Cremazione: Come farsi Cremare

Cos’è la Cremazione Come Farsi Cremare

La cremazione è una pratica che, a partire dagli anni ’70, ha visto incrementare la sua crescita in modo continuo nell’arco degli anni, ad oggi circa il 15% della popolazione italiana sceglie la di farsi cremare.

Cremazione, come farsi cremare
Cremazione, come farsi cremare

La cremazione consiste nel ridurre i cadaveri umani, tramite il calore, in frammenti ossei (poi frantumati in cenere). Il procedimento avviene in appositi forni crematori che, tramite fiamma diretta, resistenze elettriche o gas, raggiungono la temperatura di 900°/1.000° circa.

La più alta percentuale di persone che decidono di farsi cremare si riscontra al nord. Qui troviamo comuni che raggiungono percentuali vicino al 70% di persone che decidono per la cremazione. Al contrario, la percentuale più bassa di persone che fanno questa scelta, si riscontra al sud Italia. Qui troviamo comuni che raggiungono punte minime del 2%.

Le cause di un costante diffusione di questa prassi sono da ricercarsi nel fatto che questa viene considerata una pratica igienica, economica ed anche ecologica. Le ceneri poi occupano pochissimo spazio.

Chiesa e Normative

Urna funeraria per le ceneri

Sebbene alcuni decenni fa la cremazione dei defunti veniva vietata dalla Chiesa, con il Concilio Vaticano II, a partite dal 1963, venne tolto il veto a tale pratica. Ovviamente la Chiesa raccomandava e suggeriva di conservare l’usanza della sepoltura. Allo stesso tempo però non proibiva la cremazione a patto che non venisse scelta a motivo di scherno o di avversione e dispetto nei confronti della religione e della Chiesa.

A fronte di questa prima apertura veniva però vietato di conservare le ceneri dei propri cari presso le abitazioni private. Veniva vietata anche la loro dispersione in natura.

Le regole cambiano però a partire dal 2001, quando viene promulgata la legge n.130 che elimina il divieto di dispersione delle ceneri. La legge toglie anche l’obbligo di conservare le ceneri all’interno del cimitero.

È ora possibile, dopo la distruzione della salma con il calore, disperdere le ceneri in mare, nei laghi, nei monti etc…, con esclusione dei centri abitati. È anche possibile conservare l’urna contenente le ceneri presso la propria abitazione a patto che vi sia scritto il nome del defunto.

Dispersione delle Ceneri

La Regione Lombardia ha dato via libera alla possibilità di disperdere le ceneri in natura oppure di conservarle presso il domicilio dei parenti. La scelta è stata fatta in ottemperanza alla riforma del titolo V della Costituzione. Tale riforma da alle Regioni la possibilità di promulgare leggi in materia di Polizia Mortuaria, nel 2004, con la legge 22/2003,

Per poter disperdere le ceneri in natura però, occorre lasciare un testamento olografico davanti ad un notaio. In caso contrario le ceneri si possono solamente conservare a casa.

Altre regioni hanno fatto la stessa cosa ed hanno promulgato a loro volta leggi in materia che si discostano l’una dalle altre a seconda della regione. Per non incorrere in spiacevoli equivoci in materia di cremazione è quindi consigliabile rivolgersi presso gli uffici della propria regione di appartenenza.

Come Farsi Cremare

Premesso che chiunque può decidere di farsi cremare, queste sono le linee guida che illustrano le varie opzioni disponibile per la cremazione. Chi decide di farsi cremare può:

– Esprimere la propria volontà di farsi cremare nelle disposizioni di un eventuale testamento redatto davanti ad un notaio.

– Rendere nota ed affidare la propria volontà al parente più vicino che, nel momento della morte, dovrà richiederne permesso ed esecuzione al Comune di appartenenza.

– La terza opzione prevede l’iscrizione ad una società per la cremazione (Socrem) che, al momento del decesso, provvederà allo svolgimento di tutte le pratiche burocratiche necessarie ad espletare a pratica. L’iscrizione a tale società farà valere la volontà del defunto anche in caso di pareri discordi dei parenti ed offre anche la possibilità di decidere l’eventuale luogo di dispersione delle ceneri.

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L’iscrizione ad una società per la cremazione è consigliata nel caso non si fosse sicuri che i parenti siano in grado di far rispettare la propria volontà di farsi cremare. La modalità con cui aderire è semplice. Bisogna compilare e consegnare un apposito modulo firmato al responsabile della società unitamente alla fotocopia di un documento di identità valido. In ultimo bisogna specificare che anche questo metodo ha un costo, vediamo a quanto ammonta tale costo.

Costo Cremazione

Farsi cremare

La cremazione, per effetto della legge n.26 del 2001, è considerata un servizio pubblico che viene concesso su domanda individuale. Per tale servizio è stata stabilita una tariffa che, a seconda dei comuni, varia dalle 600 alle 700 euro circa. Si tenga presente però che poi, tra le spese della bara e quelle del trasporto, la cifra totale è più o meno uguale a quella di un classico funerale con tumulazione. (circa 2,300,000 euro).

In caso di iscrizione ad una società come la Socrem il costo è dato da una quota di iscrizione pari a 15,00 € ed una quota sociale da versarsi ogni anno pari a 10,00 €. Al momento dell’iscrizione viene consegnata una tessera personale avente valore legale sia in Italia che all’estero.

Cremazione e Curiosità

Se in Italia la percentuale delle persone che decidono di farsi cremare si attesta al 15% nel resto del mondo la situazione è alquanto diversa.

In Giappone, ad esempio, dove la religione prevede la cremazione, la percentuale raggiunge quasi il 100%. La Svizzera invece ha la percentuale di persone che decidono di farsi cremare all’ l’80%. In Inghilterra, Australia e Svezia la percentuale raggiunge invece il 70% circa della popolazione.

Francia, Russia, Stati Uniti sono sul 50%, mentre Canada e Olanda sono al 60%.

Dopo anni e anni di dibattiti sono finalmente caduti i pregiudizi religiosi ed è stato dimostrato come la cremazione non vada contro i principi che riguardano l’immortalità dell’anima e la resurrezione.

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