Tartufo Nero – Tuber Melanosporum
Funghi Commestibili
Tartufo Nero Pregiato – Tuber melanosporum
Il Tartufo nero o Tuber melanosporum è un fungo che cresce in modo spontaneo sotto terra in simbiosi con le radici di determinati alberi. Per crescere e svilupparsi ha bisogno di un clima e di un terreno idonei.
Il tartufo (chiamato anche trifola) cresce anche a diversi centimetri di profondità. Per il suo ritrovamento è indispensabile un cane addestrato alla cerca di tale fungo.
Il colore del Tartufo nero, come suggerisce la parola stessa, è un marrone molto scuro, tendente al nero e ricoperto da piccole verruche. La polpa all’interno varia di colore a seconda del tipo di tartufo e dal grado di maturazione dello stesso. Tuttavia il colore va da un color beige chiaro ad un marrone scuro.
La forma è generalmente molto irregolare e dipende molto dalla resistenza che incontra da parte del terreno durante le fasi della sua crescita.
Un terreno particolarmente morbido darà dei tartufi di forma abbastanza regolare e liscia. Al contrario, un terreno duro darà tartufi dalla forma molto irregolare e verrucosa.
Esistono molte varietà di tartufo nero che è bene imparare a riconoscere. Questo torna utile se si intende acquistarlo per evitare di essere ingannati se non si è molto esperti.
Le Varietà del Tartufo Nero
Esistono 5 varietà principali di tartufo nero, il Nero pregiato, lo Scorzone, conosciuto anche col nome di Tartufo estivo, il Tartufo uncinato, il Nero liscio, ed il Tartufo ordinario.
Pregiato: nome scientifico Tuber melanosporum. Cresce da metà novembre a metà marzo circa. La sua superficie è caratterizzata da verruche con polpa di colore scuro a venature chiare. Il suo profumo è molto più aromatico in confronto alle altre specie di tartufi neri.
Estivo (scorzone): nome scientifico Tuber aestivum. Cresce nel periodo che va da maggio ad agosto. La parte esterna è molto scura ricoperta anch’essa da verruche molto marcate che lo caratterizzano. La polpa è beige con venature bianche. Il profumo è molto delicato.
Uncinato: nome scientifico Tuber uncinatum. Si raccoglie da ottobre a dicembre ed è esteticamente molto simile al tartufo estivo. Ha però verruche meno pronunciate e polpa più scura.
Liscio: nome scientifico Tuber macrosporum. Cresce da settembre a dicembre e la parte esterna si presenta di color scuro tendente al rossiccio. Le verruche sono appena accennate (da qui il nome liscio), il profumo richiama quello del bianco pregiato.
Tartufo Ordinario: nome scientifico Tuber mesentericum. Anche chiamato tartufo di Bagnoli. La sua raccolta va da settembre a dicembre. È di colore molto scuro all’esterno con la presenza di una fitta rete di minuscole verruche. Il profumo è molto caratteristico.
Composizione
Il Tartufo nero è composto per la maggior parte da acqua, 80 % circa, proteine, ceneri, lipidi, glucidi, fibra alimentare ed elementi minerali. Tra questi annoveriamo il potassio, il calcio, il sodio, il ferro, lo zinco, il rame ed il magnesio.
Habitat e Piante
Cresce in simbiosi con le seguenti piante: tiglio, nocciolo, roverella, cerro, leccio e carpino nero. Il terreno deve essere calcareo e permeabile con una percentuale di argilla che non superi il 40 %.
Il terreno deve essere esposto alla luce del sole al fine di permetterne un buon riscaldamento che è in grado di favorire la crescita dei tartufi.
Legge e Regolamentazione della Raccolta dei tartufi
La legge italiana stabilisce che per poter cercare e raccogliere i tartufi bisogna superare un esame e conseguire così un apposito patentino che abilita alla ricerca del tartufo.
L’uso del cane è obbligatorio e la ricerca va fatta in determinati periodi e con le dovute modalità di raccolta. Qui sotto la versione scaricabile del regolamento:
Legge regolamentazione raccolta dei tartufi
Tartufo nero
Vedi anche:
Attenzione:
La classificazione dei funghi e della loro relativa commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Informazioni errate o atteggiamenti superficiali in merito potrebbero arrecare gravi danni da intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si ha l’assoluta certezza della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito www.mr-loto.it sono puramente indicative, si tenga presente che gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori leggermente diverse.