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Il Diario di Anna Frank – Recensione

di Anne Frank

Il Diario di Anna Frank – Recensione Libro

Il Diario di Anna Frank

di Anne Frank

Il diario di Anna Frank - Recensione libro
Il diario di Anna Frank

 

Titolo originale: “Het Achterhuis”

Genere: Autobiografia

Anno di pubblicazione: 1947

Editore: Einaudi

Traduzione di Laura Pignatti

Recensione libro: Ottimo

 

Trama

Amsterdam, 1942. Anne è una ragazzina tedesca che vive nei Paesi Bassi. Per il suo compleanno le è stato regalato, tra le altre cose, un quaderno dalla copertina a quadretti rossi e bianchi. Dato che ama scrivere, Anne affida le sue confidenze alle pagine bianche del Diario, proprio come facevano altre sue coetanee.

Il fatto è che Anne è ebrea e i Paesi Bassi sono stati occupati due anni prima dalle forze armate di Hitler. La ragazza, insieme alla sua famiglia, sarà presto costretta a nascondersi per evitare di essere deportata nei campi di sterminio nazisti.

Anna Frank non sopravvivrà ma il suo Diario diventerà la più autentica e toccante testimonianza di un periodo storico tragico e vergognoso.

Incipit

«12 giugno 1942

Spero di poterti confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che mi sarai di grande sostegno.»

Recensione del Diario di Anna Frank

Il Diario di Anna Frank è uno dei quei libri di cui si è sentito talmente tanto parlare che pare di averlo letto anche se non è così. È forse per questo motivo che solo adesso, nonostante avessi questo testo da molti anni, ho deciso di leggerlo.

Sul periodo nazista ho letto altro, da L’amico ritrovato a Le assaggiatrici, passando per Storia di una ladra di libri.  Il punto è che però, fino ad ora, avevo letto soltanto romanzi. Certo, si basavano su una realtà storica (purtroppo) ma erano pur sempre delle storie costruite dai loro autori.

La mia recensione del Diario di Anna Frank parte proprio dal fatto che è una storia vera. Talmente vera che la sua autrice è morta nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Quello che si legge in queste pagine, quindi, è un resoconto veritiero di tutto il periodo in cui Anne è rimasta rinchiusa in un rifugio segreto per cercare di scampare alla deportazione.

Le emozioni che suscita questa lettura sono quindi più vere di quelle che si provano leggendo un romanzo. Perché la protagonista è reale, quello di cui parla l’ha davvero vissuto, provato, sentito sulla pelle e nel cuore. I personaggi sono persone che cercavano di scampare alla morte, come avremmo fatto noi se fossimo stati nella stessa situazione.

L’Attualità e l’Immedesimazione

A crearmi ancora maggiore suggestione c’è stata l’esperienza appena vissuta del lock-down dovuto alla pandemia. Le descrizioni che la ragazza fa di ciò che prova nel non poter uscire sono vivide e oggi posso capirle meglio di quanto avrei fatto in passato. Il desiderio di godere della natura e della primavera, i tentativi di respirare un po’ d’aria fresca dalle finestre li abbiamo sperimentati. Certo, la nostra esperienza è molto meno drammatica di quella di Anne, ma ci aiuta ad esserne maggiormente partecipi.

Un’altra cosa che mi ha colpito molto durante la lettura del Diario di Anna Frank sono state le notizie relative alla Seconda Guerra Mondiale che era allora in corso. La ragazza ne sentiva parlare tra gli adulti e ne coglieva gli aggiornamenti attraverso la radio. Dato che al momento la Russia ha un conflitto aperto con l’Ucraina è stato impressionante vedere scritte certe dinamiche militari che, a distanza di ottanta anni esatti, si ripetono ancora.

Anna Frank Diario

Il Fuori e il Dentro

In realtà, però, quello che colpisce maggiormente del diario di Anna Frank è proprio lo spirito di Anne. Le sue confidenze, i suoi sogni, le sue paure ma anche la sua forza d’animo hanno attraversato il tempo. Il suo modo di essere semplicemente una ragazza nel mezzo di una tragedia storica turba e commuove.

Certo, c’è il racconto di come si passavano i giorni all’interno del rifugio, c’è la relazione con gli altri clandestini, c’è la storia con Peter. Ma quello che spicca più di ogni altro dettaglio è sicuramente il carattere di Anne, così sincero e schietto da far tenerezza. E durante lo scorrere delle pagine ci si affeziona a questa ragazzina un po’ ribelle e si finisce con lo sperare che il finale possa essere diverso. E invece no, l’epilogo non cambia e viene da piangere nel pensare che la nostra Anne, che abbiamo imparato a conoscere ed amare, è morta davvero. E con lei tanti, tantissimi altri.

Dato che questo libro è stato scritto da un’adolescente, lo stile è pulito e semplice, alla portata di tutti. Se non lo avete ancora fatto, leggetelo. Se lo avete letto anni fa, rileggetelo.

Concludo la recensione del Diario di Anna Frank consigliandolo, in particolar modo, ai ragazzi tra i 13 e i 16 anni, c’è tanto su cui riflettere. Altro che super eroi.

Citazione

«Non credo che la guerra sia causata solo dagli uomini grandi, dai governanti e dai capitalisti. No, il piccolo uomo la fa altrettanto volentieri, altrimenti i popoli si sarebbero ribellati già da molto tempo.»

Curiosità

  • Anne Frank era nata il 12 giugno 1929. All’epoca in cui iniziò a scrivere il suo famoso Diario aveva 13 anni, ed è purtroppo scomparsa prima di poterne compiere 16. Avrebbe voluto diventare una giornalista e una scrittrice.
  • Anche se l’autrice ha vissuto gran parte della sua vita nei Paesi Bassi, era nata in Germania, a Francoforte. Nel 1935 le era stata tolta la cittadinanza tedesca.
  • Il rifugio segreto in cui Anne si nascondeva è ora un museo.
  • Il manoscritto fu ritrovato da una delle persone che aiutava Anne e la sua famiglia a nascondersi. La pubblicazione fu voluta e curata dal padre di Anne, Otto Frank, l’unico sopravvissuto alla Shoah.
  • Nel 2009 l’UNESCO ha inserito il diario di Anna Frank nell’Elenco delle Memorie del mondo.
  • Il Diario di Anna Frank è stato pubblicato negli anni in 4 versioni diverse ed è stato tradotto in più di 70 lingue.
  • Dal libro sono stati tratti numerosi film, sia per il cinema che per la tv, opere teatrali e perfino film d’animazione.

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