Diventare Adulti Senza Essere Cresciuti
Nelle società occidentali capita molto spesso di vedere ragazzi diventare adulti senza essere cresciuti da un punto di vista psicologico e spirituale.
Questa tendenza è sicuramente alimentata dallo stile di vita che conduciamo ed è piuttosto preoccupante sotto molti aspetti.
Quando si finisce col diventare adulti senza essere cresciuti ci sono delle ripercussioni, e non soltanto sulla vita del singolo individuo. Tutta la società ne resta coinvolta.
È davvero molto facile accorgersi come gli esseri umani stiano cambiando facendo un semplice raffronto con i nostri nonni e poi con i nostri bis-nonni. Com’erano loro alla nostra età? Certo, guardando le loro fotografie noteremo subito che sembrano decisamente più vecchi di noi. Ma non sto parlando dell’aspetto fisico, che pure è interessante, ma delle responsabilità di cui si erano fatti carico.
Sicuramente si iniziava a lavorare prima e prima si decideva di crearsi una famiglia. Ci si impegnava nel cercare di costruirsi un futuro, sia sotto il profilo materiale che sociale. Si frequentavano molte persone, si creavano legami solidi di amicizia e collaborazione. Questo assicurava anche una vecchiaia relativamente serena, con dei soldi da parte e molte persone con cui condividere l’età che avanzava e la paura della morte.
È curioso notare che prima la maggiore età si raggiungeva a 21 anni mentre oggi si è considerati adulti al compimento dei 18.
Molti pensano che non è del tutto vero che oggi si tende a diventare adulti senza essere cresciuti perché i ragazzi di oggi sono scaltri. Sanno molte più cose di quelle che sapevano i loro nonni alla stessa età. Il punto è che le cose che oggi si conoscono in giovane età nel migliore dei casi servono a poco, nel peggiore danneggiano la personalità.
Il Vuoto nella Famiglia
Tanto per fare un esempio pratico, oggi i ragazzi sanno tutto del sesso, della contraccezione, delle differenze di genere, dell’aborto. Eppure non sanno nulla dell’amore vero, del rispetto reciproco, dal valore di sé.
Magari viaggiano moltissimo, ma in pochi nutrono alcuna sana curiosità per i luoghi che visitano. Li vedi in giro a scattarsi foto nei luoghi più celebri di cui, però, non conoscono il valore storico e/o umano. Purtroppo non è nemmeno tutta colpa loro. Sono figli del vuoto che dilaga nelle nostre famiglie.
Il risultato del diventare adulti senza essere cresciuti è sotto gli occhi di tutti. Vediamo padri e madri di famiglia comportarsi come ragazzini. Vivono prendi e lascia sentimentali degni di una soap opera, cercano di sembrare sempre giovani, spesso sfiorando il ridicolo. E poi fanno concorrenza ai figli nell’andare in giro per locali e concerti e fumarsi le canne. Ci rendiamo conto che è tutto incentrato sull’appagamento di bisogni adolescenziali, che non hanno nulla a che vedere con la maturità?
Oggi non esiste più il concetto di responsabilità, esiste solo quello di libertà. Non ci sono più doveri né limiti da rispettare. Tutto è incentrato esclusivamente su noi stessi.
E nel diventare adulti senza essere cresciuti rifuggiamo la vecchiaia, la morte e tutto quello che è considerato brutto o ingiusto. Quando poi queste cose inevitabili ricadono nella nostra vita, ne restiamo annichiliti, incapaci di affrontarle.
Ecco, per noi adulti c’è davvero bisogno di iniziare a coltivare una maturità che vada un po’ oltre la possibilità di fare per legge molte cose precluse ai minorenni. Gli anni passano inesorabilmente e più si va avanti e più, prima o poi, bisognerà fare i conti con la realtà.
Lettura consigliata: Abbiamo bisogno di genitori autorevoli di Matteo Lancini
Forse è vero che la gente è così. Io non mi ci metto perché non mi sento così “superficiale”. Ho i miei doveri e poi cerco di ritagliarmi degli spazi per me (corsa). Mia figlia cerco di responsabilizzarla ma è vero che se questo processo di crescita è maturità non parte dai genitori è difficile che un ragazzo riesca a maturare. Dovremmo farci un esame di coscienza, sempre e tutti. Me compresa 😀 buongiorno
Riconoscere i propri errori è il primo passo da fare per diventare persone migliori… in pochi ci pensano ma essere genitori, bravi genitori, è il ruolo più impegnativo del mondo! Richiede sacrifici, buone capacità di mediazione, rigore e molto carattere.
Ciao, a presto.
È difficile comunque essere bravi genitori. Comunque certamente ci vuole rigore e carattere e ottima mediazione. E comunque non senza difficoltà… serena giornata
Senza dubbio! Ciao, buona giornata anche a te.
Buon fine settimana … parto per le ferie. Ci rileggiamo il 12 … un saluto 👋
Buone vacanze!
Sono pienamente d’accordo con la tua analisi…. ma ti dirò non sono una madre minigonna, discoteca ecc,,, ma alle feste del paese come volontaria della Pro Loco da moltissimi anni, io sono una mamma che si diverte lavorando felicemente con i giovani, se mi affiancano un giovane io mi sento giovane e loro stessi vengono con me volentieri ad aiutarmi….tanto che mi chiamano mamma acquisita…. ma sto bene anche con le persone vecchie del paese, ci parlo, li ascolto , li aiuto a portare la spesa. Amo la musica che ascoltano i miei figli ma allo stesso tempo i Pooh, ho Vasco Rossi e Pelù. insomma io sono un enigma…. ma minigonne, e maglie scollate con mercanzia in vista…no grazie Ma se la serata della Pro loco è anni 70 io mi travesto ad ok
Non è tanto l’aspetto o il modo di vestirsi a contare. Sono la responsabilità, l’affidabilità, la moralità e il buon esempio a contare in un adulto. Come possiamo essere un punto di riferimento per i nostri figli e i giovani in generale se siamo più irresponsabili e incapaci di loro?
Ciao Valeria, a presto.