Il Profumo della Rosa di Mezzanotte – Recensione Libro
Il Profumo della Rosa di Mezzanotte
di Lucinda Riley
Titolo originale: “The Midnight Rose”
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Giunti
Traduzione di Lisa Maldera
Trama
Siamo a Darjeeling, in India. Anahita Chavan durante la festa per i suoi cento anni decide di affidare al nipote Ari una missione molto speciale. Affidandogli le memorie della sua vita, gli chiede di ritrovare il suo primo figlio, presumibilmente morto quando aveva soltanto tre anni.
Ari inizierà la lettura del manoscritto soltanto anni dopo la morte di Anahita e ne resterà così affascinato da decidere di partire alla volta di Dartmoor, in Inghilterra, per saperne di più.
Nella residenza inglese in cui Anahita aveva perso le tracce di suo figlio stanno girando un film con la bellissima Rebecca Bradley. L’attrice, per una serie di eventi, è ospite dello strano proprietario di casa, Antony Astbury che coltiva rose e vive isolato dal mondo.
Ari dovrà districarsi tra i numerosi fili intrecciati del passato per scoprire la verità.
Incipit
«Oggi compio cent’anni. Non solo ho vissuto un intero secolo, ma ho persino visto l’alba del nuovo millennio. È un pensiero talmente assurdo che non posso fare a meno di sorridere, distesa tra i cuscini, mentre il sole del mattino si alza sopra il monte.»
Recensione di Il Profumo della Rosa di Mezzanotte
Inizio la recensione di Il profumo della rosa di mezzanotte con un’ammissione. Se fosse stato per me, non avrei mai letto questo romanzo. I motivi? Prima di tutto la copertina. L’immagine, i colori e il font che hanno scelto per questo romanzo sono sicuramente indirizzati ad un pubblico femminile. In secondo luogo l’autrice. Lucinda Riley è famosa per i suoi romanzi rosa, genere che sicuramente non mi appartiene. In terzo luogo il titolo che lascia presagire una storia melense. E poi a me le saghe familiari non sono mai piaciute, non volevo imbarcarmi in una lettura simile a Ritratto in Seppia.
Mi sono ritrovato con Il profumo della rosa di mezzanotte tra le mani su consiglio di un’amica che mi ha rassicurato in merito ai miei pregiudizi. Nonostante questo, era un romanzo che avevo messo da parte un bel po’ di anni fa, lasciandolo in fondo alla lista delle mie letture.
Quest’estate, alla ricerca di qualcosa di leggero, ho deciso di affrontare questa lettura, sinceramente anche per togliermela dai piedi.
Come spesso accade quando non si hanno grandi aspettative, questo romanzo mi ha stupito piacevolmente.
Una Trama Ben Costruita
Prima di tutto, a parte il cliché dell’attrice bella e famosa tormentata dal successo, la trama è originale e ben costruita. Anche se c’è una storia d’amore portante, sicuramente non è un romanzo rosa. Ci sono riferimenti all’epoca e la trama di fantasia si snoda bene sulla realtà storica.
Mi è piaciuta molto l’idea di una centenaria che racconta la sua vita e lascia un mistero da risolvere. È stato molto divertente vedere come, pagina dopo pagina, il mosaico della storia si ricompone attraverso i ricordi, gli scritti e le rivelazioni dei diversi personaggi. Molto piacevole il continuo alternarsi tra l’India e L’Inghilterra, tra il passato e il presente, tra la vita di Anahita e quella di Rebecca. L’ho trovato una buona trovata dell’autrice per rendere la lettura vivace e per niente monotona. In caso contrario, un libro così lungo, di oltre seicento pagine, sarebbe stato impossibile da portare a termine.
I personaggi di Il profumo della rosa di mezzanotte, a parte Rebecca, sono interessanti e devo dire che mi sono particolarmente affezionato ad Anahita.
Lo stile di Lucinda Riley è molto gradevole anche se, in alcuni tratti, c’è una scelta di frasi ed espressioni un po’ banali.
Il finale rivela il mistero intorno a cui ruota tutta la trama anche se l’ho trovato discutibile. Senza spoilerare nulla, posso dire che le intuizioni della protagonista, così sottolineate in tutto il libro, avrebbero dovuto farle scoprire la verità molto prima della sua morte.
Concludo la recensione di Il profumo della rosa di mezzanotte consigliando la lettura di questo libro a chi ha voglia di passare qualche ora di pura evasione e a chi ama le storie di intrighi e di scheletri nell’armadio.
Citazione
«Qui in occidente avere fede in qualcosa di superiore non è necessario. I moderni comfort, il consumismo, se preferisci, sono i più grandi nemici della spiritualità. Quando siamo al caldo e ben nutriti, le nostre anime sopravvivono bene anche vuote. Ed è proprio questa la più grande di tutte le povertà.»
Curiosità
- Lucinda Riley è un nome d’arte. Il vero nome dell’autrice è Lucinda Edmonds.
- I trenta romanzi di Lucinda sono stati tradotti in ventotto lingue e ne sono state vendute cinque milioni di copie nel mondo.
- Il profumo della rosa di mezzanotte è stato il dodicesimo libro dell’autrice.
- Lucinda Riley era nata nel 1965 in Irlanda ed è morta nel 2021 a causa di un cancro all’esofago, lasciando un marito e quattro figli.
Il Profumo della Rosa di Mezzanotte – Recensione Libro