Psicologia

Ansia per la Guerra

La stanchezza emotiva debilita lo spirito

Ansia per la Guerra

Dopo che le bombe sono tornate sull’Europa, siamo tutti in ansia per la guerra. C’è chi ne è pienamente consapevole e chi, invece, la vive senza rendersene conto, magari tenendola a bada con delle distrazioni.

Ansia per la guerra

Ci sono anche tante persone che tendono a non dare peso ai rischi fisici e psicologici di questa situazione. Semplicemente, vedono il conflitto solo come un’ulteriore scocciatura per l’economia e le proprie finanze.

Tutti però percepiamo in qualche forma un po’ di ansia per la guerra. Purtroppo anche i bambini, che solitamente sono disinteressati ai telegiornali e agli affari degli adulti, vivono questo malessere. Provano una sottile forma di paura a cui non sanno dare un nome e da cui i genitori non possono proteggerli.

Il punto è che la maggior parte di noi non si è mai trovato ad affrontare qualcosa di simile perché, per nostra fortuna, abbiamo sempre vissuto nella pace. Oggi le immagini che arrivano da pochi chilometri di distanza destabilizzano le nostre sicurezze e ci fanno sentire inadeguati e deboli.

Osservando i volti di chi fugge dall’Ucraina è facile provare empatia per chi, fino a ieri, viveva una vita come la nostra. E se fosse toccato a noi? È giusto chiederselo. E se il conflitto dovesse degenerare nell’ennesima guerra mondiale? È umano sentirsi pervadere dal timore che questo possa accadere di nuovo.

L’ansia per la guerra, dopo due lunghi anni di pandemia, rischia di minare l’equilibrio psicologico precario su cui ciascuno di noi stava già faticando a restare. Così la stanchezza emotiva inizia a prendere il sopravvento, svuotando le persone, privandole dei sogni e perfino facendole dubitare del futuro.

Gestire l’Ansia per la Guerra

Le notizie continue alla tv che arrivano dal fronte di guerra e gli aggiornamenti infiniti dei social ci tengono con il fiato sospeso. I racconti di chi ha deciso di restare nel proprio Paese, dei soldati che scrivono alle madri e le immagini degli sfollati toccano il cuore. L’idea di un uomo solo, chiuso al mondo, che decide il destino di un’altra nazione ci fa venire l’ansia per la guerra che potrebbe forse coinvolgerci. Giorno dopo giorno, stiamo guardando il Male che sta avvelenando la vita di tantissimi esseri umani, da una parte e dall’altra.

Il punto è proprio questo. È veleno, un veleno spirituale che rischia di anestetizzarci davanti al dolore e di farci ammalare.

Quindi abbiamo il dovere di fermarci, per preservare il nostro equilibrio emotivo ma anche il nostro spirito.

Anni fa avevo scritto qualcosa sui pensieri negativi, su come puntare la nostra attenzione sul male non faccia altro che dargli forza. Spesso i conflitti nascono proprio dai pensieri negativi, dalla paura e da tutte le cose brutte che ognuno di noi si porta dentro.

Se vogliamo superare l’ansia per la guerra e aiutare il Bene, basta attuare un piccolo ma prezioso cambiamento. Spostiamo la nostra attenzione e le nostre energie psichiche e spirituali su qualcosa di bello. In questi giorni difficili, nutriamoci di bellezza.

Camminiamo di più cercando i primi segni della primavera alle porte, leggiamo poesie, giochiamo con i bambini, come bambini. Preghiamo, scegliamo un bel film del passato, meditiamo, godiamoci la natura, magari con i nostri animali domestici. Troviamo il coraggio di coltivare la bellezza in noi per poterla poi riversare sul mondo. Anche questa è una forma di resistenza.

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27 Commenti

  1. In effetti hai ragione, una strada utile per non farsi travolgere, in negativo, è proprio coltivare la bellezza, così da non alimentare un sentire comune negativo, ma anzi al contrario cercare fonti da cui trarre e caricarsi di energia positiva. Sinceramente di fronte alla situazione che stiamo vivendo non riesco a pensare che le colpe stiano tutte da una parte, che la situazione sia così semplice come taluni vogliono fare credere, percepisco anche una certa strategia strisciante e insinuante che non ha nulla di buono. Per cui ho optato per l’astenermi dai giudizi e nel frattempo rifletto anche su chi ha opinioni diverse, che coraggiosamente esprime, giuste o sbagliate che siano, anche a costo di avere tutti contro. Ma è solo con il confronto che di può arrivare a capire anche il non detto.
    Sai, da tanto ho un desiderio, mi piacerebbe che la cosiddetta Eurasia fosse tutta unita e solidale, così da poter essere un punto di riferimento e di equilibrio per il futuro. Chiedo troppo? 😀
    Buona settimana

    1. Nessuna delle situazioni di attualità che ci vengono proposte regolarmente dai Media per metterci uno contro l’altro è semplice come vogliono sempre farci credere (bisogna essere genericamente sempre a favore o contro…), figuriamoci una guerra.
      Per me le uniche persone che dimostrano vero coraggio nell’esprimere la propria opinione sono tutti quei russi che manifestano e che vengono arrestati per questo. Per tutti gli altri è facile parlare seduti in poltrona.
      No, non chiedi troppo, il tuo desiderio è quello di tutti. Bisogna lavorarci però, ognuno nel proprio piccolo, abbattendo i pregiudizi e le divisioni che invece, purtroppo, sono ancora molto diffusi.
      Un saluto.

