Società

Le Persone Invisibili

Non sono solo quelle che vivono ai margini

Le Persone Invisibili

Esistono delle persone invisibili, e no, non è fantascienza. Vivono intorno a noi, nella nostra stessa città, nel nostro quartiere e, qualche volta, perfino nel nostro palazzo.

Persone invisibili
Persone invisibili

Le persone invisibili sono moltissime, sono quelle di cui ignoriamo l’esistenza. Presi come siamo dalla nostra routine quotidiana e dai nostri problemi, difficilmente ci accorgiamo di loro. A volte incrociano il nostro sguardo cercando un sorriso, altre volte ci rivolgono due parole per sentirsi meno soli, scocciandoci perfino un po’. In quei brevi momenti forse riusciamo a vederle, ma ci dimenticheremo comunque in fretta dell’esistenza di queste persone.

Le persone invisibili non sono soltanto quelle che vivono ai margini della società, come ad esempio i senza tetto. Certo, la maggior parte di noi ignora la loro esistenza, nel senso che non ce ne preoccupiamo più di tanto. Tuttavia, ci sono molte associazioni ed enti che cercano di occuparsi di loro, nel limite del possibile. Ovviamente non possono fare miracoli, ma rappresentano comunque una mano tesa verso chi è ignorato dalla maggior parte della gente.

Gli invisibili veri, gli individui che sul serio sembrano non esistere per nessuno, sono spesso quelli più indifesi, quelli che non riescono neppure a chiedere aiuto. Purtroppo al giorno d’oggi queste persone sono in continuo aumento. Sicuramente possiamo prendercela con la crescente crisi economica e i tempi difficili che stiamo attraversando. Trovo però che in tutto questo ci sia anche una colpa individuale per la crescente incapacità degli uomini di preoccuparsi degli altri.

Ma chi sono le persone alle quali mi riferisco? Sono certo che tu, proprio tu, ne conosci più di una.

Quali Sono le Persone Invisibili

Pensiamo ai figli di famiglie disastrate, che hanno genitori assenti o dediti a vizi quali il gioco d’azzardo. Ancor più numerosi sono i bambini di coniugi separati e litigiosi, che vivono in modo lacerante l’assenza di punti di riferimento responsabili.

Nella stessa situazione sono i giovani coinvolti nella criminalità o altri illeciti, anche piccoli. Tutti intorno a loro sanno, ma nessuno si preoccupa sul serio della strada che stanno percorrendo. Li lasciano fare fino a che non saranno più in grado di tornare ad una vita onesta.

Le persone invisibili nella nostra società sono anche quelle che cercano di mantenere una vita dignitosa ed onesta, nonostante la scarsissima disponibilità di denaro. Sono tanti quelli che vivono di un lavoro saltuario che spesso manca per mesi. I soldi per pagare le bollette vengono così racimolati limitando l’acquisto di altri beni di prima necessità.

Anche molti vecchietti sfuggono alla nostra attenzione. Se gli chiedi come stai ti dicono “bene” anche se non possono permettersi di comprare il caffè, un lusso troppo dispendioso per la loro pensione.

Poi ci sono malati negli ospedali che nessuno va a trovare. E ragazzini negli istituti che sognano una mamma e un papà che nessuno vuole perché sono già cresciuti troppo.

Ci tappiamo gli occhi davanti ai bambini costretti a crescere troppo in fretta per sopperire all’irresponsabilità di chi li ha messi al mondo. Per non parlare dei bambini abbandonati, concepiti su ordinazione e venduti o uccisi nel ventre delle loro madri.

Ma le persone invisibili sono anche quelle che si battono ogni giorno per un mondo migliore, che vengono ignorate o addirittura ostacolate dalle istituzioni.

Apriamo gli occhi e lasciamo che l’amore ci faccia tornare a vedere.

Lettura consigliata: Aiutare gli altri. La psicologia del buon samaritano di Luciano Sandrin

Aiutare gli altri. La psicologia del buon samaritano

Tasto Amazon

 

Articoli correlati

27 Commenti

  1. Eppure basta davvero poco. Ma oggi molta gente cammina per strada con la testa nei cellulari, oppure ascoltando musica. Una società molto individualista che non è curiosa del prossimo… perciò dovremmo imparare dai bambini che sono curiosi, che cercano attenzioni e le offrono anche! Poi, ci sono quei genitori che danno aggeggi elettronici ai figli fin da bambini… ecco, così si parte già svantaggiati.
    Mi chiedo quanti siano davvero invisibili e quanti in molti fingono di non vedere.

