Psicologia

Confessione e Psicoterapia

Somiglianze e differenze tra due pratiche di guarigione

Confessione e Psicoterapia

Quando sentiamo dentro un male che non riusciamo a spiegare, confessione e psicoterapia sono due approcci di guarigione diversi ma sorprendentemente simili.

Confessione e Psicoterapia

Nella società contemporanea, soprattutto tra i giovani, è diventato molto comune andare dallo psicologo per cercare di risolvere problemi interiori di vario genere.

Ormai però, non ci si rivolge a questa categoria di medici solo per disturbi mentali veri e propri, ma anche per problemi che, a ben pensarci, riguardano più l’anima che la psiche.

Gli psicologi si rendono infatti disponibili ad occuparsi di crescita personale, autocomprensione, problemi relazionali e perfino per l’accettazione di lutti, divorzi, cambiamenti radicali e via dicendo.

Se pensiamo ad una seduta dallo psicologo, notiamo in modo evidente come confessione e psicoterapia si assomiglino molto. C’è una persona che, attraverso le sue competenze, ascolta un’altra e cerca di aiutarla a fare luce e chiarezza dentro di sé.

Gli psicologi, che sono veri e propri medici, nella maggior parte dei casi si limitano ad aiutarti a capire i tuoi stessi processi mentali, nello specifico quelli che ti portano a sentirti infelice o a disagio. In pratica ti costringono a guardarti dentro. Per farlo però, come è giusto che sia, gli psicologi ti presentano una parcella da pagare, spesso piuttosto proibitiva.

La Guarigione dell’Anima

Molte persone, soprattutto tra quelle che sono abituate ad andare in chiesa, preferiscono invece confessarsi perché è gratis e sostanzialmente un prete fa lo stesso “lavoro” di uno psicologo: ci ascolta.

Il punto è che, in realtà, confessione e psicoterapia sono diverse. La confessione è un vero e proprio sacramento e non basta elencare le proprie angosce, i pensieri che ci opprimono o la rabbia che proviamo verso chi ci fa stare male.

La confessione presuppone il desiderio di redimere la propria anima dai peccati e quindi la ferma volontà di cambiare i propri comportamenti. Mentre dallo psicologo si tende a non parlare di colpe, mancanze e tradimenti da parte nostra, nella confessione è necessario accettare le proprie responsabilità per chiedere perdono a Dio e cambiare vita. Chi si confessa sapendo che uscito dalla chiesa manterrà gli stessi comportamenti, perde tempo e fa perdere tempo anche ai sacerdoti.

La confessione offre un incredibile conforto spirituale e aiuta ad avere una prospettiva morale della propria vita, ma necessita di un profondo pentimento.

Di fatto, gran parte dei disagi interiori che si nutrono oggi dipende da quelli che la religione cristiana chiama peccati. Purtroppo, le persone non si sentono più in colpa e questo ha delle conseguenze sul loro spirito. Se si impara a vivere in modo più “pulito”, si diventa sicuramente più felici ed equilibrati.

Una Cura per la Mente

Ovviamente, nel caso di patologie psicologiche o di problemi complessi legati alla salute mentale, la psicoterapia può rivelarsi indispensabile. Gli psicologi sono preparati ad affrontare una vasta gamma di disturbi mentali, fornendo interventi mirati e personalizzati. Mentre la confessione può essere un valido supporto per questioni spirituali ed emotive, non può sostituire l’aiuto di un professionista della salute mentale in caso di patologie.

Le Alternative a Confessione e Psicoterapia

Se stai vivendo una crisi personale, ti senti smarrito o sei alla ricerca di un punto di riferimento puoi certamente rivolgerti a un sacerdote. I preti sono infatti chiamati anche a dare sostegno e conforto, ascoltando le persone che si sentono sempre più sole e che hanno bisogno di parlare con qualcuno.

Tieni però presente che quello di cui hai bisogno è un semplice colloquio e non una confessione.

