Funghi Commestibili
Ramaria aurea
La Ramaria aurea è un fungo commestibile appartenente alla famiglia delle Gomphaceae. Il fungo è noto in Italia anche coi nomi di ditola dorata, corallo giallo e manina dorata.
Esistono molte varietà di questo fungo che sono distinguibili principalmente per il colore. Tale distinzione però può essere fatta quando i funghi sono ancora giovani. Con l’avanzare del tempo infatti le ditole tendono ad assumere una colorazione molto simile una all’altra.
Per questo motivo è molto facile confonderle con specie velenose come ad esempio la Ramaria pallida. I meno esperti dovrebbero astenersi dal raccogliere questa specie di funghi a meno che non li facciano prima esaminare da micologi esperti. Scrivo questo per evitare spiacevoli intossicazioni che ogni anno sono molto numerose quando si parla di ditole.
Aspetto
Il corpoforo della Ramaria aurea può raggiungere un’altezza di 15 cm ed è densamente ramificato. I rami sono rigidi, diritti o tortuosi, con la parte finale ramificata a due denti. Il loro colore è giallo oro o giallo arancio.
La sua carne è bianca e soda, non cambia colore se viene tagliata ed è priva di odori e sapori particolari.
Habitat
La Ramaria aurea fa la sua comparsa nei boschi dall’estate all’autunno con preferenza sotto ai faggi. Cresce indifferentemente sia nei boschi di latifoglie che di conifere. Il fungo cresce in Nord America e in Europa.
Commestibilità
La Ramaria aurea è un fungo commestibile ma non si tratta di un fungo particolarmente pregiato. Inoltre questa è una specie tossica da cruda e pertanto deve essere cotta prima di essere consumata.
Il fungo inoltre va consumato in quantità moderate perché un eccesivo consumo può creare problemi gastrointestinali, diarrea in particolare. Il fungo si presta bene ad essere conservato sott’olio.
Curiosità
Il suo nome deriva dal latino aureus che significa di colore dorato, in riferimento al colore del fungo.
Alcuni studi sui topi hanno riferito che queste specie di funghi possono avere proprietà antitumorali. In particolare, uno studio sui topi ha rilevato che i polisaccaridi estratti dalla R. aurea alla dose di 300 mg/kg, hanno inibito del 60% la crescita di alcuni tumori. (1)
Secondo uno studio indiano gli estratti di questi funghi prelevati nell’Himalaya, hanno mostrato un ampio spettro di inibizione contro i batteri patogeni umani. (2)
Ramaria aurea
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.