Psicologia

Connettersi con la Natura

Perché è importante stare a contatto con la natura

Connettersi con la Natura

Nella frenesia della vita moderna e nel cemento delle nostre città connettersi con la natura sta diventando sempre più difficile. Come se ciò non bastasse, oggi la maggior parte delle persone si trovano immerse in un’era digitale, in cui le distrazioni continue e lo stress sono all’ordine del giorno.

Connettersi con la Natura

La connessione con la natura è un bisogno fondamentale dell’anima umana. Ritagliarsi del tempo per connettersi con la natura può offrire un’opportunità di equilibrio nel delirio del nostro vivere quotidiano, consentendoci di ristabilire un legame più profondo con noi stessi e con il mondo che ci circonda.

Perché è Importante Stare a Contatto con la Natura

Connettersi con la natura può influire positivamente sulla nostra salute fisica. Passare del tempo all’aperto, facendo una semplice passeggiata, ci consente di essere attivi. Inoltre, l’esposizione alla luce solare naturale favorisce la produzione di vitamina D nel nostro corpo, che è essenziale per la salute delle ossa e del sistema immunitario.

Trascorrere del tempo in ambienti naturali ci permette di sviluppare una maggiore chiarezza mentale e di favorire la nascita di nuove idee e soluzioni.

Il contatto con la natura ha poi un effetto calmante e rigenerante sul nostro benessere emotivo. Essere circondati da alberi, fiori, acqua e panorami mozzafiato ci aiuta a rilassarci, a ridurre lo stress e a promuovere uno stato di calma interiore. Stimola infatti la produzione di endorfine, i cosiddetti “ormoni della felicità”, che contribuiscono a migliorare il nostro benessere emotivo.

Connettersi con la natura ci insegna l’importanza di apprezzare i cicli e i ritmi naturali. Osservando e rispettando i cambiamenti stagionali, impariamo a vivere in armonia con il mondo che ci circonda, riconnettendoci con il nostro essere più autentico.

La connessione con la natura può aprire porte insospettate verso l’elevazione spirituale e il benessere dell’anima perché ci invita ad abbracciare un senso di meraviglia e gratitudine. Questo aiuta a trovare equilibrio e pace interiore e può arricchire la nostra vita in modi profondi e significativi.

Trovare modi per riconnettersi con l’ambiente diventa essenziale per il nostro benessere fisico, mentale e spirituale.

Come Connettersi con la Natura

Per connettersi con la natura si possono adottare diversi approcci.

  • Coltiva delle piante. Se puoi, coltivare un giardino può essere gratificante e una forma tangibile di connessione con la natura. Vedere i frutti del proprio lavoro dona soddisfazione e un senso di gratitudine. Si può iniziare anche all’interno delle nostre case. Coltivare piante in casa aggiunge bellezza agli ambienti e ci permette di sentire la presenza della natura anche quando siamo al chiuso.
  • Impara l’arte del camminare. Camminare è una pratica antica e terapeutica che ci connette direttamente con la natura. Camminare all’aperto ci permette di assorbire la bellezza del paesaggio, di ascoltare i suoni della natura e di riconnetterci con i nostri sensi. Se è proprio qualcosa che non ti piace puoi provare altre attività sportive all’aperto o un semplice pic-nic in un parco.
  • Sperimenta il silenzio. Trova un luogo tranquillo all’aperto e immergiti nel silenzio. Lascia che i rumori naturali, come il canto degli uccelli o il fruscio del vento tra gli alberi, diventino la tua colonna sonora. Il silenzio può aiutarti a calmare lo spirito e ad aprire la mente alla bellezza e alla serenità. Nota i colori, gli odori, i suoni e le sensazioni fisiche che provi. Questa pratica ti aiuterà ad approfondire la tua connessione e ad apprezzare appieno la bellezza della natura.
  • Esplora luoghi nuovi. La natura offre una vasta gamma di paesaggi e ecosistemi da scoprire. Esplora parchi nazionali, riserve naturali o laghi, e immergiti nella loro bellezza unica. Questa esperienza ti permetterà di apprezzare la diversità che la natura ha da offrire. Ricorda però che non è necessario affrontare grandi viaggi o avventure. Basta fare una passeggiata in un parco vicino, osservare un albero fuori dalla finestra o godere del sole sul viso. La chiave è essere consapevoli dell’esperienza e lasciarsi coinvolgere.