Se si ha la fortuna di non avere una patologia e la sfortuna di non essere credente c’è sempre un’alternativa a confessione e psicoterapia: l’amicizia. Costruisci legami autentici e circondati di persone sincere. Parla con loro di ciò che ti affligge e fatti consigliare. Spesso basta una sola vera amicizia per farci superare le peggiori difficoltà.

Lettura consigliata: Amatevi gli Uni gli Altri di Fulton J. Sheen

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9 Commenti

  1. Certo la confessione costa meno, mentre di un amico fidato disposto ad ascoltarti, incameri anche più volentieri un parere..

  2. Vero. Il grande problema dei giorni nostri è che tutti parlano tanto, ma nessuno ascolta. Tante volte non si ha nemmeno bisogno di un consiglio, anzi, proprio non lo si desidera. Il bisogno più grande è quello di essere ascoltati e compresi. Me ne accorgo quando qualche persona amica mi parla dei suoi problemi. Istintivamente, mi verrebbe da dare qualche consiglio, ma poi capisco che non è particolarmente gradito. Le persone si aspettano comprensione. Si aspettano che mi metta nei loro panni e che condivida la loro sofferenza. Si aspettano di essere lodate per aver affrontato in un certo modo una situazione difficile, oppure comprese perché non sono riuscite ad affrontare quel certo problema. Si aspettano di essere confortate e di ricevere speranza. Insomma, a volte basta parlare e sentirsi ascoltati per stare subito meglio.

    1. Proprio così. Molti dei presunti “problemi psicologici” di cui oggi così tante persone pensano di soffrire in realtà non sono altro che mancanza di ascolto. Anche questa però, è una conseguenza delle nostre scelte. Oggi le amicizie non sono più vere amicizie. La maggior parte sono virtuali e quelle nella vita reale si limitano a una compagnia per uscire o ad uno scambio di necessità. Se le persone riuscissero a legarsi tra loro non per convenienza o necessità ma per affinità, le cose cambierebbero. Non c’è niente di meglio che parlare con una amico vero per stare bene anche nei momenti più difficili.
      A presto.

  3. Mai avuto esperienze con sedute dallo psicologo, anche perché non ne ho mai avuto la necessità, confessioni spirituali, invece, tante, come puoi ben immaginare, non tutte soddisfacenti, ma utili a ottenere il “perdono dei peccati”, che ti libera di un peso. Non è facile trovare confessori all’altezza delle discussioni che vorresti proporre, spesso sono impreparati e fanno lo stretto indispensabile, per così dire. Ma va bene, servono allo scopo principale! 😉

    1. Purtroppo quello che dici è vero, anche a me è capitato di trovare sacerdoti che liquidavano questioni importanti con poche parole. Fortunatamente, però, ho trovato anche preti di grande spessore culturale oltre che teologico che hanno capito i miei bisogni spirituali e mi hanno aiutato moltissimo.
      Come confessori, ovviamente, sono tutti validi, ma se si vuole discutere di qualcosa e non ci si sente capiti il mio consiglio è quello di andare in un’altra chiesa. I sacerdoti profondi e preparati sono tanti!
      Buona serata.

  4. Eh sì è comune andare dallo psicologo. A me piaceva tanto un prete che è stato lì nella nostra parrocchia ma ora non c’è più purtroppo. È in una RSA e non si può andarlo a trovare mi hanno detto. Poi penso che tanti preti siano ottimi per confessarsi/dialogare. E sono molto saggi. Serena giornata

    1. Sicuramente i sacerdoti, almeno quelli con maggiore esperienza, sanno aiutare molto le persone a sbrogliare i pensieri negativi e le situazioni difficili. Purtroppo abbiamo perso l’abitudine di chiedere aiuto per pietà, preferendo pagare qualcuno per ascoltarci. Che tristezza.
      Ciao, buona serata.

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