Psicologia

Non Lasciarsi Influenzare dagli Altri

Qualche consiglio utile per riscoprire ciò che sei

Non Lasciarsi Influenzare dagli Altri

Non lasciarsi influenzare dagli altri, dai giudizi che esprimono sul nostro conto, è fondamentale per avere sempre le idee chiare. Non permettere a nessuno di sminuire il valore che dai a te stesso, cerca piuttosto di conoscerti bene. Solo così sarai in grado di distinguere una critica utile, che aiuterà a migliorarti, da un giudizio sterile di cui non deve interessarti.

Non Lasciarsi Influenzare dagli Altri
Non Lasciarsi Influenzare dagli Altri

Non lasciarti confondere dalle parole perché non è quello che dice a dare meriti a una persona. Le belle parole possono infatti essere tutte bugie, che alle fine feriscono più della verità. Sono i gesti, la capacità di essere onesti, la giustizia e il sincero interesse per gli altri che definiscono un essere umano.

Non lasciarsi influenzare dagli altri è importante per non cadere nella trappola dell’apparenza. Non conta quello che qualcuno vuol sembrare agli occhi degli altri e nemmeno l’idea che ha di sé stessa. Quello che conta davvero è ciò che si è nel profondo. Per quanto possa essere nascosta, l’essenza di una persona si vede comunque, se si cerca di guardare bene.

Bisognerebbe riuscire a non lasciarsi influenzare dagli altri anche (e soprattutto) quando ti adulano, sommergendoti di complimenti. Spesso chi davanti ti sorride, dentro di sé cova l’invidia. Se invece è sincero alimenta inconsapevolmente la tua superbia, e la superbia è come un cancro per lo spirito dell’uomo.

Spesso non è nemmeno sufficiente non lasciarsi influenzare dagli altri per essere davvero liberi e vivere al meglio. Dentro ognuno di noi ci sono convinzioni e aspirazioni che non servono a renderci felici ma soltanto ad ostacolare la vera espressione della vita.

Non Lasciarsi Influenzare dagli Altri è solo l’Inizio

Non lasciarti confondere, ad esempio, dai tuoi desideri. Troppe volte tendiamo a considerare le cose come vorremmo che fossero e non come sono, e questo ci allontana dalla realtà. Come sappiamo però, alla realtà saremo costretti a tornare, prima o poi, e potrebbe essere molto doloroso e difficile.

Lo stesso discorso vale per gli obiettivi che hai deciso di raggiungere. Sappi valutare cosa è davvero importante per te, soltanto per te. A volte si sprecano mesi, anni a rincorrere dei traguardi che, una volta raggiunti, non ci interessano più. Succede perché nel corso della vita si cambia e bisogna avere il coraggio di assecondare questo cambiamento anche rinunciando a ciò che prima inseguivamo.  Altre volte quegli obiettivi non erano davvero i nostri, ma quelli della nostra famiglia, dei nostri amici o di altre persone che non volevamo deludere.

È basilare non lasciarsi influenzare dagli altri ma anche non lasciarsi abbagliare dal benessere e da tutto ciò che è materiale. Alla fine della vita non conta quante cose hai posseduto ma quanti bei ricordi sei riuscito ad accumulare con le persone che hai amato e ti hanno amato.

Non farti travolgere dalla fretta. Prenditi il tempo di assaporare le cose belle della vita, anche se sono considerate “inutili” dalla nostra società che ha basato tutto sul profitto.

Non lasciarti travolgere dalle passioni negative, è per il tuo bene. La rabbia e l’odio offuscano la parte migliore di te e rendono orribile la tua vita.

Bisogna imparare a vivere con amore, non lasciarsi influenzare dagli altri e da tutto ciò che, dentro di noi, non è autentica gioia. Qualunque cosa vogliano farti credere quelli che hai intorno, ricorda che la vita è bella e la felicità è sempre a portata di mano!

