Psicologia

Sentirsi Soli in Coppia

Quando ti senti distante dal partner

Sentirsi Soli in Coppia

Purtroppo capita a molte persone di sentirsi soli in coppia. La solitudine, infatti, non è un’emozione riservata soltanto a chi è single.

Sentirsi soli in coppia

Oggi è molto comune che all’interno di una relazione sentimentale ci si senta soli per svariati motivi. Sicuramente sentirsi soli in coppia è il sintomo evidente di qualcosa che non funziona all’interno della relazione. Potrebbe però non essere sempre colpa dell’altro. A volte ci si aspetta dal proprio partner che riempia un vuoto interiore che soltanto noi possiamo colmare.

Qualunque sia la causa, è importante capire la radice del problema per riuscire ad affrontarlo.

Perché a volte ci sentiamo soli in una relazione?

Nelle relazioni di lunga data è più frequente sentirsi soli in coppia. Dopo molti anni può capitare di perdere la connessione emotiva con l’altra persona, oppure di dare per scontato che capisca i nostri stati d’animo. Un fattore che contribuisce alla solitudine è non parlare dei propri sentimenti o non condividere cose che riteniamo inutili o pericolose da confidare all’altro.

La tecnologia non aiuta. Uno studio del 2017, pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine, ha scoperto che anche i social media giocano un ruolo importante. Le persone che trascorrevano più di due ore al giorno sui social media avevano il doppio delle probabilità di sentirsi sole. (1)

Questo perché facendo paragoni tra la propria vita di coppia e quella degli altri (spesso artefatta) che vediamo sui social si genera in noi insoddisfazione. Con il tempo l’insoddisfazione si trasforma in distanza dal partner che porta a sentirsi soli in coppia.

E poi c’è la genetica. Uno studio del 2016 pubblicato su Nature ha scoperto che la solitudine può essere un tratto ereditario. (2)

Ci sono alcune persone che potrebbero essere geneticamente predisposte a sentirsi sole per tutta la vita. Avere una relazione per curare sentimenti di solitudine preesistenti non funzionerà mai.

Sentirsi Soli in Coppia, di chi è la Colpa?

Può essere difficile determinare la radice della solitudine. È utile pensare alle tue relazioni passate per determinare se i sentimenti che stai vivendo sono uno schema mentale, oppure dipendono da questa particolare relazione.

Ovviamente anche parlare con il tuo partner aiuta, perché anche l’altro potrebbe sentirsi come ti senti tu. Di solito quando uno dei due si sente solo anche l’altro prova le stesse sensazioni.

Come Superare la Solitudine di Coppia?

Quando capita di sentirsi soli in coppia è necessario comunicare. Una volta che hai capito se il tuo malessere dipende da te o dalla relazione cerca di parlarne con il tuo partner.

Non farlo sentire in colpa o giudicato, esterna solo quello che provi e chiedi il suo aiuto. Ascolta il suo punto di vista e considera i fattori di stress che hanno potuto allontanarvi emotivamente.

Se vi troverete d’accordo sul voler recuperare la vostra relazione, potreste aver bisogno di parlare e aprirvi molto l’un l’altra. Vi servirà a capire cosa potrebbe aver danneggiato la coppia e come risolverlo. Insieme.

Lettura consigliata: Uscire dalla solitudine di Olga Chiaia

Uscire dalla solitudine

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22 Commenti

  1. Molte coppie di amici hanno questo problema, ma se non si parla e non si ci chiarisce resterà sempre il problema di sentirsi soli anche se in due.
    ho la fortuna di avere un rapporto che non ha mai sofferto di questo problema, ma è anche vero che io non riesco a far mai passare nulla senza aver chiarito, chiesto, capito…in fondo c’è amore nelle coppie ma ci deve essere anche amicizia, un sentimento parallelo che a volte è vincente.

    1. Direi che l’amicizia non si può scindere dall’amore perché in fondo sono la stessa cosa. Puoi amare qualcuno che non consideri un amico? Puoi considerare amica una persona a cui non vuoi sinceramente bene?
      Comunque sì, la comunicazione è alla base di un rapporto felice e duratura. Quando si inizia a presumere e ad ipotizzare su ciò che prova il partner si rischia di andare incontro alla fine della relazione.
      Un caro saluto.

