Leccinum scaber – Porcinello
Funghi Commestibili
Leccinum scaber – Porcinello
Il Leccinum scaber o Boletus scaber, è un fungo commestibile appartenente alla famiglia delle Boletaceae. Nel linguaggio popolare questo fungo è noto con il nome di porcinello. Il suo nome scientifico deriva dal termine latino scaber che significa scabro, riferito alla granulosità del gambo.
Aspetto
Il cappello può raggiungere i 12 cm di diametro. La sua forma è emisferica ed è abbastanza carnoso. Il colore è marrone grigio, con la cuticola che diventa viscida con il clima umido.
L’imenoforo è costituito da tubuli lunghi che superano lo spessore del cappello. Il loro colore è bianco grigio all’inizio e poi verdognolo. Al tatto si verifica un annerimento.
Il gambo è sottile e di forma cilindrica, con una lunghezza massima di 15 cm. Il colore è biancastro con la presenza di squame brune lungo tutta la sua superficie.
La carne è molle e di colore bianco che vira al grigio una volta tagliata ed esposta all’aria. Odore e sapore sono gradevoli e delicati.
Habitat del Leccinum scaber
Il porcinello fa la sua comparsa nei boschi dall’estate all’autunno. Cresce nei boschi di latifoglie principalmente sotto alle betulle, ai pioppi ed alle querce. Cresce prevalentemente al nord ed al centro Italia.
Commestibilità
Tra i funghi del genere Leccinum, il porcinello è uno dei più ricercati. Da alcuni è considerato un buon fungo commestibile mentre da altri è giudicato appena discreto. Va consumato cotto, avendo l’accortezza di cogliere solo esemplari giovani.
Il gambo va scartato perché è abbastanza fibroso. La carne, così come per altri funghi di questa famiglia, diventa nera durante la cottura.
Curiosità
Altri nomi con cui è conosciuto il porcinello sono:
- Gambetta
- Porcinello grigio
- Beola
- Leccino
- Cravin
Grazie alla sua conformazione ben delineata è difficilmente confondibile con altri funghi velenosi.
Il porcinello è stato descritto nel 1783 dal naturalista francese Jean Baptiste Francois (Pierre) Bulliard che diede al fungo il nome scientifico Boletus scaber. Il nome attuale Leccinum scaber risale invece ad una pubblicazione del micologo inglese Samuel Frederick Gray, risalente al 1821.
Leccinum scaber – Porcinello
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.