Tartufo bianco – Tuber Magnatum Pico

Funghi Commestibili

Tartufo Bianco – Tuber magnatum pico

Il tartufo bianco è un fungo sotteraneo formato da due parti distinte. La prima, quella edibile, è rappresentata dal corpo fruttifero. La seconda invece è composta dalle radici.

Tartufo bianco - Tuber Magnatum Pico su sfondo bianco
Tuber Magnatum Pico

Il tartufo, come d’altronde tutti i funghi, non è in grado di nutrirsi da solo (in pratica non può svolgere la sintesi clorofilliana). Per questo motivo, vivendo in simbiosi con le radici dell’albero, prende il nutrimento da questo. L’albero a sua volta, grazie al tartufo, assorbe una maggior quantità di acqua e di sostanze nutritive dal terreno, diventando così più robusto.

Affinché il tartufo bianco possa crescere è necessario che si verifichi un rapporto favorevole tra le condizioni climatiche, la composizione chimica e l’umidità del terreno. Il periodo favorevole alla crescita dei tartufi è solitamente quello che va dall’autunno alla primavera.

Il Tartufo bianco più pregiato è il Tuber magnatum pico o tartufo bianco d’Alba, in dialetto trifola. Matura nel periodo compreso da settembre a dicembre. Il suo colore è giallo paglierino scuro con un profumo molto intenso dalle particolari sfumature.

L’aspetto del tartufo bianco è simile a quello di una patata dalla forma molto irregolare. Le sue dimensioni possono variare da quella di una noce a quella di un pompelmo.

Habitat

Il tartufo bianco pregiato cresce e si sviluppa nei boschi di querce, noccioli, pioppi, roveri, salice bianco, tiglio, cerro e carpino. Il periodo di raccolta va da settembre a dicembre.

Il terreno ideale ha una composizione abbastanza calcarea ad un’altitudine che non supera i 600-700 metri sul livello del mare. Deve inoltre essere caratterizzato da una discreta umidità anche nei mesi più caldi. Il terreno non deve essere in piano. Questo per evitare i ristagni d’acqua, e non deve avere alte percentuali di fosforo ed azoto.

Tartufo bianco - Tuber Magnatum Pico su sfondo bianco

Composizione del Tartufo Bianco

Il tartufo bianco, come scritto sopra, ha l’aspetto di un tubero composto all’interno da una parte carnosa chiamata gleba. La parte esterna invece, quella che ricopre il tartufo come fosse una corteccia, è chiamata peridio.

Nel fungo troviamo un’alta percentuale d’acqua, caratteristica questa in comune con tutti gli organismi vegetali. Vi sono poi fibre alimentari e sali minerali in abbondanza ricavati dal terreno grazie alle radici dell’albero.

Curiosità

È possibile avvertire il tipico profumo del tartufo bianco solo a maturazione avvenuta del fungo. Questo per attirare gli animali del bosco affinché se ne nutrano e possano spargere così le spore per la perpetuazione della specie.

Insieme di Tartufi bianchi - Tuber Magnatum Pico

L’Italia è uno dei principali paesi di produzione di tartufi. È anche il paese in cui si possono trovare tutte le specie di tartufi, pregiate e meno. Negli ultimi anni, soprattutto in Italia e Francia, si sta tentando la coltivazione del prezioso tubero (tartuficoltura). Purtroppo i risultati, parlando di tartufo bianco, sono stati molto deludenti.

Diverso invece il discorso per quanto riguarda il tartufo nero dove la produzione ha raggiunto ottimi livelli di qualità.

La legge italiana stabilisce che per poter cercare e raccogliere i tartufi bisogna superare un esame e conseguire così un apposito patentino. Con questo si è abilitati alla ricerca del tartufo. L’uso del cane è obbligatorio e la ricerca va fatta in determinati periodi e con le dovute modalità di raccolta.

Per chi volesse prendere visione della legge riguardante la regolamentazione e la raccolta dei Tartufi può farlo qui:

Scarica la regolamentazione sulla raccolta dei tartufi
Scarica

Legge regolamentazione raccolta dei tartufi

Curiosità

Il nome latino del tartufo bianco si deve ad un medico piemontese di Torino, il dott. Vittorio Pico, che per primo ne fornì una spiegazione scientifica. L’esistenza del tartufo è conosciuta fin dai tempi più antichi. È solo ne XVI sec che fu classificato come appartenente alla famiglia dei funghi.

Nel 1929 nasce la più importante fiera dedicata a questo meraviglioso fungo e conosciuta in tutto il mondo: La fiera nazionale di Alba. Nel 1949, Giacomo Morra, istituì l’usanza di donare ogni anno il più pregiato esemplare ad un personaggio famoso. Questo per valorizzare e promuovere questo meraviglioso prodotto della natura a livello mondiale. Fu così che nel 1954, il più grande tartufo mai trovato dal peso di 2,5 Kg, fu donato all’allora presidente degli Stati Uniti Harry Truman.

Nell’antichità si era arrivati a pensare che i tartufi nascessero a causa dei fulmini che si scaricavano a terra nelle vicinanze degli alberi. In realtà i tartufi nascono in modo spontaneo in simbiosi solo con certi tipi di alberi.

Tartufo bianco – Tuber Magnatum Pico

Vedi anche:

Coltivazione del tartufo nero

Addestrare cane da tartufi

Tartufo nero

Attenzione:

La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.

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