Utilità delle Critiche
L’utilità delle critiche, ovviamente di quelle costruttive, è stata del tutto dimenticata nella nostra società. Quasi sempre tendiamo a non tollerare le critiche o a considerarle come un attacco personale.
Non è un caso che blocchiamo sui social chi ci fa un commento negativo o un’osservazione, seppur in modo educato. È anche piuttosto interessante notare come gli algoritmi ci propongano notizie e profili che sono perfettamente in sintonia con le nostre idee. Il web sa bene che siamo attirati soltanto da chi la pensa come noi. È un po’ come se il nostro ego si specchiasse negli altri e nel modo di interpretare il mondo, sia su internet che fuori.
Se però guardiamo oltre questa percezione superficiale, scopriamo l’utilità delle critiche per migliorare noi stessi e in generale la nostra vita.
Facci caso, la nostra società sembra prediligere le persone false che si piegano alla volontà degli altri piuttosto che quelle autentiche che parlano con sincerità. L’accento è sempre posto sull’aspetto esteriore e sulle lodi piuttosto che sulla sostanza e sull’onestà.
Chi ha il coraggio di dire la verità è spesso emarginato o criticato, mentre coloro che sono disposti a conformarsi a tutte le opinioni e i comportamenti altrui ottengono l’approvazione sociale.
Il desiderio di essere sempre incoraggiati e lodati può essere irresistibile ma è importante ricordare l’utilità delle critiche. Un’adorazione eccessiva e le continue lusinghe possono essere molto dannose. Le persone che ci elogiano costantemente senza offrirci un’opinione sincera sul nostro operato ci stanno privando di un’opportunità di miglioramento.
L’Utilità delle Critiche nelle Amicizie
Un proverbio siciliano dice: “Solo i veri amici ti diranno quando hai la faccia sporca.” C’è molta saggezza in questo detto perché effettivamente se qualcuno ti vuole davvero bene trova il coraggio di dirti anche quello che non vorresti sentire e non soltanto quello che ti piace.
Per farti capire meglio l’utilità delle critiche, ti porto l’esempio di due personaggi famosi, anzi famosissimi: Elvis Presley e Michael Jackson. Erano entrambi talentuosi, ammirati nel loro campo e letteralmente idolatrati dalle folle. Il loro genio era indiscusso e nessuno sembrava avere il coraggio di contraddirli, neppure nella loro vita privata. Se poi qualcuno ci provava, veniva allontanato per essere rimpiazzato da qualcun altro più accondiscendente e adorante. La loro cerchia di amici e collaboratori alla fine era certamente più interessata ad accontentarli che a proteggerli, semplicemente perché in caso contrario avrebbero perso il privilegio di stargli vicino con tutti i vantaggi che questo includeva.
Questo tipo di ambiente però è dannoso e porta a decisioni sbagliate. La mancanza di critiche sincere ha sicuramente contribuito alla loro caduta prematura. Non accettare di essere criticati e la conseguente mancanza di umiltà possono portare all’isolamento e infine all’autodistruzione.
Anche per noi gente comune, avere una cerchia di persone che non ci metta mai alla prova è dannoso per il nostro sviluppo personale. L’utilità delle critiche risiede nel loro potenziale di rivelare le nostre debolezze e aree di miglioramento. Gli amici veri sono coloro che non esitano a farci notare quando commettiamo errori o quando stiamo percorrendo una strada rischiosa.
Ci sono Critiche e Critiche
Essere criticati da persone sincere ci offre una prospettiva più chiara e completa di noi stessi e della nostra vita. Questo può portare ad aprire nuove strade e a una crescita personale significativa.
La chiave sta nel distinguere tra le critiche che sono motivate da invidia o cattiveria e quelle che derivano invece da una genuina preoccupazione per il nostro bene. Imparare a discernere tra le due è essenziale per trarre il massimo beneficio dalle osservazioni che riceviamo.
Alcuni potrebbero obiettare che le critiche possono essere dannose per l’autostima e la motivazione. Ovviamente è il modo in cui si viene criticati a fare la differenza. Quello che dobbiamo sempre ricordare è che le critiche costruttive non sono attacchi personali ma un invito a riflettere e migliorare. Quando accettiamo questo con maturità, possiamo trasformare tutte le osservazioni in opportunità per sviluppare le nostre competenze e la nostra consapevolezza.
Concludendo, l’utilità delle critiche risiede nella loro capacità di aiutarci a vedere le nostre lacune e i nostri punti ciechi. Le persone che ci criticano in modo costruttivo ci permettono di crescere e prosperare. Dobbiamo imparare ad avere l’apertura mentale necessaria per sfruttare le osservazioni che ci vengono mosse per migliorare noi stessi. La verità e l’autenticità sono forze trainanti che ci spingono verso una salutare crescita emotiva.