  2. È quello che dico e scrivo sempre anch’io: il modo migliore per vivere bene, in maniera gratificante e utile per se stessi e per gli altri, è cercare la bellezza. E non bisogna andare lontano per farlo: bastano piccoli gesti quotidiani, la capacità di cogliere il bello e il buono in ciò che abbiamo intorno, accanto a noi, le piccole cose che donano tanta felicità. Mentre cerchiamo la bellezza, dobbiamo anche allontanare da noi il brutto, ripudiarlo: maleducazione, arroganza, insensibilità, aggressività.
    Se tutti ci comportassimo così, non ci sarebbero guerre.
    Buon proseguimento di settimana, Mr. Loto.

    1. Sono d’accordo. Ma perché questo non accade? Il male ha un fascino a cui l’uomo cede troppo spesso. Per coltivare davvero la bellezza, bisogna imparare ad essere più forti, non solo emotivamente ma anche moralmente. E purtroppo questo tipo di forza sta mancando sempre di più.
      A presto.

  3. Evito i telegiornali, soprattutto per mia moglie che subisce il dramma di questa guerra in maniera palpabile, nell’anima. Io sono più pragmatico, fatalista. prendo quello che viene. Guardo al bello, intanto, distraggo i cattivi pensieri, salvaguardo chi amo, soprattutto.

  4. Più che pensieri negativi è il senso di impotenza per poter fronteggiare umanamente la guerra fuori di noi ,dal proprio modo di essere,di sentire…una sorta di minaccia esterna che mira quell’equilibrio interiore…spostare l’attenzione sulla bellezza,sulla meraviglia di una natura che non si arrende a nessuna guerra dovrebbe sempre far parte di tutti singolarmente.È non è egoismo o mancanza di empatia è un meccanismo di autodifesa che preserva sempre e solo la “natura”fuori e dentro noi,una forza incorruttibile di cui il nostro spirito dispone.
    Ricordo a tal proposito una frase del vangelo che dice:“…non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima..”

    1. Te lo dico sinceramente Lara, mi sorprendi sempre piacevolmente negli ultimi tempi. Quello che hai scritto è un’aggiunta molto importante al mio post, qualcosa che avevo trascurato di specificare. Cercare di preservare sé stessi non è egoismo né mancanza di empatia ma è solo un atto di sopravvivenza spirituale. Solo se non ci lasciamo imbruttire né abbattere possiamo aiutare chi non ci riesce e, dopo, ricostruire una realtà migliore.
      Bellissima la frase del Vangelo (Matteo 10-28) che, tra l’altro, è una delle mie preferite e continua così:” … temete piuttosto colui che ha il potere di far perire l’anima e il corpo nella Geenna.” Dove la “Geenna” simbolezza quello che noi comunemente chiamiamo inferno.

      Ciao, a presto.

  5. Può toccare a noi. Non è mica detto che riusciamo a restarne fuori anche se si spera di sì. Io prego per la pace. Nel mondo ci sono circa 900 conflitti. Ogni guerra è assurda. Nulla di materiale (soldi o potere) valgono la vita. Valgono i civili. Ma è sulla loro pelle che i potenti giocano. Buongiorno

    1. Le cose si affrontano quando accadono, averne paura prima non serve quasi mai. Direi quindi che è bene focalizzare il pensiero su ciò che vogliamo piuttosto che su ciò che non vogliamo. La preghiera, la meditazione ma anche il semplice silenzio nell’osservazione della natura, sono un buon modo per tenere a bada le emozioni negative.
      È un brutto momento, cerchiamo di aiutare chi si è trovato in mezzo a questa follia e, nel frattempo, ricordiamoci che le cose materiali vanno e vengono, solo ciò che siamo e abbiamo dentro resta.
      Un caro saluto.

      1. È veramente un momento orribile e non ho idea di cosa accadrà. Aziende che fermano la produzione per i costi dell’energia, trasportatori che si fermano per i costi del carburante, allevatori che sono quasi senza mangimi per i loro animali. Io ho paura. Serena giornata

        1. Distogli il pensiero Ely! Concentrati sui tuoi obiettivi della corsa, sui tuoi cani, sulla musica. In situazioni del genere tutte queste cose sono vere ancore di salvezza spirituale.

