Pensieri che Fanno Stare Male
Ci sono dei pensieri che fanno stare male nel profondo, anche se, magari, non ce ne rendiamo conto. Così come si fa con il corpo, bisogna ripulire la propria mente da tutto ciò che la sporca e non le permette di muoversi agilmente.
Certi pensieri sono quindi da evitare non soltanto perché ci fanno soffrire ma anche, e soprattutto, perché non ci permetteranno mai di migliorare.
Ovviamente di pensieri di questo tipo ce ne sono diversi e abbracciano molti aspetti della nostra vita e della nostra personalità. Di solito i pensieri negativi si avvertono come tali perché creano un malessere quasi istantaneo o non ci fanno dormire la notte.
Ma i pensieri che fanno stare male non sono soltanto quelli che conosciamo bene e che generano emozioni negative come la rabbia, l’invidia, la gelosia, la tristezza, l’odio e simili. I pensieri seriamente pericolosi sono tutti quelli che vanno contro noi stessi e la nostra buona volontà. Magari non fanno male nel momento, ma alla lunga ci danneggiano nel peggiore dei modi, perché non ci permettono di far risplendere nel mondo le nostre potenzialità.
In poche parole i pensieri che fanno stare male sono la sintesi mentale di alcune paure che diventano così talmente credibili da portare le persone a sabotarsi da sole. Ci si auto condanna al fallimento senza neppure provarci.
Qui di seguito ho voluto elencare i pensieri più diffusi che, secondo me, sono assolutamente da evitare. Prima di tutto, se ci rifletti, non hanno alcun fondamento logico e, in secondo luogo, non servono a nulla se non a renderci persone mediocri.
I Pensieri che Fanno Stare Male più Diffusi
Ormai è troppo tardi – Ci capita di pensarlo ogni volta che vorremmo imparare qualcosa di nuovo o vorremmo chiedere scusa. Oppure quando vorremmo fare qualcosa di buono per qualcuno o cambiare vita. È il pensiero negativo per eccellenza che ci frena da qualunque buon proposito. Non è mai troppo tardi!
È troppo difficile/ Non posso farlo – Questo è uno dei pensieri che fanno stare male che sento ripetere più spesso. Ci sono esseri umani che vanno nello spazio, sopportano temperature estreme o nuotano per chilometri e chilometri. Poi ci sono quelli che imparano a memoria la Divina Commedia o salvano persone dalla fame e dalla solitudine. Esiste al mondo qualcosa di davvero troppo difficile da non poter essere affrontato con la sincera volontà di riuscire?
La vita è ingiusta / Sono sfortunato – Queste convinzioni non sono veritiere e ci fanno sentire impotenti davanti a quello che ci accade, e non è così! Ogni persona sulla terra conosce giornate buone e pessime e ogni persona, se lo vuole, può affrontare quello che la vita le offre con la testa alta e la schiena dritta.
Odio il mio aspetto – Ogni individuo può essere bello a suo modo. Se rispettiamo il nostro corpo e lo manteniamo in salute, il nostro aspetto sarà piacevole perché saremo in forma. Odiare il proprio corpo è sbagliato proprio perché non ci permette di rispettarci.
Non mi fido di nessuno – Anche se la nostra fiducia è stata tradita una, due, cento volte, questo è un pensiero da evitare. Quello che è successo in passato può servire a renderci più attenti nel valutare le persone ma non deve impedirci di fidarci del prossimo. È uno dei pensieri che fanno stare male perché la vita diventa un inferno quando non ci si fida di nessuno.
Cosa penseranno di me? – Non si può sacrificare sé stessi nel vano tentativo di piacere a tutti. Sii te stesso. Chi ti vuole davvero bene te ne vorrà sempre e comunque.
Lettura consigliata: Riordina la tua mente di S. J. Scott e Barrie Davenport
Io credo che ognuno di noi viene preso da questa sensazione, la cosa difficile è abbandonare quel tipo di pensiero che fa star male.
IO credo di aver risolto questo mio problema ……. Parlandone con la persona/e che mi procurano questo star male.
Buon fine settimana
Sì, è difficile abbandonare questi pensieri, specie se ce li trasciniamo dietro da anni… ma se impariamo a riconoscerli possiamo sempre iniziare a lavorarci sopra.
Buona domenica.