Conclusioni

Instaurare una connessione con la natura non contribuisce solo al nostro benessere individuale, ma ha anche un impatto positivo sull’ambiente che ci circonda. Man mano che sviluppiamo un senso di appartenenza e di rispetto per la natura, siamo più motivati a proteggerla e ad intraprendere azioni per preservarla per le future generazioni.

Quindi, prendiamoci il lusso di spegnere i cellulari per un po’ e immergiamoci nella bellezza e nella pace che solo la natura può offrire. Connettersi con la natura è un regalo che possiamo fare a noi stessi per il benessere dell’anima e per trovare un senso di pace interiore duraturo.

Lettura consigliata: Shinrin-Yoku di Haruki Suzuki

Shinrin-yoku. La teoria giapponese del bagno nella foresta per ritrovare il proprio equilibrio

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13 Commenti

  1. Leggevo i tuoi post, commentavo, “ma ti leggo Signor Loto”. Scrivevo, ma dopo, la mia afasia (lavoravo nella natura con il mio “D”) anche adesso non è semplice per scrivere. Infatti ho bisogno la mia vitamina “D” in farmacia. Buona notte Signor Loto!

  2. Io amo tantissimi stare nella natura, penso sia la cosa in assoluto che mi da più serenità e pace. Ci sono talmente tante cose belle in natura che tutto meraviglia giorno dopo giorno. Serena giornata

    1. È vero, c’è sempre qualcosa da scoprire, perfino nel proprio giardino! La natura ci permette di stare meglio, purtroppo vivendo in città ce lo siamo dimenticati.
      Buona serata.

  3. Io cammino tantissimo: prendo poco la macchina e preferisco raggiungere i vari posti a piedi (certo autunno, inverno e primavera sono i mesi di riferimento, in estate mi limito a fare una passeggiata quando il sole tramonta). Lo faccio per tutti i motivi che hai addotto e poi ho scoperto che davvero più cammino più ne sento il bisogno. I miei luoghi preferiti sono i parchi che ho vicino casa, dunque a contatto con la natura, ma non disdegno perdermi per le strade di Roma, perché c’è sempre tanto da vedere e da scoprire. La mia casa è piena di piante: il mio pollice ha tutte le sfumature del verde 😉

    1. Camminare è naturale per l’essere umano, lo mantiene in salute e lo aiuta a rilassare la mente, eppure è un’abitudine che la maggior parte delle persone ha perso. Il brutto è che non è neppure sempre per semplice pigrizia, che potrebbe essere combattuta. Spesso è per mancanza di tempo… e questo ci dice chiaramente come le società che abbiamo costruito non sono più a dimensione di essere umano.
      Mantieni la tua bella abitudine e, se puoi, coinvolgi di tanto in tanto anche amici e familiari! 😉
      Un caro saluto.

  4. Io ho la fortuna di avere un giardino a casa mia. Lo cura mio marito, lo arricchisce con tanti fiori e poi abbiamo diversi alberi che producono ossigeno e regalano ombra. Abbiamo un acero rosso, un acero verde, un pino marittimo, una magnolia, un acero giapponese e ancora un pino. Purtroppo, proprio d’estate quando tutto è più bello e rigoglioso, ci sono anche le zanzare e non si riesce a resistere se non ci si spalma di Autan dalla testa ai piedi! Poi, con la scusa del cane, cerco di passeggiare il più possibile nei parchi naturali che si trovano dalle mie parti. Camminare in mezzo al verde è veramente salutare e rilassante. Anche nel periodo del Covid, quando tutto era chiuso, noi andavamo per prati vicino a casa nostra con la scusa del cane e non abbiamo mai sofferto la forzata reclusione. Il verde non ci è mai mancato! Solo d’inverno soffro un po’. Tutto è grigio e spoglio. Il verde e i colori dei fiori mi mancano tantissimo!

    1. Ah, gli alberi! Pensa che io ho molti ricordi legati a determinati alberi, ci avevo scritto perfino un post!
      I cani sono veri amici dell’uomo e danno sempre la spinta per uscire di casa e godere con loro dell’ambiente circostante… ogni famiglia dovrebbe averne uno, riconoscendolo ovviamente come parte integrante dei propri cari!
      Sono d’accordo con te per quanto riguarda l’inverno, anche io soffro un po’ per la mancanza di colore, ma anche la stagione fredda ha le sue bellezze, bisogna soltanto imparare ad apprezzarle.
      A presto.