  2. Mister hai toccato un tasto molto sentito non solo di me ma anche di amici con i quali mi confido. Sono spesso solo e nn mi dispiace con la partner nn ci sono pause x dire… Solo…
    Forse mi dico fortunato…? Spesso godo quando mi lascia…
    – finalmente solo,..

    1. Beh Andrea, che dire, se sei contento quando ti lascia solo forse la tua relazione è un po’ da rivedere! Dovresti parlarne con lei, se “non ci sono pause” magari hai bisogno di prendertene una… per capire meglio come ti senti nei suoi confronti.
      Non parlo del tuo caso ma a volte non si ha il coraggio di lasciare qualcuno per non farlo soffrire, ma è molto peggio fargli continuare una relazione sbagliata, togliendogli la possibilità di trovare la giusta metà della mela.
      Ciao, a presto.

  3. Un rapporto aperto, reale, sensibile, è la base per qualcosa di duraturo e che non stanca, anzi, che renda indispensabili l’uno per l’altra. Si ama ma anche si chiede, si dona ma si pretende anche, un rapporto paritario che non prevede stasi, pause, interruzioni di linea, di corrente, di tempo. Ci si interroga, come si gode dei silenzi, si comprendono le malinconie come si condividono le gioie. Partecipazione, come diceva Gaber.. anche l’amore è partecipazione, e ci rende liberi.

    1. Esattamente. Purtroppo oggi molte coppie si accontentano di stare insieme anche se non si amano solo per la paura di restare soli o per opportunismi di altro e vario genere. Ma non c’è solitudine più brutta di quella che si vive in una relazione sbagliata.
      Un saluto.

  4. Beh, dopo 42 anni di matrimonio ho imparato che in un rapporto di coppia servono pazienza, rispetto, comprensione e dialogo. Non sempre il partner capisce al volo le necessità dell’altro ( soprattutto il marito nei confronti della moglie eheheheh) e l’unica soluzione è quella di parlarsi e spiegare le ragioni degli eventuali malesseri ed incomprensioni. Bisogna concedere anche alcuni spazi all’altro per soddisfare certi interessi non condivisi ( ad esempio io non impedisco a mio marito di fare sport con i suoi amici e lui non mi impedisce di trovarmi ogni tanto con le colleghe, di suonare o di scrivere sul blog) e, soprattutto, chiarire e risolvere i conflitti. Quando mancano il dialogo e la comprensione si comincia ad allontanarsi e allora la frattura può diventare veramente insanabile. Stare insieme solo per abitudine, non avendo veramente più nulla da dirsi e da condividere, è molto triste.

    1. Sono d’accordo con te ma le giovani coppie spesso mancano proprio di questa pazienza e di questo dialogo. Purtroppo si ricorre al tradimento per resistere in una vita di coppia che non soddisfa piuttosto che a una chiacchierata a cuore aperto per cercare di comprendersi meglio.
      L’amore vero non è l’unione idilliaca senza incomprensioni né conflitti, come quello finto raccontato nei film. L’amore vero è la ricerca costante del bene dell’altro e dell’equilibrio della coppia, è volersi capire, volersi venire incontro.
      Ciao Katherine, buona giornata.

  5. Io non mi sento sola perché non lo sono ma con mio marito ho imparato a far da sola perché lui è sempre via per lavoro. Settimane intere che è via. Se non sapessi arrangiarmi sarebbe dura. Però so che la solitudine è un brutto sentimento. Serena giornata

  6. Nella coppia mi son sentita sola solo quando ho avuto difficoltà a comprendere o farmi comprendere dal partner.
    Dando per scontato che ci sia ancora l’amore, per me quello è il momento in cui vi è davvero distanza tra sè e l’altro.
    È una sensazione tra le più frustranti che abbia mai provato fino ad ora, soprattutto quando non riesco proprio a capacitarmi di come sia possibile che il mio compagno non comprenda quel che per me è tanto ovvio, e viceversa. L’amore in questi casi non sempre basta, però è sicuramente la spinta necessaria per cercare di incontrarsi almeno a metà strada. Se dovessi smettere di amarlo, non avrei, di conseguenza, più nessuna voglia o necessità di colmare quella solitudine. La cosa più ovvia è parlarsi, farlo nel momento giusto, quando uno è disposto ad ascoltare e l’altra a spiegarsi bene: anche nel dialogo il tempismo fa veramente tanto, perché se uno arriva mentre l’altra non è recettiva e viceversa, a mio avviso, si rischia di creare altri muri.
    Insomma, praticamente è come preparare la maionese: con pazienza ed attenzione perché potrebbe impazzire da un momento all’altro 😀

