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Intervista col Vampiro Recensione

di Anne Rice

Intervista col Vampiro – Recensione Libro

Intervista col Vampiro

di Anne Rice

Intervista col Vampiro Recensione Libro

 

Titolo originale: Interview with the vampire”

Genere: Horror

Anno di pubblicazione: 1976

Editore: TEA

Traduzione di Margherita Bignardi

 

Recensione libro: Buono

Trama

Louis è un uomo tormentato che, alla fine del Settecento, viene trasformato in vampiro dal misterioso e crudele Lestat. Condannato a un’esistenza immortale, Louis lotta per accettare la sua nuova natura, rifiutandosi di abbandonare del tutto la propria umanità. Quando Lestat decide di trasformare una bambina, Claudia, per consolidare il loro legame, l’equilibrio tra i tre si incrina. Intrappolata in un corpo infantile ma con la mente di una donna adulta, Claudia sviluppa sentimenti contrastanti verso i suoi creatori.

In un viaggio che li conduce dall’America all’Europa, Louis e Claudia cercheranno altri vampiri, sperando di trovare risposte sulla loro condizione.

Incipit

“«Capisco…» disse pensieroso il vampiro, poi attraversò lentamente la stanza fino alla finestra. Qui restò a lungo, in piedi, contro la luce fioca di Divisadero Street e i bagliori intermittenti del traffico. Adesso il ragazzo riusciva a distinguere più chiaramente l’arredamento della stanza, il tavolo rotondo di quercia, le sedie. E su una parete, un lavandino e uno specchio. Posò la cartella sul tavolo e aspettò.”

Recensione di Intervista col Vampiro

Inizio la mia recensione di Intervista col vampiro col dire che questo è uno di quei libri che ti cattura con la sua atmosfera e i suoi personaggi, ma allo stesso tempo non entusiasma. Anne Rice ha un modo di scrivere che definirei viscerale: le descrizioni sono così ricche di dettagli che ti sembra di essere immerso nelle scene. La New Orleans decadente, le residenze gotiche, persino la sofferenza interiore dei personaggi… tutto prende vita con una precisione quasi cinematografica. Però, proprio questo stile così descrittivo, che è il suo punto di forza, a volte diventa eccessivo. Ci sono momenti in cui avrei voluto che la trama avanzasse più rapidamente, senza perdermi in una marea di dettagli trascurabili.

Le atmosfere del libro ricordano molto l’originale Dracula di Bram Stoker ma il classico del 1897 resta imbattibile.

La trama ruota intorno a Louis, un vampiro che racconta la sua lunga esistenza immortale a un giornalista. È un protagonista affascinante perché non si limita a vivere passivamente la sua condizione: riflette, si tormenta e si aggrappa a una moralità che il suo creatore, Lestat, sembra disprezzare. Louis è chiaramente il cuore del romanzo e il lettore si ritrova spesso a provare empatia con la sua lotta interiore. Dall’altro lato c’è Lestat, un personaggio brillante ma irritante, capace di suscitare emozioni contrastanti. È spietato, manipolatore e, nonostante tutto, incredibilmente carismatico. Poi c’è Claudia, che per me è uno dei personaggi più inquietanti, una bambina che cresce mentalmente ma resta prigioniera in un corpo infantile. Il suo rapporto con Louis e Lestat è al centro di molte delle tensioni del romanzo e ogni dinamica tra loro sembra carica di amore, odio e incomprensioni.

L’Immortalità

Questo libro è molto più di una semplice storia di vampiri. Si parla di immortalità, ma anche di ciò che si perde quando si rinuncia alla vita umana. Louis si aggrappa a ricordi, emozioni e domande morali che i suoi compagni vampiri considerano superflue e questo lo rende unico ma anche tragicamente solo. E poi c’è il tema del tempo: la vita eterna non è affascinante come potrebbe sembrare, ma piuttosto un lento accumularsi di dolore, rimpianti e desiderio di significato. Anne Rice è bravissima a far emergere tutto questo, anche se a volte sembra volerlo ribadire con troppa enfasi.

Anne Rice

Non ti rivelerò il finale ma ti dirò che non mi è piaciuto perché, anche se amo le storie che lasciano spazio all’immaginazione, non ho trovato una vera conclusione della storia. Forse era l’intento dell’autrice lasciare il lettore con dei dubbi, ma per i miei gusti è decisamente frustrante.

Nonostante questo, Intervista col vampiro è un romanzo che offre molto sul piano emotivo, soprattutto grazie alla profondità dei personaggi e alla maestria narrativa di Anne Rice. È un libro scritto bene, che fa riflettere su grandi temi come la mortalità e l’umanità, ma che a tratti risulta troppo prolisso.

Concludo la mia recensione di Intervista col vampiro consigliandone la lettura a chi ama i racconti gotici e apprezza uno stile ricco e descrittivo, dove ogni scena è dipinta nei minimi dettagli. Se preferisci un ritmo più rapido e un finale chiaro, potresti trovare questo libro deludente.

Citazione

«Presto, se si ha una mentalità rigida, e spesso anche quand’è elastica, l’immortalità diventa una detenzione in un manicomio di figure e di forme irrimediabilmente incomprensibili e prive di valore. Una sera un vampiro si alza e si rende conto di ciò che ha temuto forse per decenni; semplicemente che non vuol più saperne di vivere, a nessun costo. Che qualunque stile o modo o forma di esistenza che gli aveva reso piacevole l’immortalità è stato spazzato via dalla faccia della terra. E che non resta altra fuga dalla disperazione che l’atto di uccidere.»

Curiosità

  • Anne Rice nacque il 4 ottobre 1941 a New Orleans, Louisiana, una città che ha profondamente influenzato l’ambientazione dei suoi romanzi, incluso Intervista col vampiro.
  • Questo è il primo libro delle Cronache dei vampiri, una saga che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo e comprende tredici libri, tra cui Scelti dalle tenebre e La regina dei dannati.
  • Nel 1994, Intervista col vampiro è stato adattato per un film omonimo diretto da Neil Jordan, con un cast stellare che includeva Brad Pitt, Tom Cruise e una giovane Kirsten Dunst.
  • Nel corso della sua carriera, Rice ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il suo contributo alla letteratura gotica moderna ma ha scritto anche opere di altro genere, tra cui romanzi storici e religiosi.
  • Intervista col vampiro ha venduto oltre 8 milioni di copie ed è considerato una pietra miliare della letteratura gotica moderna, consolidando la sua autrice come punto di riferimento per il genere.
  • Anne Rice è morta l’11 dicembre 2021 a causa di complicazioni dopo un ictus, lasciando un’eredità letteraria che continua a influenzare la cultura popolare e il genere horror.

Intervista col Vampiro – Recensione Libro

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