Funghi

Lactarius vellereus

Un fungo velenoso di grandi dimensioni e dal gusto acre

Funghi Velenosi

Lactarius vellereus

Il Lactarius vellereus, noto anche come lattario vellutato, è un fungo velenoso di grandi dimensioni appartenente alla famiglia delle Russulaceae. Il fungo è diffuso in tutta Europa, Inghilterra e Irlanda comprese.

Lactarius vellereus

Il fungo fu descritto per la prima volta dal micologo svedese Elias Magnus Fries che gli diede il nome Agaricus vellereus. Nel 1838 però, lo stesso Fries trasferì questa specie al genere Lactarius, stabilendo così l’attuale nome.

Il nome Lactarius è latino e significa che produce latte, in riferimento al fatto che il fungo, se tagliato, produce un lattice bianco dalle lamelle.

Anche il temine vellereus è latino e significa morbido, in riferimento alla sua cuticola vellutata.

Aspetto

Il cappello del Lactarius vellereus misura fino a 30 cm di diametro ma, in casi eccezionali, può superare i 40 cm. Ha forma piana convessa e depressa al centro. Il colore è bianco con la cuticola secca e vellutata. Con il passare del tempo il colore vira verso il crema e si chiazza di macchioline più scure.

Le lamelle sono bianche, grosse, distanziate e decorrenti sul gambo.

Il gambo è piuttosto corto, può raggiungere un’altezza massima di 6 cm. La sua forma è più o meno cilindrica con una consistenza dura e piena. Il suo colore segue quello del cappello, dapprima è bianco e poi diventa giallognolo.

La carne è compatta e soda, dapprima bianca e poi color crema. Se esposta all’aria si formano macchie scure. Non ha nessun odore caratteristico, il lattice è dolce ma la carne ha un sapore acre.

Lactarius vellereus

Foto Credit: Amadej Trnkoczy@Flickr

Habitat del Lactarius vellereus

Il fungo cresce sia nei boschi di latifoglie che in quelli di conifere, con predilezione per gli ambienti umidi. Cresce solitamente in piccoli gruppi dall’estate all’autunno, soprattutto sotto ai faggi e alle querce.

Commestibilità

Il fungo è tossico, se consumato provoca sindrome gastroenterica. Malgrado queste in alcune parti dell’Europa, Italia compresa, il fungo viene ugualmente consumato dopo lunga cottura per renderlo meno tossico. Questa pratica, ovviamente non efficace, provoca diversi ricoveri ospedalieri ogni anno.

Curiosità

Il Lactarius vellereus viene consumato anche in Russia dove i funghi piccanti vengono tradizionalmente raccolti per essere mangiati.

Il fungo può essere confuso con un altro fungo velenoso della stessa specie, il Lactarius piperatus.

Lactarius vellereus

Attenzione:

La classificazione dei funghi e la loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.

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