Psicologia

La Resilienza

Come sviluppare una qualità che salva la vita

La Resilienza

Oggi se ne sente parlare spesso, ma cos’è la resilienza? È semplicemente la capacità di adattarsi con successo a esperienze di vita difficili o impegnative, uscendone più forti o migliori.

La resilienza

Possiamo dire che la resilienza è una qualità che necessita di due fattori per esistere. Prima di tutto serve una buona flessibilità mentale ed emotiva e poi di un comportamento che si adegua alle esigenze esterne ed interiori.

Chi non dispone di flessibilità e capacità di adeguarsi pensa di non poter mai riuscire ad essere resiliente. La ricerca psicologica però dimostra che le risorse e le abilità associate a un adattamento più positivo (cioè una maggiore resilienza) possono essere coltivate con la pratica.

Qual è il Significato della Resilienza

Ogni situazione colpisce le persone in modo diverso, creando pensieri ed emozioni di vario tipo.

Tutti prima o poi nella vita si trovano ad affrontare sfide quotidiane o eventi traumatici che hanno un impatto importante sulla psiche e sullo spirito. Può capitare un incidente che rende invalidi, la scomparsa di una persona cara o una malattia. Può essere anche la perdita del posto di lavoro, un brutto divorzio o una violenza subita.

Chi riesce a non abbattersi di fronte ad avversità, traumi, tragedie, minacce o fonti significative di stress lo deve in buona parte alla resilienza.

Essere resilienti non significa soltanto riprendersi da queste esperienze difficili ma comporta anche una profonda crescita personale.

A Cosa Serve Essere Resilienti

Ci sono molti aspetti della vita dolorosi o complicati che non possiamo né controllare né modificare. Questi, però, non dovrebbero determinare l’esito della nostra esistenza.

Puoi combattere queste situazioni, lamentarti per ciò che ti è successo, oppure puoi accettarlo e cercare di lavorarci sopra per creare qualcosa di buono.

Diventare più resilienti non solo aiuta a superare circostanze difficili, ma ti consente di crescere e persino migliorare. La vita ti metterà sempre alla prova e se sei una persona resiliente diventerai sempre più bravo ad affrontare i momenti difficili perché acquisirai forza dalle tue esperienze passate.

Come si fa ad Essere Resilienti?

Sviluppare questa qualità può comportare un certo disagio emotivo. Proprio come per allenare un muscolo, aumentare la resilienza richiede tempo e intenzionalità.

Per riuscire a resistere e a imparare da esperienze difficili e traumatiche è bene concentrarsi su quattro pilastri fondamentali.

  • Crea connessioni. Il dolore porta spesso ad isolarsi ma non bisogna farlo. È importante avvicinarsi a persone empatiche e comprensive che ti ricordano che non sei solo nelle difficoltà. Se non hai nessuno vicino che possa sostenerti cerca dei gruppi nella tua zona che possano offrirti supporto e vicinanza. Entrare in gruppi civici, religiosi o in altre organizzazioni locali fornisce un supporto sociale che può aiutarti a recuperare la speranza.
  • Cura il benessere del corpo e dell’anima. Evita di buttarti sulle cattive abitudini della pigrizia, dell’alcool, delle droghe o del cibo spazzatura per lo sconforto. Peggiorerai il tuo malessere. Cammina a piedi il più possibile, mangia sano, bevi acqua e dormi in modo abbondante. Hai bisogno di recuperare. E poi dedicati alla meditazione e alla preghiera quotidianamente perché ti aiuteranno a risalire la china.
  • Dai un senso alle tue giornate. Se i problemi ti sembrano troppo grandi da affrontare, suddividili in piccoli passi e affrontali uno alla volta. Sviluppa pochi obiettivi realistici e fai qualcosa quotidianamente, anche una piccola cosa, che ti consenta di muoverti in quella direzione. Puoi trovare uno scopo e accrescere la resilienza anche aiutando gli altri.
  • Alimenta pensieri sani. Accetta che il cambiamento fa parte della vita. Cerca di riconoscere la tendenza a drammatizzare le difficoltà e adotta un modello di pensiero più equilibrato e realistico. Accettare quello che non puoi cambiare può aiutarti a concentrare le tue energie su quello che invece puoi fare. È difficile essere positivi quando le cose vanno male. Una prospettiva ottimistica, però, ti consente di vivere meglio.

