Funghi

Intossicazione da Funghi

Cosa fare in caso di avvelenamento da funghi e come evitarlo

Intossicazione da Funghi

L’intossicazione da funghi è un evento che si presenta soprattutto dopo l’estate, da settembre a novembre per la precisione. In questo periodo infatti, la crescita dei funghi nei boschi raggiunge il suo apice.

Intossicazione da funghi
Intossicazione da funghi

L’intossicazione da funghi è un tema molto serio che non va preso alla leggera. Come vedremo infatti, ci sono alcuni funghi velenosi per cui non esiste un antidoto, se ingeriti possono provocare la morte. In questi casi, l’unica opzione per salvarsi è un trapianto di fegato.

Secondo i dati del Centro Antiveleni di Milano (CAV), dal 1998 al 2019 in Italia sono state fatte 17.190 richieste di consulenza per avvelenamento da funghi. I decessi registrati sono stati 44, mentre 20 persone hanno dovuto ricorrere al trapianto di fegato. La regione con il più alto numero di richieste di consulenza è la Lombardia, con più del 40% di contatti. (1)

In Germania invece, dal 2000 al 2018 ci sono stati 4.412 ricoveri e 22 decessi. Il 90% di quest’ultimi era dovuto all’Amanita phalloides.

Cause dell’Intossicazione da Funghi

I raccoglitori di funghi ingeriscono le specie velenose per ignoranza o dopo averli confusi con un altri tipi commestibili. A volte le persone ne abusano facendone uso come droga e finiscono poi per contattare un Centro Antiveleno.

Tipi di Avvelenamento da Funghi

Di solito gli avvelenamenti da funghi si dividono in 2 tipologie:

  1. A breve latenza: i sintomi si presentano entro le 6 ore dall’ingestione
  2. A lunga latenza: i sintomi si presentano oltre le 6 ore dal consumo

Solitamente le intossicazioni a breve latenza si presentano con una sindrome gastrointestinale il cui decorso è solitamente relativamente innocuo.

Quelli a lunga latenza invece, dalle 6 alle 24 ore, sono i più pericolosi, in questi casi spesso il paziente rischia la vita.

L’entità dell’intossicazione differisce a seconda delle specie di funghi e quindi delle tossine ingerite.

Intossicazione da Funghi a Breve Latenza

Gastroenterite Acuta

È quella che si verifica più di frequente con sintomi che si presentano in genere entro 1-3 ore dopo il pasto. Può essere causata da diversi funghi come la Colombina rossa, il Fungo dell’olivo, la Mycena pura e molti altri.

 

I sintomi sono nausea, vomito e diarrea che solitamente passano entro 24/48 ore.

Le sindromi gastrointestinali dovute al consumo di funghi possono essere causate non solo da funghi velenosi, ma anche dal consumo di funghi crudi o cotti in modo inadeguato, oppure da un consumo eccessivamente abbondante o frequente di funghi.

Avvelenamento da Muscarina

La muscarina è un composto presente nell’Amanita muscaria, nel Clitocybe nebularis e nell’Inocybe fastigiata. I sintomi si presentano da 15 a 60 minuti dopo l’ingestione. In questi casi può comparire il mal di testa, l’ipersalivazione, tremori, lacrimazione e bradicardia.

I pazienti con lieve tossicità anticolinergica in genere guariscono. Sono però stati segnalati casi di bradicardia refrattaria, shock e morte per grave tossicità anticolinergica. (2)

 

Sindrome Panterinica

Questo genere si intossicazione da funghi è causato dall’Amanita pantherina e dall’A. muscaria. I sintomi si presentano in media dai  60 minuti alle 3 ore dopo l’assunzione. In questo caso si possono presentare capogiri, euforia, tremori, stato confusionale e allucinazioni.

Amanita pantherina intossicazione da funghi

Amanita pantherina

I sintomi durano in genere 4-12 ore, a seconda della quantità. Consumare grandi quantità di questi funghi può essere anche letale.

Sindrome Coprinica

È causata da specie contenenti coprine come il Coprinus atramentarius. I sintomi si verificano solo se il soggetto assume alcol ore o giorni dopo il consumo. Se il consumo avviene in contemporanea si hanno invece effetti ridotti a causa del metabolismo più lento delle coprine e dei suoi metaboliti tossici.