    1. Sono d’accordo con te. È sempre stato difficile per la maggior parte delle persone preoccuparsi sinceramente per chi si ha vicino ma con l’uso improprio che oggi si fa della tecnologia sta diventando ancora più facile non vedere o far finta di non vedere.
      Un saluto.

  2. Bello questo pensiero Mr.Loto … sicuramente si può fare di piu, anche nel nostro piccolo. Bisognerebbe cambiare modo di vedere il mondo… a volte non si conosce nemmeno bene il proprio compagno di scrivania a lavoro o il magazziniere che lavora assieme a noi tutto il giorno perchè il punto non è che non lo si vede “ma che non lo si vuole vedere o conoscere” e dunque è “un atteggiamento del nostro cuore” quello di “far finta di niente” e non voler “vedere le persone”.

    Quelle stesse persone, in quelle difficoltà, siamo “noi”. E a volte credo capiti anche a molti di noi di sentirsi “invisibili” … non visibili, oppure sono i nostri dolori invisibili ai cuori degli altri e questo ci rattrista e ci butta giù.

    Credo che soltanto la consapevolezza che l’ultima parola su di noi non sia “delle ingiustizie che qua incontriamo” ci possa aiutare a vedere le cose in maniera diversa. La stessa consepavolezza che deve muoverci per non permetterci di “compiere anche noi il male di non vedere bene” trattando in maniera invisibile qualcuno che ha bisogno di noi o che potremmo aiutare: e a volte capita, anche non volendo.

    1. Tutto quello che hai scritto è vero, soprattutto l’ultima riga. A volte capita di non vedere chi non vedere chi avrebbe bisogno di noi pur non volendo. Penso che riuscire a capire certe situazioni sia un’arte che si affina con il tempo, un tipo di sensibilità che va allenata. È una questione di cuore, qualcosa che, oggi come in passato, non è mai abbastanza presente nelle scelte degli esseri umani.
      A presto.

  3. Non è facile. A volte ci si scontra con regolamenti, leggi, burocrazia…Nella nostra scuola c’è lo sportello psicologico. Una volta una ragazzina venne a parlarmi di gravi litigi familiari, di una situazione che la faceva stare male e che avrebbe avuto tanto piacere di confidarsi con la psicologa, ma senza che lo sapessero i suoi. Parlai con la psicologa della situazione e lei mi rispose che non poteva fare nulla senza il consenso scritto dei genitori. Pensammo addirittura di fare una finta, di fare in modo che la psicologa passasse vicino alla classe per caso, in modo che io potessi mandare fuori la ragazzina affinché, sempre per caso, incontrasse la psicologa, ma ci voleva il consenso del Consiglio di classe, che bocciò l’idea, in quanto non voleva mettersi in difficoltà con i genitori. Potrei raccontarti altri casi simili. A volte può essere anche molto difficile fare del bene.
    In questo momento poi, non si può più assistere nessuno negli ospedali, nelle case di riposo. Non si può nemmeno andare nelle case altrui. Io sono mesi che non entro in casa di nessuno e nessuno viene da me. Il Covid ha cambiato le nostre vite e ci ha isolati sempre più. Oggi si è saputo che un uomo della mia città si è suicidato, ma non si sa neppure chi sia. Stiamo diventando invisibili tutti.

    1. Lo so, come ho scritto nel post spesso le istituzioni invece di aiutare chi vorrebbe aiutare gli mette i bastoni fra le ruote. Magari a quella ragazzina sarebbe bastata un’amica, senza quelle definizioni professionali che piacciono tanto agli adulti, qualcuno che non la lasciasse sola in quella brutta situazione e la aiutasse a capire come gestire almeno i suoi stati d’animo se altro non si poteva fare. Quando le mani sono legate serve trovare un modo alternativo… anche se molto spesso non è per niente facile.
      Un caro saluto.

      1. Io ho provato, l’ho ascoltata…ma credo che per lei parlare con una sconosciuta, reputata capace di comprenderla perchè psicologa, fosse più facile che raccontare fatti, di cui magari si vergognava anche un po’, ad una prof conosciuta.
        Ormai sono passati alcuni anni…chissà se avrà risolto!
        Poi ci sono gli adulti che, per orgoglio, non vogliono essere aiutati. Insomma, non è affatto facile!

