Psicologia

Ingannare Sé Stessi

Mentire a sé stessi conduce ad una vita infelice

Ingannare Sé Stessi

A tutti è capitato di ingannare sé stessi almeno una volta nella vita. È una pratica comune e molto diffusa, di cui però in molti non sono totalmente consapevoli. A volte questo comportamento è così reiterato nel tempo che diventa un’abitudine e alle abitudini, si sa, è davvero difficile rinunciare.

Ingannare se stessi

Il guaio è che ingannare sé stessi è perfino più grave che mentire agli altri e non porta assolutamente niente di buono nella nostra vita. Al contrario, questa pratica genera quel senso di insoddisfazione che non riusciamo a definire. Porta quella sensazione di inadeguatezza che spesso ci accompagna per le strade del mondo, dirsi delle bugie spesso conduce all’infelicità.

Spesso non ci si rende conto di ingannare sé stessi perché ci si lascia trascinare dalle circostanze, da quello che pensiamo sia “giusto per noi”. Senza contare le aspettative che gli altri hanno sul nostro conto e quello che la società ci chiede di essere. Oggi subiamo pressioni esterne continue che ci suggeriscono, a volte perfino ci obbligano, a diventare ciò che non siamo. Ti illudono con frasi come puoi essere tutto quello che vuoi, quando in realtà bisognerebbe cercare di essere il meglio di ciò che si è. Nessuno può essere quello che non è, anche se ci viene chiesto continuamente.

Da qui nascono le frustrazioni e l’errata convinzione di non essere mai all’altezza di niente. Così ci ritroviamo con una vita che sulla carta dovrebbe darci serenità e che invece in pratica ci porta, giorno dopo giorno, sempre più in fondo.

Ingannare sé Stessi è un Crimine

Mentire a sé stessi è peggio che mentire a chiunque altro e sai perché? Perché, a furia di raccontarsi menzogne si finisce per convincersene sul serio, perdendo di vista il proprio vero essere.

Non servono cose eclatanti oppure disoneste per arrivare nella condizione di prendersi in giro da soli. Spesso si finisce con il mascherare la verità semplicemente non ammettendo quello che vogliamo, magari perché pensiamo che sia inutile, sciocco o impossibile da ottenere.

Ingannare sé stessi può anche essere il grave sintomo di una situazione di totale sconforto e/o apatia. Si tende a non ammettere il proprio malessere per cercare di convincersi che, in fondo, tutto va bene così com’è. Ci sono le fragilità individuali ma anche la paura di cambiare che, in fondo, è insita in ognuno di noi.

Ma, qualunque sia la causa, mentire a sé stessi priva della possibilità di migliorare la propria situazione e di conseguenza la propria vita. Continuando a nascondere la verità a sé stessi non si affrontano mai le proprie paure e non si superano gli ostacoli. Si finisce semplicemente con il cercare di sopravvivere ad un’esistenza che non ci piace. Vale la pena vivere così perché non si trova il coraggio di essere onesti almeno con sé stessi?

A volte è difficile guardarsi dentro con sincerità. Non perché non si riesca a farlo ma perché si rischia di vedere qualcosa che non ci piace, che ci spaventa o che dobbiamo necessariamente affrontare. Avere il coraggio di guardarsi dentro onestamente è però l’unica soluzione. È l’unico modo che si ha per smetterla di ingannare sé stessi, cominciando il cammino verso la felicità.

Lettura consigliata: Impara ad ascoltarti. Capire se stessi oltre il rumore del mondo di Prem Rawat

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13 Commenti

  1. Mi sono sempre vantato (e anche qua scopriamo un difetto da affrontare, ma non è questo il post..) di non ingannare me stesso, anche alla luce di scelte rivelatesi fallaci, opportunistiche, dettate dalla paura. Tu dirai però le hai fatte lo stesso, si ma farle senza prendersi in giro sulle reali cause di comportamento, a mio avviso è già una grossa vittoria. Non ci prendiamo in giro, almeno noi stessi. Invece vedo in giro ipocrisia a pacchi: persone convinte di essere quello che non sono, protagoniste di comportamenti assurdi, e se anche glieli metti sotto il naso, negano al mondo, negando per prime a se stesse. Divenendo autentici fantocci. Sdoppiamenti di personalità? Può essere, perché di questi pupazzi ne ho diretta testimonianza anche qui sul blog.

    1. Anche io conosco qualche persona che è convinta di essere ciò che non è e confermo il fatto che, perfino davanti all’evidenza di certi comportamenti, negano.. e danno alla colpa ad altri! Purtroppo se ripeti, o ti ripeti, mille volte una bugia inizierai a credere che sia la verità.
      Ciao, a presto.

  2. Scavare dentro se stessi non è altro che questo il risultato che otteniamo nel confronto con gli altri come a percepire una diversita’ che non ci appartiene o che in quella versione non ci riconosciamo …e mentre si tenta di studiarne le motivazioni che possano esserci dietro tali comportamenti credo sia doveroso non farsene imbruttire avventurandosi in diagnosi che potremmo solo semplificare in un concetto di amore di cui si e’ stati privati.

