Ogni Fine è un Nuovo Inizio
Chissà perché facciamo fatica a vedere che ogni fine è un nuovo inizio. Siamo così spaventati dal lasciare andare ciò che abbiamo avuto fino ad oggi che non vediamo le mille opportunità che ci si aprono davanti.
Eppure, almeno per esperienza, dovremmo tutti aver ben chiaro che in effetti ogni fine è un nuovo inizio. Se siamo arrivati fin dove siamo ora è perché molte cose sono finite lasciando spazio ad altre nuove.
La vita terrena è fatta di cose in continuo mutamento che, dal momento in cui iniziano sono destinate a finire, prima o poi. Chi nasce morirà e ciò che viene costruito verrà un giorno distrutto. Perfino i rapporti interpersonali, per quanto siano sinceri e duraturi, prima o poi arriveranno a consumarsi e sparire.
È difficile pensare che ogni fine è un nuovo inizio perché il termine di qualcosa è spesso vissuto in modo triste e traumatico. Questo perché la fine non è eccitante come l’inizio, sinonimo di novità e di nuove sfide, capace di infonderci energia ed ottimismo. Eppure per ogni nuova avventura è necessario chiudere qualcosa che c’è stata prima.
L’essere umano è talmente in difficoltà nell’affrontare la fine, che quando è in suo potere cerca di ritardarla, allontanarla da sé il più possibile. Se una certa paura è comprensibile quando la fine riguarda la propria vita o quella dei propri cari, difficilmente si spiega in tutti gli altri eventi della vita.
Esistono moltissime cose che, nella nostra esistenza, tendiamo a lasciare sospese al fine di non tenerle in qualche modo in vita.
Pensa a tutte le parole non dette, agli addii non pronunciati, ai sentimenti mai dichiarati.
Convincersi che Ogni Fine è un Nuovo Inizio
Centinaia di strade possibili della nostra vita mai percorse per paura di un termine, di un evento definitivo. Tendiamo a vivere inconsapevolmente, come se la nostra stessa morte non dovesse mai arrivare. Ci illudiamo di avere sempre del tempo davanti a noi per sistemare quello che abbiamo lasciato in sospeso, senza prendere mai una decisione.
Ma niente nella vita può andare avanti se non si accetta il fatto che ogni fine è un nuovo inizio. Un po’ come nei videogiochi, nella vita è necessario azzerare un livello per passare al successivo. Serve ad andare avanti.
La cosa strana è che, quasi senza accorgercene, spesso le questioni sospese arrivano ad un termine anche senza il nostro intervento. Magari dovevamo scusarci con qualcuno e quella persona si trasferisce dall’altra parte del mondo e non la rivedremo mai più. Oppure dovevamo rivelare i nostri sentimenti a qualcuno che adesso ha deciso di sposarsi con qualcun altro. Poi c’è la cosa peggiore, dovevamo dire “ti voglio bene” ad un genitore ma ora non possiamo più farlo perché è morto.
In tutti questi e altri casi, il termine di qualcosa diventa un macigno sul nostro cuore perché è definitivo. Non riusciremo più a vivere serenamente dato che, dentro di noi, una fine non l’abbiamo mai voluta, né accettata.
Nella nostra esistenza è quindi di vitale importanza convincersi che ogni fine è un inizio per dare modo agli eventi e a noi stessi di evolversi. Non lasciamo nulla in sospeso perché sarà sempre qualcosa che ci porteremo dentro come una ferita aperta.
Letture consigliate:
- Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry
- La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani
Ci vuole molta forza nel ‘voltare pagina’.Ecco perchè di solito si rimane aggrappati a qualcosa che finisce. Si crede che coccolando quel dolore si possa prolungare l’esistenza di ciò che l’ha causato. Ovviamente è un atteggiamento irrazionale, ma se fossimo in grado di buttarci tutto alle spalle e vivere il presente saremmo perfetti, e no lo siamo. Possiamo auspicare che il dolore si allevi in tempi ragionevoli per continuare il nostro cammino. Più facile a dirsi che a farsi. Buonanotte
È vero, non siamo perfetti, abbiamo un mucchio di difetti ma io credo che la speranza sia uno dei pregi che compensa molti limiti. Non avendo senso stare a guardare all’infinito una porta chiusa alle nostre spalle, sperare che ciò che si apre di nuovo intorno a noi ci riservi qualcosa di bello è l’input che serve per fare quel primo piccolo passo verso il domani.
Buon fine settimana!
