Non Saper Esprimere le Proprie Emozioni
Oggi per molte persone è un cruccio non saper esprimere le proprie emozioni. Chi ha dei problemi ad esprimere quello che prova può essere estremamente sensibile. Potrebbe trovare estenuante affrontare le emozioni e quindi pensare che la cosa migliore da fare sia semplicemente tacere.
Questa difficoltà si presenta soprattutto nei momenti di rabbia o di tristezza, perché si può aver paura di essere rifiutati se si esprimono emozioni di questo tipo.
Esiste anche un termine preciso per indicare questa sorta di analfabetismo emotivo: alessitimia.
Non saper esprimere le proprie emozioni è un comportamento spesso legato a dei disturbi della sfera neurologica. L’autismo, la sindrome di asperger e la depressione sono alcune delle possibili cause di questa incapacità.
Se non soffri di nessun disturbo di questo tipo però, le cause del tuo problema potrebbero essere esclusivamente di natura psicologica.
Perché non Riesco ad Esprimere i Miei Sentimenti?
La repressione è un processo psicologico complesso, progettato per aiutarti a far fronte a quello che sta accadendo dentro di te a livello inconscio.
Un motivo per cui non sei in grado di esprimere i tuoi sentimenti potrebbe essere che non sei sicuro di quello che provi. Essere consapevoli delle proprie emozioni può essere difficile, soprattutto se si è cresciuti in famiglie in cui non si parlava mai di argomenti di questo tipo.
Non saper esprimere le proprie emozioni potrebbe essere dovuto alla paura di esporti. Se in passato sei stato ferito o tradito da qualcuno di cui ti fidavi, potresti avere difficoltà a rivelare a qualcuno quello che provi.
Un’altra causa, forse la più diffusa, dell’incapacità di manifestare ciò che si prova è il desiderio di evitare i conflitti. Non saper esprimere le proprie emozioni potrebbe essere un modo inconscio per evitare un possibile litigio o una semplice discussione.
Potresti avere paura di non riuscire a controllare la rabbia o del tuo confronto con gli altri.
Come Riuscire ad Esprimere le Proprie Emozioni
Per alcune persone imparare a sentire ed identificare i propri sentimenti è come imparare una nuova lingua. Per questo motivo, costringere qualcuno ad aprirsi è tra le cose peggiori che puoi fare. Ci vuole molto lavoro per identificare ciò che si prova senza vergogna, timore o giudizio.
- Chi si accorge di non saper esprimere le proprie emozioni dovrebbe iniziare a praticare la consapevolezza. Presta attenzione a quello che accade intorno e dentro di te. Sii cosciente delle tue risposte fisiologiche quando incontri qualcuno che ti piace o ti senti offeso dagli altri. Concentrati sul respiro e il battito cardiaco e pian piano imparerai a sincronizzare le tue emozioni con quello che succede al tuo corpo. Ti aiuterà a diventare più consapevole di quello che provi.
- Scrivi un diario o su un blog. La scrittura aumenta la capacità di decodificare le emozioni.
All’inizio, potresti trovare difficile descrivere quello che provi. Puoi quindi iniziare raccontando la tua giornata, specialmente gli eventi che ti hanno provocato delle risposte emotive. Con il tempo riuscire a descrivere e quindi capire le tue emozioni e i tuoi sentimenti.
Un ultimo suggerimento. Non saper esprimere le proprie emozioni può dipendere dal timore di ciò che pensano gli altri. Se senti il giudizio di chi ti circonda quando esprimi loro i tuoi sentimenti, non sono le persone giuste da avere nella tua vita.
