliore dobbiamo mettere delle solide fondamenta nello spirito dei giovani.
Lettura consigliata: Adultescenza e dintorni di Elena Marescotti
mi viene in mente Michelangelo lo scultore in questo caso quando soleva dire che lui non faceva altro che togliere il di più ma già nel blocco di marmo c’era la forma che voleva fare. L’educare come dice la parola ….lo ha iscritto tu..
da me si dice che per fare un buon cane da caccia bisogna finire un paio di scarponi e mezzo, immaginiamo quante scarpe per fare di un bimbo un uomo.
In effetti il parallelismo con Michelangelo è calzante; anche dagli esseri umani bisognerebbe cercare di tirare fuori quella bellezza e quella completezza che si vedono nelle scultore del grande artista… e questo compito spetta agli educatori!
Educare un bambino è un grande impegno, peccato che molti genitori se lo dimentichino.
Buona serata.
Interessante il tirare fuori ciò che sta dentro. Non sapevo avesse quel significato. Io spero di riuscire ad educare bene mia figlia anche se non sempre dipende soltanto dai genitori. Sicuramente le basi sono proprio i genitori che le gettano. Mia figlia vuole fare il liceo linguistico, io sono perplessa ma l’ho iscritta lì. Vedremo. Spero appunto che la sua attitudine possa essere quella. Serena giornata
Hai fatto bene ad iscriverla, è abbastanza grande da poter far le sue scelte e tu le sarai accanto qualora queste scelte non si rivelassero le migliori. Educare significa anche insegnare loro che nella vita si può sbagliare, purché poi si cerchi di porre rimedio agli errori. 😉
Un caro saluto.
Certamente … si può sbagliare eccome, sempre anche a 50 anni 🙂
Qualcuno disse: “Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco”. Infatti non è affatto necessario riempire la testa dei ragazzi di migliaia di nozioni che non riusciranno a ricordare, ma soprattutto offrire la possibilità di mettersi alla prova in tante attività diverse scoprendo quelle che interessano di più e in cui si è più portati. Inoltre, i ragazzi sono soprattutto interessati agli esempi che gli adulti forniscono loro, alla coerenza tra il dire e il fare, al rapporto di fiducia e stima che si riescono a creare. Le parole lasciano il tempo che trovano, gli esempi no.
Si vede che sei un’insegnante… una di quelle che gli studenti ricordano con affetto e stima! 😉
Un abbraccio.
È un tema interessante e un valore base da dove tutto ha inizio per fare di ogni bambino un adulto responsabile ,attento e rispettoso verso il prossimo.Molte volte manca continuità nella sostanza tra un educazione familiare e quella scolastica che poi va a fluire nella società portando con sé un lavoro di educazione o maleducazione.Con questo mi riferisco soprattutto ” all’incapacità “educativa dei genitori che poi sono gli stessi che vanno a ribellarsi del voto basso o della punizione che prevede il non utilizzo del cellulare al proprio figlio.In questi casi spesso la scuola adempie a mancanze educative familiari che vanno in netto contrasto con l’educazione del proprio figlio…e credo che questo non sia altro che uno degli elementi disorientativi per i giovani ,che saranno prossimi a formare la nuova società.Naturalmente apprezzo molto il post che invoglia alla buona educazione e a tutta la positività che ne consegue .Ma spesso andare alla fonte di una mancanza o cattiva educazione sarebbe come curare e capire a monte l’origine ,da dove tutto ha inizio in quella educazione.Spesso diventa un ripetersi nelle e delle discendenze dei figli …ma alla base io sento spesso una “mancanza di amore” che rientra nel discorso educativo.
Buona giornata
Di base sono d’accordo con te anche se oggi siamo al paradosso: nella convinzione di amare i propri figli, non li si educa pensando che questa sia la libertà che serve loro per crescere al meglio. Invece ogni piccola piantina, esposta al vento e al freddo del mondo senza alcun sostegno né riparo, muore o cresce storta.
Buona giornata anche a te.
Avevo commentato ma non vedo il mio commento. Non sapevo che volesse dire tirare fuori ciò che sta dentro. Sicuramente in ogni persona c’è il bene e il male ed educare forse è portare fuori il bene. Piu che altro. Buona giornata