Di definitiva c’è una fine sola..e la diciamo “definitiva” solo perché in questo caso davvero sul “dopo” possiamo fare solo illazioni.. per tutti gli altri stop, interruzioni, porte chiuse, amori e lavori finiti, c’è sempre un oltre. Sempre.
Proprio così, e dovremmo sempre essere in grado di volgere lo sguardo a quell’oltre… che spesso ci riserva situazioni perfino migliori di quelle che abbiamo perduto!
Un saluto e l’augurio di una lieta domenica.
Sono d’accordo che molto spesso, meglio chiudere che lasciare rapporti non rapporti. A volte è inevitabile. Ci si fa meno male a salutarsi e ciao, senza ricercarsi. D’altra parte è andata cosi, se il rapporto era andato bene non ci sarebbe stato bisogno.
Sul fatto della difficolta di vedere una fine come un nuovo inizio … eh beh non è cosi scontato, ne automatico. Se ti lascio dopo 20 anni di matrimonio pensi che sarebbe tutto cosi “dai yeah ho una nuova opportunitá di inizio!”. Non prendiamoci in giro, non è affatto cosi, per tanti e tanti motivi.
Se ti lascio dopo 20 anni di matrimonio dovresti pensare “ora potrò finalmente trovare qualcuno che mi ami sul serio”. Per la maggior parte delle persone non è così perché si lasciano offuscare la “vista” dal fumo dei sentimentalismi, purtroppo molto pubblicizzati nella nostra epoca. Ovviamente questa è solo la mia opinione.
Buona domenica!
Ogni cosa ha un inizio e una fine. È importante comprendere che ogni cosa nella vita, nel mondo, nel micro e nel macro cosmo muta costantemente, istante dopo istante, rigenerandosi e donandoci spesso nuovi e grandi benefici. Noi esseri comuni spesso soffriamo per il legame che abbiamo creato, o meglio, l’attaccamento alle cose e/o alle realtà che abbiamo conquistato. Soffriamo davanti al cambiamento, alla perdita di un qualcosa che abbiamo conquistato, davanti alla perdita di una persona a noi cara, senza comprendere e voler accettare il vitale concetto di impermanenza. Spesso tendiamo a soffrire più del dovuto non per la perdita di quel ruolo, di quella cosa o di quella persona, ma per le negative “resistenze” che genera la nostra mentre nell’opporsi e non volere accettare con la giusta armonia e fiducia quella perdita/realtà e quel nuovo cambiamento, in grado non solo di donare nuove rigeneranti e vigorose opportunità ma anche nuove vite.
Un caro saluto
Sottoscrivo, mi trovi perfettamente in linea con il tuo pensiero.
Grazie per la bella riflessione, buona domenica.
io appartengo a quella categoria di persone che già la parola “fine” crea ansia… e non ci posso fare niente. Per me non esiste la parola addio…
Lo capisco. però devi pensare che se non c’è fine non c’è inizio…la vita è una continua evoluzione e, spesso e volentieri, c’è bisogno di un addio per andare avanti, crescere, o semplicemente per stare meglio.
Buona settimana.
E’ difficile perchè quando finisce qualcosa senti che “la perdi”, che sei come “abbandonato” e crea insicurezza. Però è vero che a parte i primi momenti un pò di “confusione” poi torni a ricostruire il tuo nuovo inizio. E non è poi così male come pensavi 🙂 serena giornata
È proprio questo il punto! Quando qualcosa finisce c’è un normale stato di “confusione” e incertezza che però aprono la strada al futuro… dovremmo esserne coscienti quando ci accade.
Ciao Ely, buona giornata anche a te.
Magari ne siamo anche coscienti ma sopravvale lo stato di confusione e così ti adagi sugli allori anzichè fare il passo. Bisogna sforzarsi un pò di andare fuori dalla propria “zona di comfort” 🙂 serena giornata
Vero! 🙂
Ciao, a presto.
Io credo che sia difficile vedere la fine di un qualche cosa come un nuovo inizio , però è così . Ci vuole del tempo, però la vita va avanti e può presentarci nuove occasioni, alle quali non avevamo mai pensato. A volte è difficile affrontare cose nuove ma bisogna vederle come occasioni che possono riservarci qualche cosa di positivo, invece che restare legati ad abitudini vecchie che, magari, non ci soddisfano più. Saluti
Proprio così! Lo stesso vale non solo per le abitudini ma anche per la fine di un lavoro o di una relazione che, magari, non è nemmeno stata una nostra scelta. Bisogna guardare avanti invece che continuare a fissare la porta che si è chiusa dietro di noi.
A presto!