Lettura consigliata: Orgoglio contro umiltà. Chi vince? di Angelo Comastri Inizio modulo
Sono per il contraddittorio, il dialogo, l’appunto. E i blog sono adatti a questo e crescono col dialogo, l’interfacciarsi, l’arricchimento reciproco. E in quest’ottica, ecco una critica per te, che di rado vieni a confrontarti col variegato mondo del web bloggeristico.. ☺️
Hai ragione Franco, purtroppo ultimamente non ho molto tempo da dedicare ai blog e ti assicuro che mi dispiace molto.
Saluti.
Concordo con le tue osservazioni. La critica costruttiva è quella che ci permette di migliorare e di metterci in discussione. C’è però chi critica solo per il gusto di farlo o chi consiglia comportamenti di cui poi, nella stessa situazione, non terrà conto. Bisogna quindi riuscire a distinguere chi è sincero e vuole il nostro bene e chi no. Comunque, in linea di massima, io ascolto e tengo in considerazione le critiche.
Certo! Come ho scritto nel post, è importante imparare a distinguere tra i due tipi di critiche…. ma se ci si offende per tutto o si è abituati a ignorare ogni appunto negativo che ci viene fatto, non si imparerà mai qual è la differenza.
Ciao, a presto.
Eh sì le critiche costruttive aiutano a migliorarsi. A nessuno ovviamente piace sentire parlare dei propri difetti ma se impari a mettere un pò da parte l’orgoglio forse riesci a migliorare. A me è capitato con la corsa, arrivavo sempre ultima … un amico della società sportiva a cui sono iscritta una sera mi rispose alla domanda che ho fatto “cosa devo fare, arrivo sempre ultima?” e lui “inizia a correre”. Ci sono rimasta un pò male … ma ho iniziato a correre e proprio ieri sera che si complimentavano con me per il mio ultimo risultato gli ho detto “eh ho iniziato a correre” e lui ha sorriso. Serena giornata
Esatto! Se tu ti fossi offesa non avresti neppure capito il senso di quella critica… e invece ti ha aiutato a migliorare. Alla fine l’umiltà e l’intelligenza premiano sempre.
Un caro saluto.
Concordo se le critiche riesci a girarle in sprono per fare il meglio di te stesso è solo un vantaggio 🙂 Sereno fine settimana
Ho sperimentato su di me la critica distruttiva, fatta tanto per colpire e offendere a gratis e quella costruttiva di chi ha sollevato aspetti che io non coglievo. Spesso non è facile distinguere le due critiche, devi avere buon senso, soprattutto devi sapere gestire la suscettibilità, non lasciare che la permalosità ti impedisca di cogliere il suggerimento positivo. Io muovo critiche solo quando so che non vengono fraintese, altrimenti non le faccio (forse sbaglio, però).
Come hai giustamente osservato, distinguere tra i due tipi di critiche è un compito di chi le riceve perché a volte anche le critiche costruttive vengono mosse con modalità brusche o che possono essere percepite come un insulto, almeno sull’onda iniziale dell’emotività. Quando devo muovere una critica non mi preoccupo del fatto che possano essere fraintese. Mi premono piuttosto le potenzialità della persona: se credo che abbia le qualità e le possibilità per migliorare, la critico, altrimenti lascio perdere. E poi ci sono le persone alle quali voglio bene che, di sicuro, cerco sempre di spronare verso un miglioramento! In pratica, se critico qualcuno è sempre perché penso che ne valga la pena! 😉
Un caro saluto.
La sincerità chiude tante porte. E’ il prezzo da pagare, se si vuole essere schietti. La solitudine. Le eccezioni sono rare ed implicano una conoscenza e un ‘amicizia di vecchia data, per essere disposti ad accettare critiche e osservazioni divergenti. Per non parlare dei permalosi, che ti tengono il broncio e alla prima occasione ti rinfacciano la tua critica, per quanto espressa con garbo. In questo sarebbe bello restare bambini e saper voltare pagina appena l’ultima lacrima si è seccata. Buona domenica
La sincerità chiude soltanto le porte che non valeva la pena tenere aperte. La solitudine che ne consegue è sicuramente più piacevole di quella che si prova dall’essere circondati da persone false.
Per quanto riguarda le persone permalose… beh, se si offendono è un problema loro, che non saranno mai in grado di diventare persone migliori!
Mi piace molto la tua ultima riflessione. Pensa che Gesù disse: «Se non cambiate e non diventate come bambini, non entrerete mai nel Regno dei Cieli» (Matteo 18,3) Credo che in questo contesto sia più facile capire cosa intendeva.
Un saluto.