La Casa degli Sguardi – Recensione Libro
La Casa degli Sguardi
di Daniele Mencarelli
Genere: Autobiografia
Anno di pubblicazione: 2018
Editore: Mondadori
Trama
Daniele ha venticinque anni e vive a Roma. Sembra un ragazzo qualunque ma è un poeta e ha un problema: non riesce a restare indifferente davanti al dolore altrui. Questa speciale sensibilità lo fa stare male, malissimo, e lo porta a cercare rifugio nell’alcool per alleviare il male di vivere.
I genitori, il fratello e la sorella cercano di aiutarlo ma non possono far altro che assistere inermi alla progressiva autodistruzione di un ragazzo che sembra troppo debole per farcela. Nessuno della sua famiglia ha più il coraggio di parlare in quella che è diventata la casa degli sguardi.
Nel 1999 Daniele viene assunto da una cooperativa di pulizie legato all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. In questo luogo il peggiore dei dolori, la malattia dei bambini, è all’ordine del giorno e Daniele dovrà affrontarlo. Davanti a tanto male, Daniele dovrà decidere se lasciarsi inghiottire dal dolore e dall’alcool o rinascere.
Incipit
«Non è un risveglio. È un sussulto. Ogni mattina mi ritrovo dritto sul letto, con l’affanno in gola, il cuore accelerato, il corpo preso da un tremore continuo, un delirio di movimenti. “Non ricordo nulla.” È la frase che mi ricordo tutte le mattine. “Non ricordare nulla.” È il mio obiettivo della sera.»
Recensione di La Casa degli Sguardi
La prima cosa importante da ricordare in questa recensione di La casa degli sguardi è la veridicità. Questa è una storia vera, quella dell’autore, e ha quindi un valore aggiunto perché dalla realtà c’è sempre da imparare. Inoltre è bene sottolineare che non è sempre facile raccontare la propria storia, specialmente quando questa parla di debolezze, paure e azioni poco edificanti. Eppure Daniele Mencarelli è riuscito a creare uno scritto autentico, sincero ed emotivamente trascinante raccontando proprio un periodo difficile e doloroso della sua vita.
In un certo senso La casa degli sguardi mi ha ricordato la forza del racconto di Ciò che Inferno non è. La trama è dura, a tratti triste, ma quello che viene fuori dalle pagine è pura bellezza.
Lo stile di Mencarelli è crudo e preciso, non addolcisce il dolore ma lo descrive con minuzia. Nonostante io abbia letto moltissimi libri, non avevo mai trovato prima una narrazione così particolareggiata di un malessere interiore che ho provato personalmente ma non sono mai riuscito a descrivere a parole.
Sono rimasto folgorato dalla semplicità con cui l’autore ha raccontato quello che gli è accaduto dentro attraverso le esperienze di vita. Questo libro mi ha coinvolto fin dalle prime pagine. Leggere i dialoghi in dialetto romano mi ha riportato a quando vivevo nella capitale, dandomi un senso di familiarità con la storia e l’ambientazione.
I personaggi, che in questo caso sono persone vere, sono delineati senza fronzoli e sembra quasi di averli conosciuti sul serio. Mi è piaciuta moltissimo anche la poesia che si trova alla fine del libro. Una piccola gemma di parole per ricordare un bimbo che è diventato importante per l’autore semplicemente bussando ad un vetro.
Conclusioni
La casa degli sguardi lancia un messaggio di speranza a tutti coloro che stanno annegando nel dolore e apre il cuore a mille riflessioni. È un libro coraggioso che dimostra come si può trovare un riscatto dalla solitudine e dalla vergogna lavorando con umiltà e facendosi le domande giuste.
Concludo la recensione di La casa degli sguardi consigliando questo libro a chi si sente perso, a chi ha un problema di dipendenza e a tutti coloro che hanno bisogno di tornare a vedere la bellezza della vita.
Citazione
«Ancora. Da un luogo interiore che non è il cervello. Ancora mi ritrovo a pregare come unica reazione possibile, che sia sensato o insensato, o per il terrore di fronte al nostro limite estremo che si è appena mostrato. Quale sia il motivo, non importa. Quando vieni strappato dall’appannamento dell’ordinario, quando la guerra ti esplode vicino, allora non resta che questa parola lanciata verso le stelle.»
Curiosità
- Daniele Mencarelli è del 1974 e vive ad Ariccia.
- L’autore è un poeta oltre che uno scrittore di prosa e si occupa di fiction a Rai Uno.
- La casa degli sguardi ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il premio Opera prima John Fante e il premio Opera prima Severino Cesari.
- Mencarelli ha vinto il Premio Strega Giovani 2020 con “Tutto chiede salvezza”
- La casa degli sguardi è il primo romanzo di Daniele Mencarelli.
La Casa degli Sguardi – Recensione Libro