L’Opposto della Resilienza

Ricorda che l’opposto della resilienza è la fragilità. Se non assumi la flessibilità di una canna che si piega docilmente al vento, finirai con lo spezzarti sotto le tempeste della vita.

Guardando al tuo passato, potresti scoprire come rispondere efficacemente a ogni nuova situazione difficile che ti capita. Ricorda a te stesso che allora sei stato in grado di trovare la forza necessaria e usa quello che hai imparato da quelle esperienze. Ce la farai anche questa volta.

Lettura consigliata: Il coraggio di rinascere di Edith Eva Eger

Il coraggio di rinascere. Lezioni di resilienza

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8 Commenti

  1. Alle volte non è facile riuscire ad essere resilienti ma molto spesso riesco a non lasciarmi sopraffare dai problemi che la vita mi mette di fronte. Ovviamente non si è perfetti e a volte ci si abbatte. Mi è capitato con mia figlia che mi ha dato qualche problemino l’anno scorso. Li proprio non cel’ho fatta a “stare su” e mi sono fatta trascinare nella tristezza. Poi mi sono “rimboccata” le maniche e … ora è tutto passato. Serena giornata

    1. Una volta avevo letto un aforisma molto veritiero, che diceva più o meno, “se vuoi uscire dall’inferno fai un passo avanti” e, effettivamente, quando ci sono dei problemi è importante cercare di fare qualcosa piuttosto che crogiolarsi nella tristezza. Ma sì, non è sempre facile. La vita a volte è una battaglia! 😉
      A presto.

      1. Eh sì è importante fare proprio il passo avanti. Non sempre ci si riesce ma l’importante è alla fine trovare sempre la forza di combattere 🙂 Serena giornata

  2. A me già infastidisce il termine, mutuato da letteratura tecnologica e ora di moda probabilmente per dare nuovo vigore al significato, e anche qua si vede che non siamo abbastanza resistenti, se abbiamo bisogno anche solo di nuovi vocaboli per farci forza.. in tema di aforismi trovo sempre calzante il “se vedi tutto grigio, sposta l’elefante” in linea con quello che citavi in risposta ad Ely.. molte volte non c’è neanche bisogno di essere forti, perché stiamo combattendo battaglie inutili, snervanti, sbagliate.. impariamo a conoscere il presunto nemico piuttosto.. 😉

    1. A prescindere dal fatto che un termine possa essere maggiormente di moda in determinati periodi, credo che riuscire a resistere agli urti della vita imparando ad essere più elastici mentalmente ed emotivamente sia indispensabile. Poi, se valga la pena combattere il “nemico” in questione non è sempre facile da stabilire. Non mi sento di giudicare chi fa fatica a reagire a situazioni che per altri sono semplice routine proprio perché ognuno di noi ha differenti sensibilità e vissuti.
      Ciao, buona serata.

  3. Penso che molte persone siano inconsapevoli resilienti mister…e credendo in Dio ,sento che questa forza venga da Lui.
    Un esempio:quando muore un congiunto quasi nessuno tenta il suicidio,attraverso la sofferenza anche lo spirito si eleva,certo con i suoi tempi,ma superate tutte le tappe difficili dei primi tempi,riceviamo quasi tutti un dono,che non è dimenticare ma resistere ed accettare.

    Mi sono sempre chiesta perché questa parola a molti non piace…e credo che ci sia un collegamento al nazismo,innescando il senso di rifiuto.Ma posso sbagliarmi, chissà.

    Ciao ,buona domenica

    1. È molto bella la tua analisi, e sono d’accordo con te. Sicuramente il dolore eleva lo spirito perché ti permette di vedere e quindi di capire meglio la natura della vita su questa terra. Non è un caso che chi ha sofferto molto di solito si lamenta molto meno di chi non ha mai avuto grossi problemi.
      Il termine resilienza è semplicemente una parola e non ha molta importanza. Quello che è veramente importante è il concetto che esprime. Cerchiamo quindi non guardare il dito quando qualcuno ci indica la luna.
      Buona domenica.

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