Sai che mi hai spinta a riflettere parecchio? Ho letto più volte le varie situazioni, cercando di capire se qualcuna mi possa corrispondere. In genere io sono una persona positiva che cerca di evitare quei pensieri che potrebbero non far dormire. Non sono invidiosa né gelosa, e non porto rancore. Certo, può succedere che una persona mi ferisca e non riesca a non pensarci, ma cerco di evitare quel pensiero il più possibile, consolandomi con il noto proverbio: “Chi non mi vuole non mi merita”! Ugualmente sono una persona in grado di rendermi conto dei miei limiti e di accettarli, pertanto, se reputo che qualcosa sia impossibile da fare, mi metto il cuore in pace e penso che potrò occuparmi di qualcos’altro e più alla mia portata. I pensieri negativi che veramente potrebbero non lasciarmi dormire sono quelli legati alla salute mia o dei miei familiari o amici. Al giorno d’oggi se ne sentono talmente tante che ad ogni analisi non troppo nella norma, ad ogni piccolo sintomo, pensiamo subito a qualche tragedia in arrivo. In ogni caso, quando mi vengono pensieri negativi, penso alla frase che spesso mi ripeteva mio padre: ” Non dobbiamo prendercela, dobbiamo stare tranquilli perché, tranne alla morte, a tutto c’è rimedio”!
È evidente che sei abituata a farti delle domande e che ti conosci bene… già questo aiuta a non farsi sopraffare da tutti quei pensieri, spesso fasulli come quelli che ho citato nel post, che rendono la vita più triste.
Tuo padre era una persona saggia, di quelle sempre più rare in un mondo fatto prevalentemente di gente abituata a lamentarsi di tutto.
Ti auguro una lieta domenica.
La fiducia tradita è il pensiero che mi assilla più di tutti e che mi guasta l’esistenza. Mio difetto grossissimo. Passerà certo, ma non aiuta il fatto di incontrare spesso il soggetto che ha causato questa mia “tristezza”. Per fortuna è un pensiero che non inficia sull’atteggiamento verso gli altri, perché fidarsi è più un dna che una scelta ragionata.
Quello che hai scritto è molto importante. Certo, è brutto quando qualcuno tradisce la tua fiducia ma non dobbiamo permettere alle esperienze negative di privarci della possibilità di fidarci degli altri in assoluto… non solo perché vivremmo male ma anche perché negheremmo la nostra fiducia a persone che la meriterebbero tutta, e non sarebbe giusto. Sarebbe come far pagare ad altri colpe che non gli appartengono.
Buona domenica.
Credo che l’ultimo pensiero sia quello che risponde ad un univoca chiave di lettura verso tutti i pensieri negativi che dovrebbero essere evitati.
Cosa penseranno di me?…ormai è troppo tardi …rideranno di me(gli altri),è troppo difficile …potrei fallire e deludere(gli altri),la vita è ingiusta …tutto a me succede (agli altri no) ,odio il mio aspetto…che non è come quello degli(altri),non mi fido più di nessuno… quando mi sono fidato mi hanno tradito… gli altri!!
Perbacco… gli altri siamo sempre noi che ci proiettiamo dentro ,se li lasciamo andare via dai nostri pensieri ,anche dalle parentesi:-)…ritroveremo finalmente noi stessi ,la nostra essenza.
“– Non si può sacrificare sé stessi nel vano tentativo di piacere a tutti. Sii te stesso. Chi ti vuole davvero bene te ne vorrà sempre e comunque”.
Però mister le faccio una domanda: diversi anni fa le già sapeva quello che oggi ci rivela attraverso questo post sotto forma di ” consigli”?
Direi che i primi tre pensieri che ho elencato ( “Ormai è troppo tardi” – “È troppo difficile/ Non posso farlo” – “La vita è ingiusta / Sono sfortunato”) implicano soltanto marginalmente il riflesso degli altri. Sono pensieri che nascono da uno scoraggiamento interiore o da un carattere debole, che dipendono principalmente da noi.
Per quanto riguarda la tua domanda finale, sì, avevo scritto questo post nel 2015, seppur in una forma leggermente diversa. Ti avevo già spiegato che sto cercando di “salvare” il contenuto del blog precedente, rivedendo ogni post e apportando i cambiamenti che ritengo necessari.
Buona serata.
Si ma lo “scoraggiamento interiore “non avrebbe senso se non ci si misura con gli altri,credo .Il punto è in che forma ci condizionano gli altri,quale potere attribuiamo ad una società che prefigge degli standard,dei modelli di perfezione.Non è facile per i giovani ,soprattutto a loro mi riferisco.
In quanto alla mia domanda ricordo di quanto mi hai scritto di modifiche necessarie.Ma non mi riferivo a questo,mi riferivo al fatto che anche se sono trascorsi degli anni da quella tua “giovinezza” , si è potuti incorrere in pensieri simili che poi hai rielaborato attraverso esperienza e intelligenza… e che si rivelano oggi qui attraverso consigli.