    Non perdiamo mai di vista l’Amore , la sua assenza e la sua presenza fa molta differenza anche laddove il riflesso e’ poco nitido .

    Avevo letto un post poco tempo fa mister, credo che vada letto e integrato a questo .Mi piace dare sempre la possibilità a chiunque(nostro prossimo) di migliorarsi , che poi è il proposito del suo blog , no?

    Chi inganna se stesso probabilmente non ha ” rispetto ” di se stesso…

    Fonte mr loto:.”e chi non riesce a rispettarsi non è nemmeno in grado di amare e di rispettare gli altri. Qualcuno diceva, Ama il prossimo tuo come te stesso… ma se tu non ti ami, come puoi amare qualcun altro?

    Di contro, se non si riesce ad avere rispetto di se stessi, come ci si può aspettare che il rispetto arrivi nei nostri confronti da parte degli altri?

    Il vero rispetto di sé inizia con l’accettazione della propria unicità e con un vero interesse per il proprio Bene. Non un bene legato al piacere, ma un bene più alto, fatto di giustizia. Questa è una cosa che nessuno può insegnarci, né aiutarci a fare”…ci aggiungo che l’Amore disinteressato può andare incontro.

    Buona serata e grazie per queste profonde riflessioni

    1. Il tuo commento è bellissimo, credo che tu abbia colto pienamente il cuore della questione. Ho apprezzato in particolare la tue riflessione sul fatto che il “proprio Bene” non è legato al piacere o alla mera soddisfazione dei propri capricci (che spesso oggi viene chiamata erroneamente libertà) ma alla giustizia. Perché non può esserci bene là dove la giustizia viene a mancare.
      Grazie a te per la condivisione di questi bei pensieri.

      1. A dire il vero e senza “ingannare me stessa” sono io ad aver apprezzato “quelle riflessioni “che probabilmente non avrei mai saputo scriverle allo stesso modo , ma per una ancora misteriosa ragione so che sono giuste e le riconosco come verità.Sono convinta che esista sempre un lato di bellezza in tutto , una versione migliore che é lí pronta per essere colta.Io non ho fatto altro che prelevarla da un post(o)e adagiarla su questo post(o) , percependo un contesto appropriato oltre che altamente connesso…

        Un saluto mister e grazie

  3. Non credo di ingannare me stessa perchè generalmente sono abbastanza coerente e conosco i miei limiti e le mie potenzialità. Non mi attribuisco meriti che non ho e se sbaglio non ho paura di ammettere di aver sbagliato. Poi la perfezione non è di questo mondo (per fortuna). Serena giornata

    1. Assolutamente, si può sempre cercare di tendere alla perfezione, mantenendo però la consapevolezza che non la si può proprio raggiungere in questa vita. Ciò che conta è non ingannare sé stessi e vivere la propria vita in perfetto accordo con i propri pensieri ed il proprio io più autentico. È l’unico modo per essere davvero felici, nonostante gli alti e bassi della vita.
      A presto.

  4. Sempre ottimi post caro Mister , atti a spronare il dialogo e soprattutto il confronto con la nostra e l’altrui interiorità.
    Ingannare se stessi , raccontandoci chissà quali falsità per arrivare dove? O per diventare chi ? O ancora per dimostrare a (noi stessi) che siamo bravi, buoni e potrei aggiungere migliaia di altri aggettivi , ma a che pro?
    Già è difficile ingannare gli altri , perchè ci vuole coraggio , memoria , menefreghismo, qualunquismo e chi più ne ha più ne metta , ma molti lo sanno fare e anche bene , peccato che vengono scoperti prima o poi o in alcuni casi , si stancano da soli di ingannare . Ed è proprio in quel momento che chi ha avuto a che fare con persone così , capisce la loro anima e la loro grandissima fragilità sotto una corazza di falsità.

    Detto questo , penso che ognuno di noi in cuor suo sa cosa è meglio per vivere in “armonia” con se stessa/o.

    Saluti

    Rosy

    1. Anche io credo che ognuno di noi sappia cosa c’è veramente nel proprio cuore. Il problema è che in molti ne hanno paura, a volte se ne vergognano. Non si sentono “abbastanza” e non sanno riconoscere il proprio valore. E così fingono di essere ciò che non sono oppure si accontentano di vivere una vita che, in fondo, non gli appartiene per niente.
      Quanto sarebbe bello vedere meno maschere e più volti autentici!! Saremmo tutti molto più felici.
      Buon fine settimana.

  5. Forse a volte è, anzi sembra, più facile mentire a se stessi e andare avanti, costruirsi una specie di nido, delle ottime scusanti, ed evitare di guardarsi negli occhi fino in fondo, ma l’incontro con quella parte di noi che neghiamo è forse l’incontro più bello e importante della nostra vita, ci offre una chiave di lettura diversa, spalanca lo sguardo.
    Una buona serata Mr. Loto.

    1. Sono d’accordo. Non è facile accettare quello che di noi non ci piace ma, se non lo facciamo, non potremo mai andare avanti, resteremo sempre fermi dove siamo.
      Un caro saluto.

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