Ovulo Buono – Amanita caesarea
Funghi Commestibili
Ovulo Buono – Amanita caesarea
Il nome Caesarea che significa imperiale sta ad indicare quanto l’ovulo buono fosse già molto apprezzato all’epoca dei Romani. A tutt’ oggi l’ovulo è uno dei funghi più ricercati e prelibati per la mensa.
Allo stadio iniziale della crescita il fungo, racchiuso completamente in una membrana bianca, assomiglia molto ad un uovo. Quando la membrana si rompe, ne fuoriesce il fungo che è molto facile riconoscere tra le specie affini che comprendono varietà ad elevata velenosità.
Vediamo ora quali sono le caratteristiche estetiche di questo ricercatissimo fungo. Il cappello è di colore arancione acceso, privo di macchie (verruche) e distribuito in maniera omogenea.
Le lamelle sotto al cappello sono color giallo tenue, così come il gambo e l’anello membranaceo che troviamo appena sotto il cappello. La carne dell’ovulo è bianca con sapore ed odore gradevoli.
Il colore del cappello differenzia nettamente l’ovulo buono dall’ ovulo malefico o Amanita muscaria, molto velenoso, il cui cappello è rosso con verruche bianche. Anche le lamelle, il gambo e l’anello dell’ ovulo buono, in quanto gialle, si differenziano da quelle dell’ Amanita muscaria che, al contrario, sono bianche.
Occorre fare attenzione quando l’Amanita caesarea è ancora allo stadio di ovulo. In questa fase è molto facile confonderla con l’Amanita muscaria o la phalloides che sono due specie velenose, la seconda mortale.
Habitat Ovulo Buono
L’Ovulo buono cresce in estate e in autunno prediligendo zone assolate con terreno calcareo, lo si può trovare in boschi di castagno, querce e nocciolo.
L’amanita caesarea si trova a proprio agio in zone a clima temperato, con estati calde e secche. Lo si trova fino ad un’altitudine di 900 metri. È molto diffuso nel sud Italia, diventa più raro trovarlo man mano che si sale verso il settentrione.
Raccolta e Regole
Per chi non lo sapesse, ricordiamo che la legge vieta la raccolta degli ovuli in forma ancora chiusa. Questo per due ragioni: una per il pericolo, come già scritto, di confondere l’ovulo con una specie velenosa (spesso mortale). L’altra per un motivo di natura ecologica.
Infatti se gli ovuli vengono raccolti in maniera intensiva quando sono ancora chiusi, non si permette loro di produrre le spore tanto utili al perpetuarsi della specie.
Non è una caso che ultimamente la crescita degli ovuli si sta facendo sempre più rara. Questo capita in quelle zone (boschi del mediterraneo) dove la crescita è sempre stata abbastanza abbondante.
Vale la pena ricordare che ogni anno, in Italia, si verificano circa 20 decessi dovuti all’ingestione di funghi velenosi. Nella quasi totalità dei casi si tratta dell’ Amanita phalloides, che allo stato di uovo è facilmente confondibile con l’ovulo buono.
Commestibilità
È considerato da molti come il miglior fungo commestibile, lo si può consumare sia cotto che crudo. Ecco una buona e semplice ricetta per condire gli ovuli:
Procuratevi 2 o 3 ovuli (dipende dalla grandezza), privateli degli eventuali residui terrosi con un panno umido, e tagliateli a fettine sottili. Fatto questo aggiungete un po’ di sale fine, condite con dell’ottimo olio d’oliva extravergine, del limone e qualche scaglia di formaggio grana. Amalgamate il tutto e l’insalata di ovuli è pronta.
Come tutti gli alimenti, e a maggior ragione con i funghi, è meglio non esagerare nelle dosi. Un consumo eccessivo potrebbe portare spiacevoli disturbi intestinali.
Curiosità sull’Amanita caesarea
Secondo il parere di alcuni micologi esperti la fama dell’ovulo buono come miglior fungo commestibile non è affatto meritata. Stando al loro parere il suo sapore delicato sarebbe abbastanza insignificante e trascurabile dal punto di vista culinario.
Come scritto sopra, l’Amanita caesarea non è un fungo molto diffuso. Nel caso però vi capitasse di imbattervi in qualche esemplare di questa specie, fareste meglio a segnarvi il luogo esatto dove l’avete trovato. Pare infatti che l’ovulo abbia l’abitudine di crescere nei soliti posti.
A seconda delle regioni questo fantastico fungo viene chiamato con nomi dialettali propri della zona, eccone alcuni:
- Lombardia: Boler ross, Cucu, Ovul
- Piemonte : Boulè real, Cocon, Coc
- Liguria: Cucun
- Veneto: Bolè, Coco bon
- Emilia Romagna: Ovol
- Calabria: Voilà, Fungiu genuisu, Vojita
- Toscana: Coccora, Cocco, Ovolo buono.
Si dice che la comparsa degli ovuli decreta la fine della nascita dei funghi porcini. Questo dipende forse dal fatto che l’Amanita caesarea cresce solo dopo un periodo di caldo costante con conseguente asciugatura della terra. Il porcino invece ha bisogno dell’umidità del terreno per fruttificare.
Confronto Ovuli Amanita caesarea e phalloides
Qui sotto potete osservare in modo dettagliato quanto siano identici (e facili da confondere) gli ovuli delle due differenti specie di Amanite. Solo dopo averli sezionati è possibile notare una piccola differenza a livello di impronta del cappello: quello della caesarea commestibile, a differenza di quello della velenosa phalloides, ha un’impronta di color giallo.
Foto: http://it.wikipedia.org/wiki/Amanita_phalloides
Amanita caesarea – Ovulo buono
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.