Grazie e ti auguro una lieta serata
Sai che quando ho scritto le parole “scoraggiamento interiore” ho immaginato chiaramente che tu mi avresti risposto che succede quando ci si misura con gli altri? No Lara, non succede solo quando ci si misura con gli altri, sono sicuro che, se ci rifletti, ti accorgerai anche tu che esistono molti motivi per cui una persona possa sentirsi così.
Per quanto riguarda la seconda parte del tuo commento, invece, posso dire che se ti accorgi dell’importanza di certi temi dedichi del tempo alla loro comprensione e, con gli anni, riesci ad approfondirli sempre un po’ di più. Un po’ come funziona con le asana nello yoga. Anche la mente, come i muscoli e i tendini, ha bisogno di tempo, esercizio e costanza per diventare più elastica.
Buona giornata.
Per quanto riguarda la prima parte e la seconda parte:-)) ti cito queste righe di D’Avenia
:”Solo il tempo mostra la grandezza di un amore,di un’opera,di un uomo.
Non possiamo eliminare le stagioni che servono al seme:
le piogge,le nevicate,i rigori dell’inverno,il vento e le bufere,il caldo e la siccità sono tutti elementi che fanno parte del processo.
Tutti elementi della vita,di cui il seme ha bisogno”.
…e fanno parte del processo anche questi pensieri “negativi” perché sono il buio che deve dare spazio alla luce.Se in questa luce tu contribuisci a donarne un raggio in maniera del tutto disinteressata è un bene,perché ne favorisci la consapevolezza per cui..
:Avevi capito che la crescita dell’uomo non è solo organica come quella di una rosa,
ma interiore:
conosce salti,risvegli,accelerazioni.
Tu sapevi quanto un dolore,un amore,un sogno,una lettura possano accelerare un uomo,destarlo e restituirlo a se stesso con maggiore pienezza.
Un abbraccio…
Ricambio l’abbraccio.
Nella descrizione del titolo del post “Sono da evitare…” ci -sarebbe- già la risposta, la soluzione per non stare male ma, il condizionale è quasi d’obbligo, è più facile a dirsi che a farsi. Personalmente i pensieri che mi creano malessere esulano da quelli che hai descritto, l’idea di ammalarmi per esempio, al punto da limitare in maniera radicale la mia vita è un “pensiero che mi fa stare male”. Quando mi attraversa per la mente questo naturale timore perché vedo qualcuno che soffre per una malattia, a volte mi immedesimo e non è un bel stare.
Eppure sono conscio che la malattia fa parte della vita (nel buddismo è una della quattro sofferenze assieme alla nascita, vecchiaia e morte) e che ci sono pratiche, suggerimenti e soluzioni che in qualche modo aiutano ad affrontare la malattia in maniera consapevole ma, ecco, c’è sempre quel ‘ma’ che si mette di mezzo, purtroppo.
Un saluto
Avere delle paure è umano. Il punto è che non bisogna logorarsi in certi pensieri né, tanto meno, permettere a questi di rovinarci la vita e la possibilità di essere e fare il meglio che possiamo. Altrimenti, anche se il corpo è sano, la mente soffre inutilmente.
Un caro saluto.
Dura non avere pensieri che fanno male purtroppo anche se bisogna imparare ad accettarsi per come si è. Ormai è tardi non fa per me, sfrutto sempre le occasioni anche per chiedere scusa e il tardi non esiste. È troppo difficile no per via della corsa, ho imparato a sfidare i miei limiti e spesso se vuoi puoi. La vita è ingiusta, no affatto, la fortuna/sfortuna la crei tu con le tue scelte e il tuo modo di vivere. Hai ciò che conquisti. Per gli ultimi, odio il mio aspetto, non mi fido di nessuno e cosa penseranno di me ci casco in pieno … ci lavorerò su 😉 serena giornata
Ognuno di noi ha i propri punti deboli… l’importante è saperli riconoscere! 😉
Ciao, buona giornata.
Eh sì ognuno ha i suoi punti deboli purtroppo. Perfetti non siamo 🙂 serena giornata
Serena giornata anche a te.
I pensieri negativi che mi fanno stare male vengono da me stessa. Non soffro mai per invidia, gelosia o cose simili. Il mio malessere deriva da sempre da scarsa autostima, a cui nel tempo sono seguiti sfiducia, disillusione, apatia e rinuncia, più o meno nell’ordine. Mi rendo conto dell’errore, ma porvi rimedio fa parte delle cose che non riesco più a fare. Buona serata
Non è mai troppo tardi, sai? Presuppongo che tutto questo non ti permetta di stare mai del tutto bene, e il fatto che tu abbia già inquadrato il problema ti pone a metà dell’opera. Puoi riuscire a cambiare questi meccanismi proprio perché nascono da te. Ci vuole solo il sincero desiderio di evolversi.
Buona serata anche a te.