Fungo di San Giorgio – Prugnolo
Funghi Commestibili
Fungo di San Giorgio, Prugnolo
Il fungo Calocybe gambosa è conosciuto anche col nome fungo di San Giorgio. Il nome deriva dalla parola latina gambosus che significa con molto gambo. Questo sta ad indicare le dimensioni del gambo che in questa specie di funghi è molto robusto e con un buon diametro.
Photo Credit: Wikimedia Commons
Il cappello del fungo di San Giorgio raggiunge dimensioni massime di 10/12 centimetri. Quando giovane è di color crema per poi scurirsi un po’ durante la crescita. Le lamelle sono molto fitte ed il loro colore richiama quello del cappello.
Il gambo del Calocybe gambosa è pieno e sodo, di color bianco con leggere sfumature color crema.
Una volta tagliata la carne rimane immutabile. È di color bianco crema, odore e sapore sono gradevoli.
Habitat
Il Calocybe gambosa è un fungo che fa la sua comparsa in primavera. Cresce nei prati ed ai margini dei boschi. È facile trovarlo tra cespugli di piante spinose come il Biancospino, le Rosaceae ed in particolar modo sotto al Prugnolo da cui prende anche uno dei suoi nomi volgari.
Il periodo in cui è possibile imbattersi in esemplari di questo fungo va da aprile a maggio, difficile trovarli in autunno.
Commestibilità Fungo di San Giorgio
È considerato un ottimo fungo commestibile in molte zone d’Italia dove vengono anche organizzate sagre in suo onore (Toscana e Lazio in particolar modo). Può essere consumato sia fresco che secco in quanto conserva molto bene il suo aroma.
Curiosità
Il nome è dovuto al fatto che nella tradizione popolare si ritiene che il fungo comincia a crescere il giorno di San Giorgio ovvero il 23 Aprile.
Il fungo di San Giorgio è in effetti uno dei primi funghi che è possibile trovare in primavera. In stagioni particolari però può crescere anche nel mese di marzo.
Il fungo cresce in gruppi ed è un fungo fedele alle stazioni di crescita che vengono anche chiamate fungaie. Quando infatti un cercatore di funghi scopre una fungaia vi torna ogni anno sicuro di ritrovarvi gli stessi funghi.
Il fungo di San Giorgio è conosciuto, oltre che con questo nome, anche con il nome di Prugnolo, Spinarolo e Fungo della saetta. Quest’ultimo per il fatto che cresce spesso a zig-zag. Esiste anche un’altra interpretazione data a questo nome, in Toscana infatti esiste un detto che recita al primo tuono nasce il prugnolo.
A causa al suo periodo di crescita precoce può essere confuso con qualche fungo della famiglia Entoloma. Fortunatamente, anche se di scarso pregio, non sono tossici. Gli Entoloma poi, a differenza del Calocybe che ha le lamelle bianche, hanno le lamelle rosa.
Fungo di San Giorgio, Prugnolo
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.