Galerina marginata
Funghi velenosi
Galerina marginata
La Galerina marginata è un fungo velenoso mortale di piccole dimensioni. Normalmente il suo cappello non supera i 5 cm di diametro mentre il gambo misura dai 5 agli 8 cm.
La Galerina marginata ha un cappello convesso non molto carnoso che a volte assume una forma quasi a campana. Tende ad appiattirsi durante l’invecchiamento.
Quando è fresco è viscido ed appiccicoso. Il suo colore assume sfumature diverse a seconda dell’ambiente in cui cresce che vanno dal marroncino al giallastro arancione. Le lamelle sono fitte con colori simili a quelli del cappello.
Il gambo è esile, durante la vita del fungo assume molte sfumature che vanno dal marroncino/arancione al crema chiaro. Quando è giovane il gambo del fungo è provvisto di una anello che poi durante la crescita si perde.
Habitat
La Galerina marginata è un fungo saprofita, ovvero cresce e si sviluppa su materiale organico morto. Per questo motivo potete trovarli su legno morto o in decomposizione, preferibilmente di latifoglie e di conifere.
Il fungo è molto diffuso, si trova in Europa, in Asia, in Australia e nel Nord America. In Italia cresce dalla fine dell’estate fino alla fine dell’autunno, sia nelle zone pianeggianti che di montagna.
Tossicità
La Galerina marginata è un fungo velenoso mortale che contiene amatossine, le stesse presenti nell’Amanita phalloides, un altro fungo mortale. Queste sono responsabili di gravi intossicazioni a carico del fegato, spesso con esiti fatali.
Questo fungo, una volta ingerito, causa il vomito e danneggia il fegato. Se il paziente non viene trattato immediatamente sopraggiunge la morte nell’arco di breve tempo.
I sintomi di avvelenamento si possono manifestare dalle 6 alle 24 ore dopo l’ingestione con dolori addominali, vomito e diarrea. Di solito questi sintomi sono seguiti da un periodo di “tranquillità” che può durare fino a 24 ore. Durante tale periodo però il fegato viene seriamente compromesso e la morte può sopraggiungere nel giro di 7 giorni.
Malgrado questo fungo assomigli ad alcune specie commestibili, come ad esempio il Kuehneromyces mutabilis, i casi di avvelenamento che lo riguardano non sono molti.
Questo è da imputarsi al fatto che probabilmente i funghi che gli assomigliano non sono molto apprezzati dal punto di vista culinario. Altre specie con cui è confondibile sono la Flammulina velutipes ed il Psilocybe cubensis.
Curiosità
È un fungo molto pericoloso perché i meno esperti potrebbero confonderlo con esemplari di Armillaria mellea, più conosciuti come chiodini. Può essere confuso anche con esemplari di Agrocybe aegerita, meglio noti come piopparelli.
Alcuni tratti caratteristici che dovrebbero essere d’aiuto per il riconoscimento di questo fungo sono innanzitutto le piccole dimensioni. Vi sono poi il colore marroncino aranciato, l’odore di farina, la presenza di un anello sul gambo e la crescita su legno morto.
Un altro nome con cui il fungo viene chiamato in America è funeral bell che tradotto significa campana a morto.
La specie in questione è stata descritta nel 1789 dal micologo tedesco Johann George Karl Batsch che gli diede il nome di Agaricus. Il nome scientifico attualmente accettato Galerina marginata gli è stato assegnato da un altro micologo tedesco che risponde al nome di Robert Kuhner.
La parola Galerina significa “simile ad un casco, ad un cappello” mentre marginata deriva dal latino marginatius che significa marginato, a causa delle striature presenti sui margini del cappello.
Galerina marginata
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.