Lettura consigliata: Alessitimia. I progressi della ricerca, della teoria e della pratica a cura di O. Luminet, R. M. Bagby e G. J. Taylor
Chissà se è anche pericoloso esprimere i propri sentimenti sì e dà al prossimo la capacità di poterci ferire e di far leva su questi sentimenti per portarci in situazioni o esperienze che poi sono non solo dolorose ma anche costosi credo che gli psicologi siano i migliori venditori di dentifricio del mondo
La paura di essere feriti è una della cause più frequenti dell’incapacità di esprimere le emozioni. Il punto è che se non ci apriamo agli altri nessuno potrà mai capirci né amarci davvero per come siamo. Non vale allora la pensa rischiare qualcosa? Il punto allora non è non lasciarsi ferire ma diventare abbastanza forti da riuscire a sopportarlo nel caso questo accadesse. 😉
A presto.
Tendenzialmente trovo sempre un modo per esprimere le mie emozioni, spesso ci vuole anche un pò di riflessione per riuscire a trovare le parole giuste anche per esprimere un sentimento e un’emozione. Magari si rischia di ferire qualcuno perché non sempre le emozioni sono positive e quindi si deve avere tatto. Comunque è importante esprimerle perché tenersi tutto dentro può anche far soffrire. Serena giornata
Sono d’accordo, tenersi tutto dentro non solo fa soffrire ma tende anche a creare profonde incomprensioni con chi abbiamo intorno. Inoltre devo aggiungere che, per quel che mi sembra, l’incapacità di esprimere le proprie emozioni è una caratteristica che appartiene più agli uomini che alle donne.
Ciao, buon martedì grasso.
Capisco. Non so se sia così, potrebbe essere. Sicuramente si deve stare attenti a come si dicono le cose ma è decisamente meglio parlare, crea come dici tu anche incomprensioni, è verissimo. Serena giornata
Le mie difficoltà di espressione, parlando oramai al passato, hanno riguardato per lo più la sfera amorosa. Manifestare interesse per il lui di turno non era contemplato. Per non parlare della frase tanto abusata (ti amo) che credo di aver pronunciato con convinzione solo dopo i 40 (ebbene sì). Me lo sono chiesto tante volte il perchè. Che conseguenze poteva avere mostrare i miei sentimenti all’altro? Paura del rifiuto? Derisione? Sesso facile? Forse tutte queste cose insieme. Ma come si sa non mettersi in gioco, seppur correndo qualche rischio, ti fa vivere a metà, preda di timori spesso infondati. E così è stato, per certi versi. Ben ritrovato mister Loto!
Nel campo delle emozioni credo che non mettersi in gioco corrisponda soprattutto a non essere mai compresi davvero. E non sentirsi capiti non è affatto una bella cosa.
Ben ritrovata Surfinia!
Quand’ero ragazza sfogavo le mie emozioni su un diario, poi ne scrissi sui blog, adesso riesco a parlarne anche con le persone. Mio figlio ha fatto lo stesso, fino ai vent’anni e più: pagine e pagine di diari che nascondeva sotto al letto. ( Lui non immaginava che le mamme abbiano anche l’abitudine di pulire sotto al letto! 😉 ) Mettere le proprie emozioni nero su bianco e rileggerle trovo che sia una buona cura, un grande sfogo. Poi si cresce, si lavora su noi stessi e si impara anche a condividerle, scoprendo che anche gli altri sono passati da quel dispiacere o hanno avuto problemi simili. La condivisione aiuta a risolvere e a sopportare, perché fa capire che non siamo gli unici a provare quelle sensazioni. In alternativa, un buon psicologo cui affidare le proprie paure.
Hai scritto una grande verità, la condivisione aiuta a risolvere e sopportare ma anche a farci sentire meno soli. La scrittura è utilissima per imparare a dare un ordine a ciò che si prova e, quando passa il tempo, leggere i nostri scritti ci mostra il percorso che abbiamo fatto e la nostra crescita.
Lo psicologo, per come la vedo io, è veramente l’ultima spiaggia e dovrebbe essere riservato a chi ha delle vere patologie, come tutti i medici. Per tutti gli altri dovrebbero esserci un amico fidato, che sa ascoltare senza farci sentire giudicati. Impariamo a costruire e mantenere relazioni invece di pagare qualcuno affinché ci ascolti! 😉
Buona settimana.