Sindrome degli Antenati
Con il termine sindrome degli antenati si intende la teoria secondo cui i nostri avi hanno un’influenza su di noi sotto il profilo psicologico. Secondo questa supposizione, non erediteremmo soltanto i geni ma anche l’esperienza emotiva di chi ci ha preceduto.
Sigmund Freud fu il primo ad interessarsi a un curioso fenomeno che sviluppò l’idea della sindrome degli antenati. Diversi soggetti manifestavano paure che sembrano prive di fondamento, ansie intollerabili in determinati periodi dell’anno, strane coincidenze che fanno ripetere fatti simili nelle stesse date. Freud arrivò alla conclusione che ci sono processi psicologici che possono essere ereditati da una generazione all’altra.
In tempi più recenti una psicologa francese, Anne Schützenberger, ha cercato di approfondire questa teoria che ha chiamato sindrome degli antenati. Anche un italiano, il prof. Maurizio Gasseau, si interessa a questa teoria, portando avanti una ricerca in tale direzione.
Se si soffre di questa eredità emozionale si può andare incontro ad eventi che sembrano ripetersi all’infinito, generazione dopo generazione. Ad esempio, si può avere malattie con cadenza regolare, ansia in periodi che precedono eventi traumatici subiti dai nostri genitori o nonni. Oppure può capitare di vivere incidenti, matrimoni o nascite che ricorrono sempre in determinate date. Perfino i nostri sogni, a volte per noi inspiegabili, potrebbero essere dovuti a questa sindrome.
Studi sulla Sindrome degli Antenati
Per capire se tutto questo fosse qualcosa di più di un caso, Anne Schützenberger seguì gli eventi di una famiglia per ben sette generazioni. La psicologa si accorse che, di padre in figlio, si verificò sempre un piccolo incidente il primo giorno di scuola. Questo evento si presentò fino a che l’ultimo della famiglia saltò il primo giorno di scuola. Da quel momento in poi, l’incidente non si verificò più nelle generazioni successive.
Ci sono anche altre storie in merito e alcune sono piuttosto inquietanti. Una di queste riguarda una bambina che la notte del suo compleanno sognava sempre di indossare una maschera a gas che non riusciva a togliere. Si scoprì che un suo pro-zio morì in guerra indossando una maschera antigas, proprio nel giorno del compleanno della bambina.
Potrebbe essere dovuto alla sindrome degli antenati anche l’angoscia che vivono molti nipoti dei reduci della seconda guerra mondiale. Loro non sanno nulla di ciò che i loro nonni hanno vissuto al fronte. Magari il loro malessere è legato ad eventi fortemente traumatici per i loro nonni.
Forse il cuore della sindrome degli antenati sta nel “non detto”, nelle cose tenute nascoste all’interno delle famiglie e mai metabolizzate psicologicamente.
Ma è davvero possibile ereditare anche delle paure che non ci appartengono per darci la possibilità di chiudere il cerchio? A te è mai capitato qualcosa di simile?
Lettura consigliata: Psicogenealogia. Guarire le ferite familiari e ritrovare sé stessi di Anne Schützenberger
interessante la cosa, qualche cosa di veritiero ci deve essere
non riesco a ricordare qualcosa di simile in me anche se non richiesto
nonni e bisnonni tutti muratori ma io odio i sassi ma mio nipote ne fa la raccolta
venuti in toscana per fare la via del Brennero con Ymenez e si stabilirono qui in alta Toscana.
Di muri mai provato a farne solo di vino rosso si ma questo anche perché dai nonni in poi il primo bagnetto lo fanno col vino al cucciolo.
Anche secondo me deve esserci qualcosa di veritiero… e sarebbe interessante chiedere ai nostri genitori o ai nostri nonni. Conosco una famiglia, ad esempio, in cui la madre non riusciva ad indossare sciarpe o maglioni a collo alto perché si sentiva “soffocare”. I figli chiesero alla nonna che gli raccontò che la loro madre aveva sempre avuto questo problema e che, no, non le era mai successo nulla di traumatico. Solo anni dopo vennero a sapere che una sorella della nonna era morta bambina, annegando in un pozzo. La nonna non ne aveva mai parlato perché era un ricordo doloroso e lontano, che tutti nella sua famiglia avevano cercato di rimuovere.
Magari sono casualità, ma l’idea che le due cose siano collegate è affascinante!
Ciao, a presto.
Anche questo tema è molto bello: credo che ci siano delle influenze… certo non so bene come. Ma tu dentro di te, sai da dove vieni… Forse è solo un’idea basata su quel poco che sai dei tuoi avi, pero credo che dei tratti di noi davvero “arrivino dai secoli passati”.
È vero, dentro sai da dove vieni… ma spesso nutriamo delle paure o dei malumori che non riusciamo a spiegare e che, magari, hanno un legame con ciò che non sappiamo dei nostri avi. Forse dovremmo tenere maggiormente conto della storia della nostra famiglia e nutrire più curiosità sulle persone dalle quali discendiamo.
Buona giornata.
Io ho pensato e ripensato, ma non mi è venuto in mente nulla. Non ho paure o fobie particolari, né allergie o abitudini strane. Nessuno dei miei problemi di salute mi risulta ereditato. C’è stata mia nonna, però, madre di mio padre, morta giovanissima quando lui aveva solo otto anni. Non ha mai saputo cosa le fosse successo ed era troppo piccolo per conoscere tante cose di lei. Ricordava solo che era molto buona. Avrò ereditato da lei? Quale sarà stato il suo carattere e quali i suoi punti deboli? Non lo saprò mai!
Anche io ho degli avi di cui, purtroppo, non posso ormai sapere più nulla ed è un peccato perché le loro storie, magari, darebbero una chiave di lettura a certe mie scelte e forse perfino al mio modo di pensare! Fortunatamente né io né te abbiamo paure o fobie particolari! 😉
Ciao, buona giornata.
No a me non è mai capitato ma ad una collega sì e mi parla spesso di questi strani eventi che le capitano e capitano alla sua famiglia. Non sapevo dell’esistenza di questa sindrome. Interessante e mi fa pensare.
Ci sono diversi libri che parlano di questa sindrome. La psicologa francese Anne Schützenberger ne ha scritti diversi su questo tema, magari puoi consigliarli alla tua collega.
Uno l’ho messo alla fine di questo post, basta cliccarci sopra per andare su Amazon e, eventualmente, comprarlo.
Ti auguro una buona giornata!
Glielo suggerirò grazie 🙂