Funghi Commestibili
Morchella esculenta
La Morchella esculenta, così come le altre spugnole, è uno dei funghi più ricercati. Questa specie di spugnola non cresce abbondante, è difficile da coltivare e risulta quindi difficile da trovare.

Il suo nome deriva dal termine latino esculentus, che tradotto significa commestibile, buono da mangiare. In origine, nel 1753, il fungo fu chiamato Phallus esculentus da Carl Linnaeus. Solo nel 1801 ricevette il nome di Morchella esculenta dal micologo svedese Elias Magnus Fries.
Aspetto
Il suo cappello (mitra) ha un aspetto arrotondato variabile che può essere conico, ovaloide e anche tozzo. La sua altezza varia dai 5 ai 10 cm mentre la larghezza può raggiungere i 5 cm. Il cappello è formato da una serie di alveoli disposti in modo disordinato.
Il suo colore varia dal giallo al marrone chiaro fino al grigio nerastro, questo dipende dall’habitat e dal clima in cui il fungo cresce.
Il gambo ha forma cilindrica irregolare e può raggiungere i 12 cm di altezza. Il suo colore varia dal bianco crema al giallo scuro. Il gambo è più consistente del cappello e all’interno è cavo.
La carne della Morchella esculenta è biancastra e di consistenza fragile. Ha un leggero odore fungino, il sapore è dolce e gradevole.
Habitat della Morchella esculenta
Cresce spesso in gruppo, più raramente solitaria. Fa la sua comparsa nei boschi in primavera, da marzo a maggio, fino ad un’altitudine di 1.000 metri. La si trova dalla pianura fino in collina. È stato suggerito che la fruttificazione primaverile possa essere dovuta alla loro capacità di crescere a basse temperature.
È stata inoltre notata una preferenza del fungo per i suoli a base calcarea anche se non disdegna i suoli acidi.
La si può trovare nei boschi, nei frutteti, nei cortili, nei giardini e talvolta in aree recentemente incendiate. La Morchella esculenta può essere associata ai seguenti alberi:
- Pini
- Olmi
- Faggi
- Frassini
- Sicomori
- Noci americane
- Rosaceae da frutto
Tra tutti questi sembra che l’albero preferito dal fungo sia il frassino.
Commestibilità
È un buon fungo commestibile ma è tossico se viene consumato crudo. Il fungo contiene acido elvellico, una micotossina termolabile che viene quindi disattivata dal calore della cottura.
La Morchella esculenta può anche essere essiccata, pare che questo processo ne concentri il sapore.
Curiosità
È uno dei funghi commestibili più riconoscibili grazie alla particolarità e ai colori del suo cappello. Può essere confuso con altri funghi dello stesso genere ma in questo caso non ci sono pericoli in quanto le spugnole sono tutte commestibili.
I meno esperti invece possono confonderlo con alcune specie del genere Gyromitra, in particolar modo con la Gyromitra esculenta, o falsa spugnola. Questo fungo è molto pericoloso perché, in certi casi, può rivelarsi anche mortale. È velenoso anche da cotto.
In Nepal è conosciuto come Guchi chyau. In Kashmir il fungo viene utilizzato come rimedio medico.
A causa del suo valore si è provato più volte a coltivarlo e all’inizio sembrava la cosa fosse possibile. Dopo vari tentativi però si è constatato che la Morchella esculenta non poteva essere coltivata a livello industriale.
Si tratta di uno dei funghi più costosi, 100 grammi infatti possono costare fino a 60,00 €.
Questa specie di spugnola è molto apprezzata in Francia e Germania dove esiste un ricco mercato del fungo essiccato.
Morchella esculenta
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità.
Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.