Lepista nuda – Agarico violetto
Funghi Commestibili
Lepista nuda – Agarico Violetto
Il fungo Lepista nuda, conosciuto anche col nome di agarico violetto ha un cappello di colore viola. Il suo diametro che può arrivare a raggiungere i 15 centimetri. Le lamelle sono fitte e di color viola che tendono a sbiadirsi leggermente con l’invecchiamento del fungo.
Il gambo, leggermente ingrossato alla base, ha una forma cilindrica e, pur mantenendosi sul viola, ha un colore più chiaro rispetto al cappello.
La carne è molle e tenera, di colore leggermente grigio con sfumature viola e caratterizzata da un forte aroma gradevole.
Habitat
La Lepista nuda cresce solitamente in gruppo in boschi di conifere e latifoglie e lo si può trovare in tutte le zone d’Italia. Cresce normalmente nel periodo autunnale ma è anche possibile trovarne alcuni esemplari a primavera inoltrata.
L’agarico violetto è un fungo saprofita e tende quindi a crescere su legname morto e foglie da cui trae le sostanze per il proprio nutrimento.
Commestibilità
La Lepista nuda è un fungo dal sapore gradevole ma è commestibile solo dopo cottura in quanto da crudo è leggermente tossico. Il gambo è un po’ fibroso per cui si consiglia di consumare solo il capello.
La raccolta dell’agarico violetto è sconsigliata ai meno esperti. Il fungo infatti può essere confuso con altre specie tossiche del genere Lepista e del genere Cortinarius.
Curiosità
Quando piove e quando il clima è particolarmente umido il fungo tende ad assorbire l’acqua. In questo caso se ne sconsiglia la raccolta.
È un fungo abbastanza sconosciuto ai più ed il suo color viola spesso scoraggia i raccoglitori. Questi infatti associano il suo colore alla presunta tossicità del fungo.
La Lepista nuda è anche conosciuta con il nome di agarico nudo, il nome nudo deriva dal latino nudus che significa nudo. Nel fungo il termine nudo viene utilizzato a causa della pelle liscia del cappello.
Agarico violetto o Lepista nuda
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.