Lettura consigliata: Influenza invisibile di Jonah Berger

Influenza invisibile. Le forze nascoste che plasmano il nostro comportamento

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11 Commenti

  1. Chi usa il cervello degli altri può friggere il suo

    Il commento al tuo scrivere richiede più ampio diciamo respiro
    Agire sempre pensando alla nostra felicità e sperare il bene del prossimo

    1. Sarebbe bello, là dove è possibile, pensare anche alla felicità degli altri senza dover per questo rinunciare al proprio autentico modo di pensare e di essere! 🙂
      Un saluto.

  2. Ti posso fare un esempio?
    Ci sono due amici. Uno dei due fa uso di stupefacenti leggeri. L’altro amico gli dice “Stai attento, non esagerare”, ma l’altro pensa di essere nel giusto, rispondendo “ma va figurati” però intanto, non ne capisce la pesantezza delle sue azioni. Quello che lo consiglia passa per quello che giudica e l’altro penserà sempre di essere nel giusto.
    Dove sta il limite nel non farsi condizionare?
    Perchè capire di essere nel torto non è facile, sopratutto se alla base c’è la convizione che se ti danno un giudizio è perchè non rispettano chi sei.
    Questo è un esempio, ma posso fartene tanti altri.
    Come si può far capire che le intenzioni di dare un parere sono per il bene dell’altro?

    1. Guarda, per come la vedo io, è tutta una questione di sensibilità. Chi dà consigli puramente altruistici ha un certo modo di fare (tono della voce, impostazione etc). Chi è attento e sensibile non dovrebbe fare fatica a distinguere tra un consiglio e un giudizio. Chi non ha questa sensibilità purtroppo è destinato ad avere più problemi.
      Resta il fatto poi che, anche se una persona riconosce un consiglio dato per il proprio bene, solitamente non ascolta e tira dritto per la sua strada.

  3. Sono succube solo di una collega particolarmente feroce. Altrimenti non mi lascio influenzare e ho ben presente le mie idee e convinzioni. Ne parlo per confrontarmi … amo il confronto ma le mie idee e il mio modo di fare è frutto di una crescita personale. Serena giornata

    1. La collega feroce avrebbe bisogno anche lei di un confronto per crescere! 🙂
      Scherzi a parte, è sempre bene scambiarsi punti di vista, aiuta a mettere alla prova le proprie idee ma anche ad avere una prospettiva più ampia.
      Ciao, buona serata.

  4. “Sarebbe bello, là dove è possibile, pensare anche alla felicità degli altri senza dover per questo rinunciare al proprio autentico modo di pensare e di essere”.

    Un commento questo che vale tutto il post!
    Mi sottraggo nel farti i “complimenti “per non ricadere in un passo del post. (:-)) oppure te li faccio perché sono sinceri e non mirano a tornaconti materiali e personali e si sottraggono a quella fastidiosa generalizzazione per dar voce all’essenza…la mia.

    Buona serata

  5. Ovviamente bisogna stare attenti anche all’opposto, ovvero a non cadere, per timore di poter farsi influenzare, nel totale non ascolto del prossimo che sarebbe un errore altrettanto fatale: solo nel confronto può esserci crescita, nella chiusura c’è stagnazione perché “ascolti” solo te stesso e dunque non puoi che essere prigioniero delle tue idee. Ancora una volta, la parola chiave è “consapevolezza”: ascoltare tutti (e tutto) ma con capacità discriminatoria e non passivamente.
    Lo stesso discorso vale per gli accadimenti e perfino per le “voci interiori” che vengono dalle innumerevoli sfaccettature, spesso contrastanti l’una con l’altra, del proprio io. Sono voci che non vanno trattenute, ma nemmeno soppresse: a volte tra queste innumerevoli voci ce n’è qualcuna che reca un suggerimento che può essere importante per la nostra vita.

    1. Certo, il confronto è sempre necessario ed è un buon buono non solo per avere nuovi punti di vista ma anche per mettere alla prova i propri pensieri. Come giustamente hai scritto, l’importante è non ascoltare gli altri in modo passivo, facendo sì che siano loro a decidere cosa sei e cosa vuoi.
      Un caro saluto.

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