Funghi

Grifola Frondosa

Un fungo famoso per le sue proprietà terapeutiche

Funghi Commestibili

Grifola frondosa

La Grifola frondosa è un fungo commestibile famoso in tutto il mondo per le sue proprietà terapeutiche. In Giappone e nel resto del mondo il suo corpo fruttifero commestibile è noto come maitake.

Grifola frondosa, maitake

Photo Credit: Urmas Ojango@Flickr

La Grifola frondosa deve il suo nome scientifico al micologo inglese Samuel Frederick Gray che nel 1821 stabilì appunto il suo nome. L’epiteto frondosa significa avere fronde, ovvero con una forma simile alle foglie. Grifola deriva dal greco grifos e significa rete di giunchi intrecciati.

Maitake in giapponese significa fungo danzante. Si racconta che questo nome sia dovuto ad alcune persone che hanno ballato con gioia dopo averlo trovato in natura, tali sono le sue incredibili proprietà curative.

In Cina è conosciuto come hui-shu-hua, ovvero fiore grigio dell’albero, forse per il suo aspetto. Il Giappone è stato uno dei paesi che per primo ha avviato la coltivazione artificiale della Grifola frondosa a metà degli anni ’80. Esistono in generale tre metodi per la coltivazione artificiale di questo fungo che sono: la coltura in bottiglia, la coltura in sacco e la coltura a letto all’aperto. La coltura del sacco è il metodo di coltivazione più popolare in Giappone. (1)

Il maitake è un fungo parassita/saprofita. Primo perché provoca la morte delle piante su cui si sviluppa e secondo perché si sviluppa anche su piante tagliate o morte da poco.

Aspetto

Grifola frondosa, maitake

Il suo corpo fruttifero, che è composto da un grappolo di più cappelli, può misurare anche 1 metro di diametro. La forma dei cappelli è arricciata, simile ad un cucchiaio, con un colore bruno grigiastro. L’insieme dei funghi può arrivare a pesare diversi chilogrammi. I tubuli sono corti e decorrenti.

Il gambo, che ha una struttura ramificata, è di color bianco e diventa molto duro con il passar del tempo.

La carne della Grifola frondosa è bianca e immutabile al taglio. Con la vecchiaia diventa molto dura e coriacea. Ha un odore intenso, difficile da definire, e un sapore mite e delicato.

Habitat

In Italia cresce sull’Appennino, sulle pre-Alpi marittime piemontesi e sulla Sila in Calabria. È un fungo non molto diffuso che fa la sua comparsa nei boschi di latifoglie da fine agosto a ottobre. La Grifola frondosa cresce in particolare sui ceppi di castagno e di querce dove si ripresenta nello stesso luogo ad anni alterni.

Il fungo cresce in particolar modo in Giappone e nelle regioni nord-orientali degli Stati Uniti, mentre è più raro in Irlanda e Inghilterra.

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Commestibilità

La Grifola frondosa, se consumata quando è ancora giovane, è un buon fungo commestibile. Quando è completamente maturo invece è troppo duro per essere mangiato. Se tagliato a fettine si può consumare fritto oppure in umido con polenta e trifolato con aglio e prezzemolo. Si presta alla conservazione sott’olio.

Fattori di Rischio

Sembra, ma non c’è una documentazione in merito, che in alcuni individui la sua assunzione abbia scatenato reazioni allergiche. Per prevenire qualsiasi problema, prima di consumarlo è sempre meglio assaggiarne un piccola quantità per vedere se è ben tollerato dal tuo organismo.

In caso di gravidanza e di allattamento è meglio consultare il tuo medico prima di mangiarlo.

Osservazioni

Secondo la ricerca scientifica la Grifola frondosa può essere efficace nel trattamento di alcune malattie e apporta benefici alla salute, in particolare:

  • Tumori (2, 3)
  • Riduce il colesterolo (4)
  • Sindrome metabolica (5)
  • Disturbi cognitivi (6)
  • Potenzia il sistema immunitario (7)

Per approfondire le sue proprietà terapeutiche puoi consultare questa pagina.

Da notare che nella medicina tradizionale cinese e giapponese viene utilizzato da anni per stimolare il sistema immunitario.

Attenzione:

La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.

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