Cime Tempestose – Recensione Libro
Cime Tempestose – Recensione Libro
Cime Tempestose
di Emily Brontë
Titolo originale: “Wuthering Heights“
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 1847
Editore: Bur
Traduzione di Enrico Piceni
Trama
Siamo nello Yorkshire, in Inghilterra, tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800. Mr Earnshaw, proprietario del casale Cime tempestose e padre della bella Catherine, porta a casa dal suo viaggio un giovane orfano, probabilmente un piccolo zingaro, Haethcliff.
Molto presto tra i due ragazzi nasce l’amore ma per una serie di eventi, questo forte legame emotivo invece di sfociare in un matrimonio, si tramuterà in una passione distruttiva che sarà davvero difficile arginare e che trascinerà molte persone innocenti in un gorgo fatto di vendette ed ingiustizie.
Incipit
«Ritorno adesso da una visita al mio padrone di casa: l’unico vicino con il quale avrò a che fare.
Magnifico paese, questo. Credo che in tutta l’Inghilterra non avrei potuto trovare un luogo così discosto da ogni rumore mondano. Un vero paradiso del perfetto misantropo: e il signor Heathcliff ed io siamo fatti apposta per dividerci tanta solitudine. Ma che bel tipo, costui!»
Recensione
Ho comprato questo libro moltissimi anni fa, senza troppa convinzione, prevalentemente perché è ritenuto un classico della letteratura inglese. Solo recentemente ho deciso di leggere questo romanzo.
Ho sempre pensato che fosse una lettura decisamente più adatta alle donne, che la trama fosse la classica storia d’amore tormentata e che nel leggerlo non avrei trovato alcuna argomentazione che potesse suscitare il mio interesse. Mi sbagliavo.
Inizio dunque la mia recensione di Cime tempestose sottolineando che questo libro parla ben poco d’amore. L’amore tra Heathcliff e Catherine è piuttosto un pretesto usato da Emily Brontë per raccontare il peggio dell’animo umano.
La trama di Cime tempestose ha una struttura molto interessante, simmetrica. Emily Brontë racconta la storia di due famiglie, di due generazioni, di due matrimoni e di due coppie di fratelli.
Nel mezzo di questa perfetta simmetria che rappresenta l’ordine e l’armonia, troviamo il personaggio di Heathcliff che attraversa tutta la trama di Cime tempestose, ne è un protagonista, ed è l’elemento che altera tutti gli equilibri. La trama non avanza in modo lineare ma, una volta che si capiscono i ruoli dei personaggi, non è difficile seguirla anzi, al contrario, diventa molto affascinante.
Questo è un romanzo dai tratti molto cupi, dallo stile gotico, grazie anche ai fatti di natura occulta accennati di tanto in tanto e lasciati al giudizio del lettore.
La struttura temporale è gradevole. Il libro inizia quando la storia si è quasi conclusa e tutto quello che è accaduto prima viene raccontato dalla governante del casale a Lockwood, un affittuario di Heathcliff. Dopo il lungo racconto, scopriremo la fine della storia di Cime tempestose proprio insieme a Lockwood che si ritroverà a passare da quelle parti dello Yorkshire a distanza di un anno dal racconto della governante.
Personaggi
I personaggi di Cime tempestose sono abbastanza numerosi e durante la lettura è necessario ricordare i legami di parentela che intercorrono tra di loro. Nessuno dei personaggi, tanto meno i protagonisti della prima e della seconda generazione, suscitano una particolare simpatia. Sono egoisti, capricciosi, emotivamente instabili e troppo impegnati a perseguire i loro scopi per preoccuparsi delle conseguenze.
Ho amato molto la governante Ellen, il personaggio più equilibrato e l’unico che cerca sempre di fare la cosa più sensata. Pur disponendo di elementi sufficienti per capire il carattere dei personaggi di Cime tempestose, avrei certamente voluto sapere qualcosa di più di alcuni di loro.
Tra i personaggi di Cime tempestose non posso non citare Heathcliff. Emily Brontë ha dipinto un uomo trascinato dalle sue passioni che, per vendetta, non soltanto cerca di diffondere intorno a se stesso tutto il male possibile, ma è pronto a sacrificare la sua stessa felicità.
Uno stereotipo? Un’esagerazione? Anche se è triste immaginarlo credo che esistano persone di questo tipo. Persone che magari hanno sofferto ed hanno subito delle ingiustizie che preferiscono ricambiare con la stessa moneta piuttosto che offrire agli altri quello che non hanno avuto.
Lo stile di Emily Brontë è meraviglioso ed il fatto che questa autrice abbia potuto scrivere un solo libro è fonte di grande rammarico. Mentre si legge Cime tempestose si dimentica che è stato scritto nel 1800 perché la lettura risulta fluida, le descrizioni piacevoli e la storia mantiene un buon ritmo per tutta la durata della trama.
Il finale di Cime tempestose mi è piaciuto perché non ha snaturato la natura di Heathcliff ma, allo stesso tempo, ha chiuso un cerchio aprendo una porta alla speranza.
Concludo la mia recensione di Cime tempestose consigliando questo libro a chi ama le storie controverse e la letteratura classica. Non è un caso che certi libri vengano ancora letti ed apprezzati a 160 anni dalla loro stesura.
Citazione
«Il mio amore per Linton è come il fogliame dei boschi: il tempo lo trasformerà, ne son sicura, come l’inverno trasforma le piante. Ma il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce nascoste ed immutabili: dà poca gioia apparente ma è necessario.»
Curiosità
Quando Cime tempestose fu pubblicato per la prima volta, Emily Brontë usò lo pseudonimo Ellis Bell.
Emily Brontë, l’autrice di Cime tempestose, è la sorella della famosa Charlotte Brontë, autrice del romanzo Jane Eyre.
Emily Brontë morì a trent’anni, mentre stava lavorando al suo secondo romanzo che purtroppo andò perduto.
Cime tempestose non fu accolto molto di buon occhio dalla critica letteraria dell’epoca, la trama di questo libro fu considerata violenta ed immorale.
Il romanzo ha ispirato moltissimi film, opere liriche e sceneggiati radiofonici.
Cime Tempestose – Recensione Libro