Questa intossicazione porta a mal di testa, nausea, vomito, vampate di calore, tachicardia e raramente ipotensione.

Nefrotossicità

I membri del genere Cortinarius producono orellanina, un agente nefrotossico. La nefrotossicità è causata più comunemente nell’Amanita proxima, spesso scambiata per la commestibile Amanita ovoidea.

Amanita proxima

Amanita proxima

I disturbi dipendono dalle concentrazioni della tossina ma soprattutto dalla sensibilità individuale. I sintomi sono dapprima una gastroenterite acuta che progredisce in danno renale entro 12-24 ore. I sintomi renali possono ritardare per 1-2 settimane dopo l’ingestione. (3)

Sebbene alcuni casi richiedano l’emodialisi, la maggior parte dei pazienti ha un completo recupero con un’adeguata terapia di supporto. (4)

Uno studio ha rilevato che il 68% dei pazienti con ingestione di Cortinarius aveva evidenza di insufficienza renale, il 51% richiedeva l’emodialisi e l’11% sviluppava insufficienza renale allo stadio terminale. (5)

Intossicazione da Funghi a Lunga Latenza

Tossicità Epatica

È causata dall’amatossina nelle specie di Galerina, Lepiota e soprattutto Amanita. (6) L’intossicazione da funghi mostra tipicamente tre fasi distinte.

  1. Gli effetti gastrointestinali iniziano in genere 6-12 ore dopo l’ingestione, seguiti da un intervallo di riposo di 24-36 ore dopo l’ingestione con un miglioramento sintomatico.
  2. Dopo 48 ore il danno epatico si intensifica, portando all’insufficienza epatica e alle sue conseguenze.
  3. Dopo una settimana nei casi più gravi può verificarsi la morte oppure la necessità di un trapianto di fegato

 

 

In questi casi la tempestività dell’intervento è di vitale importanza. Tutte le gastroenteriti che si presentano oltre le 6 ore dall’ingestione del fungo devono essere trattate il più
velocemente possibile. Lavanda gastrica e carbone è la terapia da applicare nell’immediato.

Per i pazienti con tossicità da Amanita, una revisione medica ha mostrato che il 2% dei soggetti alla fine ha richiesto un trapianto di fegato. I pazienti con epatotossicità lieve di solito guariscono. (7)

Gyromitra esculenta

Gyromitra esculenta - Falsa Spugnola

I raccoglitori in cerca di spugnole  possono erroneamente consumare la Gyromitra.

Il fungo contiene giromitrina, una miscela di svariati tipi di idrazine. La sua ingestione attacca il fegato, il sistema nervoso e l’apparato digerente. I sintomi, che si possono presentare dalle 5 alle 12 ore dopo l’ingestione, sono: nausea, vomito, dolori addominali e diarrea.

Nei casi più gravi si hanno convulsioni e danni al fegato e al sistema nervoso, coma e anche la morte. (8)

La maggior parte dei pazienti con intossicazione da funghi Gyromitra torna in salute entro una settimana se l’intervento medico e le cure di supporto sono immediate. Uno studio dell’Europa orientale ha rilevato un tasso di mortalità del 10%. (9)

Avvelenamento da Funghi, Cosa Fare

Se dopo che hai consumato funghi insorgono dei disturbi, recati immediatamente dal tuo medico curante o al pronto soccorso. È importante che porti con te tutti gli eventuali avanzi dei funghi o anche gli scarti, In questo modo il personale medico potrà capire con più facilità di quale intossicazione da funghi si tratta.

Purtroppo non esistono antidoti in grado di neutralizzare le tossine dei funghi velenosi mortali. In caso di avvelenamento le cure che riceverai saranno una lavanda gastrica, del carbone in polvere e una terapia di supporto.

In caso di avvelenamento da Amanita phalloides il reale salva vita è la diagnosi immediata e
un tempestivo e idoneo intervento medico.

Prevenzione

  • Il primo metodo preventivo per evitare un’intossicazione da funghi è quello di non mangiare assolutamente funghi di cui non sei più che sicuro della specie di appartenenza.
  • Non esagerare con le dosi, nemmeno con i funghi più prelibati
  • Non assumerli in gravidanza
  • Cuocili a lungo e masticali bene
  • Attenzione a metterli sott’olio, possono sviluppare il botulino.

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