  5. Non abbiamo un rapporto relazionale con la natura ,molto piu spesso ne vogliamo avere solo il controllo e la parte finale del tuo post mi conferma di quanto siamo riusciti a stimolare una sola parte di cervello in campo tecnologico ,i telefonini ne sono un chiaro esempio.Ma se parliamo di Natura dove sono finiti tutti e cinque i sensi e soprattutto quale “senso” diamo ad ognuno . La nostra natura è fatta di occhi e vista,orecchie e udito, bocca e gusto, naso e olfatto, pelle e tatto. Ognuno di questi sensi,inutile negarlo, è ingabbiato in un piccolo rettangolo che ci illude di esercitarli,si svolge tutto nel cellulare,si usano occhi per visionare immagini e leggere cosa scrive l’amico ad un passo da noi,le orecchie per ascoltare i messaggi sempre di quell’amico,si assaporano piatti virtuali in tutte le salse ,si annusano discussioni dove l’anima /azione diventa rivoluzione e non meditazione,e il tatto specie i due pollici sono le parti più allenate di un corpo non proprio programmato per demolirsi fino a questo punto.

    Da un’altra parte del mondo la piccola Lesley è riuscita a mettere in salvo se stessa e tre fratellini,azionando tutti i cinque sensi in un età davvero giovane e in mezzo ad una giungla rivelatasi Madre.Non so se possano esistere parole .La connessione tecnologica sta sempre più disconnettendoci da quella Naturale…e lo so mi dirai che si può raggiungere un equilibrio se davvero si vuole.Ma in tutta onestà mister lei lo percepisce questo equilibrio?

    Grazie e buona giornata

    1. Tutto quello che hai scritto è vero, purtroppo. Mi capita sempre più spesso di vedere ragazzini all’aperto che restano comunque con il viso appiccicato allo schermo. Anche al mare gli smartphone stanno prepotentemente soppiantando i castelli di sabbia e i racchettoni. Fortunatamente nell’acqua i dispositivi tecnologici si possono usare molto poco…per ora.
      Sì, la storia dei bambini persi nella foresta fa pensare. Purtroppo, però, non è proprio come ce l’hanno descritta i media… certo, a Lesly era stato insegnato come orientarsi nella foresta, come valutare un sentiero piuttosto che un altro, come tenere lontani gli animali feroci e anche a riconoscere i frutti e le erbe commestibili da quelli velenosi, tutte nozioni pratiche che i bambini occidentali di certo non imparano nemmeno a scuola. Ma quei 4 bambini, purtroppo, erano anche abituati loro malgrado a sopportare la fame e venivano da un contesto estremamente violento in cui avevano visto dei miliziani uccidere componenti del loro villaggio… per questo si nascondevano dai soccorritori, temevano che potessero far loro del male. Insomma, la loro storia non è esattamente una fiaba a lieto fine come ci hanno raccontato la maggior parte delle tv e dei giornali.
      La cosa più importante su cui l’essere umano deve lavorare è la pace interiore che porta alla pace tra gli uomini e ad un rapporto equilibrato con la natura e gli animali. C’è ancora tanto, tanto da fare.
      A presto.

  6. Mi aiuti a capire che bisogna sempre mantenere delle riserve su quanto leggiamo o vediamo perché non tutto è come sembra,come guardacaso chi manipola e chi viene manipolato da questi sistemi tecnologici.Ma scendendo ancor più nel dettaglio,non è la tecnologia il vero problema ,anzi questa ha evidenziato ciò che nel profondo ci manca.L’Amore ci manca e senza questo non siamo in pace né con noi stessi né tantomeno con gli altri…esserne consapevoli perlomeno vero mister?

    Grazie mille e buona serata

    1. Bisogna sempre avere un atteggiamento critico, valutando tutto il contesto e non soltanto lo scorcio più in evidenza.
      L’amore… è ciò di cui ci nutriamo, non solo prendendone ma soprattutto dandone agli altri. L’anima di chi non ama muore lentamente di fame… 🙁
      Buon fine settimana cara Lara.

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