  6. Dopo una evoluzione di esperti virologi che si sono suicidato in proprio…. Pensavo a cosa avrebbero scogitato x tirare avanti questi palinsesti. Ci ha pensato Putin e a noi l’apnea e il dolore di questo scempio inconcepibile nel 2022.
    Il dolore che cresce e logora nell’impotenza. Mi chiedo quale sia il volere del Padre creatore. Pace pace pace

    1. Il senso di impotenza è qualcosa che, credo, abbiamo sentito tutti davanti a certe immagini. Abbiamo bisogno di credere che, nonostante tutto, ci sia un senso a tutto questo scempio, un’occasione per l’umanità di capire quanto sia ancora incapace di dare le giuste priorità.
      Saluti.

  7. Buonasera Mr. Loto.
    Credo che dobbiamo preoccuparci ma senza andare oltre il ragionevole. Scriverne e parlarne dobbiamo farlo. Molti fanno l’opposto. Non si interessano come se tutto ciò che sta accadendo non ci riguardasse. Invece dobbiamo far sapere a chi soffre che non mancherà il nostro appoggio ed aiuto. Nel limite del nostro possibile ovviamente.
    Ma non dobbiamo farci sopraffare ed essere sereni sperando sempre per il meglio. Ciao ed abbraccio.

    1. Non tutti riescono a preoccuparsi con misura, ad interessarsi alla guerra e al dolore senza farsene sorpaffare. Cerchiamo almeno di non giudicare le reazioni altrui, ognuno cerca di fare quello che può, prima di tutto per restare psicologicamente a galla. Poi c’è sicuramente chi è talmente superficiale da fregarsene del tutto ma pagarà per proprio conto tale mancanza di cuore.
      Ricambio l’abbraccio con affetto, a presto.

  8. Questo è un problema che mi tocca da vicino perchè io, da subito, ho avuto una gran paura e ce l’ho ancora ora, anche se si è un pò attenuata. Mi fa male vedere le scene terribili che arrivano dall ‘Ucraina, mi fa male pensare alle donne, ai bambini, agli anziani, agli animali e agli uomini al fronte. Mi spiace pensare che tutto ciò era evitabile, bastava usare un pò di buon senso , e temo per il futuro. Negli ultimi giorni , guardo solo i titoli del telegiornale e poi cambio canale , altrimenti le mie paure aumentano, come aumenta l’incertezza. D’altra parte non posso fare niente, ho mandato un piccolo aiuto per uomini e animali, cerco di passare in chiesa per un lumino e una preghiera qualche volta in più, altro di concreto , non si può fare. Come dici tu, mi serve dedicarmi al bello e alla compagnia, domenica sono andata a Brescia con una mia cara amica, tra chiacchiere, camminate e buon cibo, è stata una bella giornata. Altrettanto farò nei prossimi giorni , se mi chiudo in casa a pensare è peggio. Quando il conflitto è scoppiato, ero da sola nel mio piccolo appartamento in montagna, non ho dormito di notte e poi sono scappata a casa, dove avevo la compagnia di mio fratello e, quindi, mi sentivo più sicura ! Forse altre persone sanno reagire meglio di me, io , che già sono ansiosa di mio, purtroppo reagisco così. Saluti cari.

    1. Non sei l’unica, te lo assicuro! Il punto è che, nonostante la nostra empatia e la nostra sincera volontà di fare qualcosa, al momento possiamo solo pregare e, nel caso se ne abbiano le possibilità, dare aiuti di vario genere. Deprimersi non aiuta nessuno, quindi cerchiamo di coltivare la bellezza.
      Un abbraccio.

  9. Ciao, grazie per essere passato dal mio blog follemente creativa. C’è una sezione dedicata ai libri che ho letto, si chiama PROFUMO LIBRI, poichè mi hai scritto che non hai istagram. Buona giornata, Barbara

  10. Buongiorno mister… devo dire che anche tu mi sorprendi negli ultimi tempi…gli argomenti di mio interesse sono pressapoco gli stessi di sempre,posso dire che ho una percezione di “guerra” che non procura ansia,so tenergli testa dal momento che sono consapevole abbastanza da ritenerla il frutto dell’odio, ed io sono sempre con un rametto di ulivo tra le mani , come segno di pace per esprimere il raccolto dell’amore …

  11. Io cerco da sempre di distrarmi e di rifugiarmi nella bellezza. Mi piace suonare, socializzare, andare in giro con marito e cagnolino, guardare film a lieto fine, ascoltare musica, visitare mostre…però non posso impedirmi di provare dolore per quei bambini, quelle donne, quegli anziani e quei giovani che hanno a che fare con la guerra, soffrono il distacco dai propri cari, hanno freddo, fame, paura…Qualche volta il pensiero di una possibile terza guerra mondiale mi sfiora. Cerco di scacciarlo, recito una preghiera, penso ad altro…Io ho sempre coltivato la pace nel mio cuore e spero vivamente che nessuno me la porti via,, ma confesso che, almeno qualche volta, un po’ di paura la provo.

    1. È umano avere paura, specie quando la minaccia la si vede così vicino. L’importante è non lasciarsi annichilire perché la vita deve andare avanti, e lo farà comunque.
      Continua a rifugiarti nella bellezza e a difendere la pace nel tuo cuore. Le preghiere ti aiuteranno sicuramente a farlo.
      Un abbraccio.

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