La Panne – Recensione Libro
La Panne
di Friedrich Dürrenmatt
Titolo originale: Die Panne, Eine noch mögliche Geschichte
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 1956
Editore: Adelphi
Traduzione di Eugenio Bernardi
Trama
Siamo in Svizzera negli anni ’40 e Alfredo Traps è un rappresentante di articoli tessili. Quando la sua bella auto si ferma in una cittadina lontano da casa, Traps chiede ospitalità per la notte a un giudice in pensione. Questo lo ospiterà volentieri, chiedendo in cambio al rappresentante di partecipare a un gioco che, quella sera, si terrà con alcuni amici. Gli amici del giudice sono suoi ex-colleghi, anche loro in pensione, e il gioco consiste nel processare gli ospiti di passaggio. Traps scoprirà di sé stesso più di quello che avrebbe voluto.
Incipit
«Esistono ancora storie possibili, storie degne di uno scrittore? Se non si vuole parlare di sé, generalizzare romanticamente o liricamente il proprio Io, se non si sente l’esigenza di parlare delle proprie speranze e sconfitte con sincera verosimiglianza, e del proprio modo di fare all’amore, (…) allora lo scrivere diventa un lavoro arduo e solitario, e anche insensato: non conta un ottimo voto in storia della letteratura (chi non ha avuto ottimi voti, quante abborracciature non sono già state premiate), sono più importanti le esigenze quotidiane.»
Recensione di La Panne
Trovo difficile scrivere una recensione di La Panne perché più che una lettura è un esercizio di pensiero. Ovviamente non posso mettere in dubbio le notevoli capacità di Friedrich Dürrenmatt come scrittore. Con uno stile scanzonato, l’autore sa usare bene i ritmi delle conversazioni per creare attesa, riflessioni e stupore. Usa le descrizioni quel tanto che basta per immaginare la scena, senza cadere mai nel troppo o nel troppo poco. È veramente divertente vedere come, in questo libro, Dürrenmatt riesce a creare un crescendo di intensità e di spessore, partendo praticamente dal nulla.
I personaggi sono un po’ grotteschi ma ancora credibili, il protagonista non suscita una particolare simpatia. Inizialmente infatti appare come una persona piuttosto superficiale, che non si ferma mai a riflettere sulle proprie azioni. Eppure, in qualche modo, questo protagonista risulta familiare, probabilmente perché ancora oggi di persone così ne conosciamo tutti.
Ho trovato molto interessante il modo in cui il personaggio del padrone di casa, l’ex giudice, mi ha portato a riflettere su alcuni temi.
Tante Domande
Direi che il tema principale del romanzo è la verità, un concetto che mi sta molto a cuore. La trama di La Panne spinge il lettore a chiedersi quale sia la verità e se due verità diverse possano, in fondo, coincidere. Ci si spinge perfino a chiedersi quanto sia vera l’idea che abbiamo di noi stessi e delle nostre azioni. Davanti allo stesso processo a cui è sottoposto Alfredo Traps, saremmo stati assolti?
Un altro interessante spunto di riflessione riguarda la giustizia. La giustizia mantenuta dalle leggi civili è vera giustizia oppure è soltanto marginale? La vera giustizia, quella dettata dall’etica e dalla propria coscienza, può essere regolamentata dal codice penale?
In ultimo, il libro spinge a domandarsi quanto il caso influisca sulle nostre vite. Se l’auto del protagonista non fosse finita in panne, il suo destino sarebbe stato diverso. Oppure La panne erano un evento inevitabile dettato proprio dal suo ineluttabile destino?
Insomma, questa lettura fa sorgere molte domande per le quali non esistono risposte che siano valide per ognuno di noi.
Il finale mi ha sorpreso ma ha sicuramente un senso.
Questo è un romanzo breve ben scritto, che però deve essere affrontato con una certa profondità per evitare che venga percepito come un semplice racconto di intrattenimento. Dubito infatti che arrivi a tutti i lettori allo stesso modo.
Concludo la recensione di La Panne suggerendo questa lettura a chi pensa di non aver mai fatto nulla di male, a chi ama riflettere su tutto, a chi ha scheletri nell’armadio e a chi è appassionato di diritto.
Citazione
«Chi di noi può dire di conoscere sé stesso, chi conosce i propri misfatti, le proprie colpe segrete?»
Curiosità
- Friedrich Dürrenmatt era nato in Svizzera nel 1921. È morto a soli 69 anni per problemi di cuore, appena un anno dopo la pubblicazione del suo ultimo romanzo, La valle del Caos.
- Nel 1972 dal libro è stato tratto un film intitolato La più bella serata della mia vita. Nel film, però, è stato cambiato il finale.
- Friedrich Dürrenmatt, oltre ad essere stato uno scrittore e un drammaturgo, era anche un pittore espressionista.
- Da La Panne sono state tratte diverse trasposizioni teatrali, l’ultima è del 2018.
- Il titolo del romanzo La panne si riferisce non soltanto all’auto che non funziona più del protagonista, ma al concetto della casualità. A volte un evento che appare insignificante può cambiare il corso di una vita.
La Panne – Recensione Libro