    1. Molto carina la similitudine con la maionese, sono d’accordo con ciò che scrivi. Il tempismo è molto importante ma lo è di più il reale desiderio di capirsi perché porta quell’empatia necessaria per trovare il momento opportuno. Nel momento in cui sorge un’incomprensione, se due persone si amano davvero cercano in tutti i modi di venirsi incontro e trovare il tempo e il compromesso giusto per capirsi. È ovvio che se a me importa poco di te e di quelli che io giudico “vezzi” o paranoie non sarò mai recettivo nei tuoi confronti.
      Questa sgradevole sensazione di sentirsi soli in coppia serve anche a farci capire chi c’è davvero vicino a noi. Perché sai, quando c’è complicità e tutto va bene è facile amarsi. Lo è meno quando la vita o le incomprensioni ci mettono alla prova. È lì che entrambi manifestano ciò che hanno davvero nel cuore nei confronti dell’altro!
      Buon fine settimana.

  7. Ciao Mr.Loto
    buon pomeriggio
    sempre interessante leggere i tuoi post. Non ho la sensazione di essere sola (sai dopo 40 di matrimonio) qualche volta essere soli può far piacere. Noi abbiamo i nostri spazi ma quello che mi lamento non è tanto la solitudine ma quando faccio un discorso e mi accorgo di non essere seguita. Qui, mi arrabbio. Per fortuna succede poche volte.
    Lo faccio notare e mi risponde che seguiva.L’arrabbiatura aumenta. Poi si discute e si arriva a capirsi, ci si prede in giro con ironia e tutto finisce.
    Spero tutto bene, buona serata.
    Chiara

    1. Certo, la solitudine può far piacere ma quella di cui parlo nel post non è quel tipo di solitudine, ma la sensazione che nasce dall’incomprensione e dalla distanza emotiva… la stessa che provi quando tuo marito non segue i tuoi discorsi! ovviamente è normale in una coppia vivere momenti così, quello che conta è avere sempre voglia di discutere fino a comprendersi. E se dopo quarant’anni siete ancora insieme, voi sapete farlo benissimo! 🙂
      A presto.

  8. Credo che tutti abbiano vissuto almeno una volta questa sensazione.
    Spesso fittizia, a volte tristemente reale.
    Comunicare è l’unica via, solo che a volte se ne perde la capacità.

    1. La capacità di comunicare non si perde mai… è il desiderio di farlo a perdersi, a volte. Ed è proprio quando manca quella voglia che bisogna iniziare a interrogarsi sui propri sentimenti. Forse non era proprio amore ciò che ci legava all’altra persona.
      Buona domenica.

  9. Io mi sento sola, ma non sento la necessità di approfondire l’intesa col mio partner. Siamo ad un punto del nostro percorso tale da aver trovato un buon compromesso. Condividere esperienze ‘outdoor’ come facevamo un tempo aiuterebbe, ma per motivi che non sto a dilungarmi, non è più possibile farlo se non raramente. La mia solitudine, o il sentirmi sola, deriva dalla consapevolezza di non aver nessuno fuori casa con cui dialogare, passare una serata o condividere uno sfizio innocente. Condividere è la parola chiave. So che avresti in mente parecchie soluzioni e immagino anche quali potrebbero essere. Ma sono una fenice con troppa cenere sopra 🙂

    1. Secondo me oggi ci sono molte persone nella tua stessa situazione perché i rapporti sociali stanno diventando sempre più complicati. O si accetta di frequentare gente solo per distrarsi o si tende a non avere opportunità di condivisione. È difficile trovare qualcuno con cui parlare e rilassarsi totalmente, senza pensare a cosa dire e a come dirlo. Sicuramente un partner emotivamente più vicino aiuterebbe… in fondo vi siete già scelti una volta tra migliaia di persone.
      La fenice ha dei bellissimi colori. Peccato davvero che abbia deciso di nascondersi sotto il grigio della cenere e di non volare più.
      Ti auguro una buona domenica e ti abbraccio.

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