Funghi Velenosi
Russula foetens
La Russula foetens è un fungo di medie dimensioni che appartiene al sottogruppo Foetentinae. È anche noto con il nome di Russula fetida. Tutti i funghi appartenenti a questo gruppo sono velenosi e hanno in comune la cuticola viscida.
Il suo nome botanico deriva dal termine latino foetens che significa fetido, questo a causa del suo odore sgradevole. Il fungo infatti emana un forte odore di varechina che ne scoraggia decisamente la raccolta.
Aspetto
Il cappello della Russula foetens può raggiungere i 22 cm di diametro. Inizialmente ha forma globosa, con i margini che vanno a toccare il gambo. Con la crescita del fungo, il cappello diventa appianato mantenendo i suoi margini ondulati. Il suo colore è giallo bruno, spesso con sfumature rossastre. Sul cappello è presente una cuticola asportabile che con il tempo umido diventa molto vischiosa.
Le lamelle sono rade, grosse e irregolari. Il loro colore è bianco crema con sfumature giallognole.
Il gambo, che può raggiungere un’altezza di 12 cm, è tozzo e lievemente ingrossato nella parte inferiore. Ha un colore biancastro con qualche venatura più brunastra.
La carne della Russula foetens è bianca e soda negli esemplari giovani. A contatto con l’aria o negli esemplari più vecchi assume invece una colorazione più scura. Come si evince dallo stesso nome, il suo odore è fetido con un sapore pungente e nauseante.
Habitat
Il fungo appare dall’estate all’autunno nei boschi di conifere e di latifoglie. Lo si trova sia in pianura che in montagna, dove cresce a gruppi di pochi esemplari. Sebbene sia presente un po’ in tutta Italia, è più diffuso nelle regioni settentrionali temperate.
Photo Credit: Tatiana Bulyonkova@Flickr
Commestibilità
La Russula foetens è un fungo tossico, la sua ingestione provoca disturbi gastrointestinali. I sintomi di avvelenamento si presentano da 1 a 4 ore dopo l’ingestione. Visto il suo odore e il suo sapore, non si fa fatica a tenersi alla larga da questo fungo.
Curiosità
In Russia il fungo, dopo essere stato immerso in acqua per parecchi giorni, viene conservato sott’aceto. Tale metodo di conservazione consente di consumare il fungo che altrimenti sarebbe velenoso. Noi sconsigliamo vivamente questa pratica.
La Russula foetens è stata descritta nel 1796 da Christiaan Hendrik Persoon che le ha assegnato il suo attuale nome scientifico.
Russula foetens
Libro consigliato: Funghi in Italia di Nicolò Oppicelli
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.