  4. Penso spesso a queste situazioni e ai problemi della gente, gli invisibili. Spesso però non puoi nemmeno fare qualcosa perchè il rancore che portano nel cuore gli fa interpretare male un tuo possibile aiuto. Sicuramente bisogna cambiare il modo di vivere al mondo perchè siamo tutti troppo di fretta e non guardiamo agli altri. Io nel mio piccolo ci provo ma tanto spesso non ho tempo. Capisco che bisognerebbe trovarlo. Serena giornata e buon fine settimana

    1. È vero che a volte una mano tesa viene male interpretata, soprattutto da chi nella vita ha ricevuto solo schiaffi. Io però sono dell’opinione che la verità è più forte di tutto e se si decide di aiutare sinceramente qualcuno, prima o poi le nostre buone intenzioni filtrano e vengono capite.
      La mancanza di tempo è la più grave forma di povertà del nostro tempo. Siamo schiacciati negli ingranaggi della macchina infernale che abbiamo costruito, illudendoci che il “progresso” sia questo.
      Ciao, buona giornata.

      1. Sì sicuramente insistendo e cercando di fare capire le proprie buone intenzioni le cose cambiano in meglio. Lo so purtroppo questa società orribile ci fa perdere il senso delle cose. E progresso non è. Serena giornata …

  5. Buongiorno di Pioggia MIster e spero meglio da te
    Nella mia borgata per fortuna no, nemmeno nel paese vicino.
    Non dimentichiamo i carcerati che prima erano, dopo aver pagato sono invisibili.
    Ho avuto esperienze epistolari.
    So questo che ogni mese mandiamo aiuti a queste organizzazioni che si occupano dei bisognosi

    1. Nelle borgate e nei piccoli paesi ci si conosce tutti, e ci si conosce meglio. La privacy è un concetto relativo, che ci si ritorce contro quando la nostra situazione non è proprio rosea. Credo che il meglio degli esseri umani venga tirato fuori nelle piccole comunità, in cui le gioie ma anche i problemi di uno sono quelli di tutti.
      Saluti.

    1. No, non lo è. Ma la situazione è questa perché l’abbiamo scelta noi, anche inconsapevolmente, con lo stile di vita che abbracciamo a testa bassa ogni giorno.
      Ciao, buona serata!

  6. Ciao Mr.Loto
    è difficile ma non impossibile aiutare. A volte basta anche solo un sorriso.
    C’è stato un periodo che per problemi gravi famigliari mi sentivo invisibile ed è stata davvero dura. Il problema più grande è non voler essere visibile, vivere come se tutto fosse normale anche se tutto ti crolla addosso e sopratutto far sì che nessun o si accorga del tuo disagio. In quel caso la vergogna fa da padrona. Fortunatamente ora posso dire che è passato quel tempo e se posso e conosco aiuto, magari solo con un sorriso o dire: – se hai bisogno ci sono.
    Non si fa mai abbastanza e per questo mi sento sempre in colpa. Vorrei fare di più.
    Grazie per questo bel post.
    Un abbraccio e buona giornata
    Chiara

    1. È vero, si può scegliere di essere invisibili per vergogna o semplice predisposizione caratteriale… e queste sono sicuramente le situazioni più difficili da vedere ma che necessitano di ancora maggiore attenzione.
      Ti capisco, anche io vorrei fare di più ma non sempre è realmente possibile.
      Grazie per essere passata, buona serata.

  7. Bellissimo post, attento ad ogni categoria di persone. Quanta tristezza, quanti invisibili. Speriamo di riuscire ad aprirlo questo cuore.
    Una buona notte Mr. Loto

  8. Ma esiste anche in queste persone invisibili qualcosa che ha in sé un lato di bellezza e credo sia nascosto in una questione che ha a che fare con il fatto di essere vere,autentiche anche in quella parte di sofferenza.Immaginiamo invece il lato opposto all’invisibilità…immaginiamo il male che si cela dietro la visibilità,l’apparire ,quel tatuaggio sul braccio e le foto del come mangio e come mi vesto sui social…

    Anche le persone visibili hanno bisogno di aiuto,forse sotto certi aspetti ne hanno più bisogno di quelle invisibili…perché hanno perso se stesse nonostante abbiano un tetto ,un lavoro e denaro.

    È un atteggiamento di cuore anche questa visibilità …

    P.s
    Non so che accade mister a livellovolte tecnico , a volte si perdono dei commenti .

    Buona giornata

    1. Sicuramente oggi c’è tanta invisibilità anche nella visibilità, paradossalmente. In questo caso, però, la situazione è un po’ diversa perché è l’egocentrismo a fare da padrone. Tutti vogliono essere compresi, percepiti e sostenuti… ma nessuno si preoccupa di comprendere, percepire e sostenere. La loro “invisibilità” non è dovuta alle circostanze ma a una carenza interiore e, in questo caso, non so davvero se possono realmente essere aiutati.
      Per quanto riguarda i commenti persi, non ho notato un malfunzionamento e tutti i commenti che ho ricevuto sono stati pubblicati. Comunque segnalami se riscontri ancora dei problemi.
      Ciao, a presto!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Pulsante per tornare all'inizio