Il Libro della Giungla – Recensione Libro

Il Libro della Giungla – Recensione
Il Libro della Giungla
di Rudyard Kipling

Titolo originale: “The Jungle Book“
Genere: Romanzo
Anno di pubblicazione: 1894
Editore: Fanucci Editore
Traduzione di Beatrice Masini
Trama
Il libro della giungla è una raccolta alternata di sette racconti e sette poesie ispirati al mondo degli animali. I primi tre racconti ci parlano di Mowgli, un bambino allevato dai lupi e capace di comprendere il linguaggio della natura selvaggia.
Insieme al ragazzo, per istruirlo e proteggerlo, il grande orso Baloo e la pantera nera Bagheera. Tra i protagonisti meno famosi delle altre storie contenute nel libro troviamo una foca bianca, una mangusta ed un altro bambino, Toomai, che accudisce gli elefanti.
Incipit
«Erano le sette di sera, di una serata molto calda fra le colline di Seeonee, quando papà Lupo si svegliò dal suo riposo diurno. Si grattò, sbadigliò e stirò le zampe una dopo l’altra per scuoterne dall’estremità il torpore del sonno.»
Recensione
Il libro della giungla è uno dei libri classici per ragazzi che mi ero sempre riproposto di leggere, non avendolo mai fatto a tempo debito. Ho avuto la fortuna di trovare questo libro a casa di un parente che voleva darlo via ed ho così colto l’opportunità per colmare questa lacuna letteraria.
Di solito, quando mi accingo a scrivere la recensione di un libro, ho appena finito di leggerlo e sono carico di sensazioni ed opinioni in merito all’avventura che ho appena vissuto.
Nonostante abbia appena terminato la lettura de Il libro della giungla, le cose che sento di dover scrivere nella recensione non sono un granché. Questo, per come la vedo io, non è un buon segno. È evidente che il libro non mi ha trasmesso nulla che sia degno di nota.
Probabilmente il mio giudizio è condizionato dall’idea che mi ero costruito su questa lettura. La prima delusione però è arrivata dallo scoprire che la trama più appassionante de Il libro della giungla, quella legata al personaggio di Mowgli ed articolata in tre dei sette racconti, arriva a malapena a metà del libro.
L’ho trovato un vero peccato perché lo spunto era davvero interessante e mi sarebbe piaciuto avere maggiori dettagli sulla vita di Mowgli. Mi sarebbe interessato anche sapere come andava a finire una volta tornato definitivamente tra gli esseri umani.
L’autore ha lasciato solo un breve accenno che però, a mio parere, non chiude il cerchio. Probabilmente per Kipling erano più importanti le metafore e gli insegnamenti all’interno della storia che la storia stessa.
Le Altre Storie e lo Stile
Le storie successive sono davvero troppo brevi per farsi anche solo un’idea dei personaggi. Quello che però accomuna tutti i personaggi de Il libro della giungla e che ho trovato interessante è una chiara somiglianza con gli esseri umani. Se avessi dovuto immaginare io delle conversazioni tra di loro le avrei senza dubbio viste in modo diverso.
Ma non dobbiamo dimenticare che Il libro della giungla è stato scritto nel 1894 e che certamente le intenzioni di Kipling erano quelle di educare il lettore oltre che di intrattenerlo. Le storie seppur brevi, attraverso le metafore degli animali, lasciano sempre intravedere una morale.
L’altra cosa che mi ha lasciato piuttosto perplesso è lo stile di Kipling. Il libro della giungla è considerata una lettura per ragazzi da oltre 100 anni. Per questo motivo quindi mi aspettavo delle storie semplici ma anche in qualche modo appassionanti. Storie che sapessero mantenere alta l’attenzione di un giovane lettore.
Non me ne vogliano coloro che amano questo libro ma io l’ho trovato piuttosto noioso e, considerando che è un classico, mi è dispiaciuto fare così fatica per arrivare alla fine di un capitolo. Ma questa è soltanto una questione di gusto personale.
Le poesie che intervallano i racconti, facendo quasi da anello di congiunzione tra l’uno e l’altro, sono piacevoli anche se sicuramente più apprezzabili nella lingua originale.
In linea generale direi che tutto sommato, Il libro della giungla è un libro discreto che va letto per una questione di cultura generale ed anche perché trasmette dei buoni principi morali quali la collaborazione e la giustizia.
Concludo la recensione de Il libro della giungla consigliando questa lettura a chi ama le storie che hanno come protagonisti degli animali ed a chi non ha molto tempo da dedicare alla lettura, dato che è un libro breve diviso in storie a se stanti.
Citazione
«A volte, di notte, scendeva a valle, nei terreni coltivati, e osservava con grande curiosità i contadini nelle loro capanne, ma aveva una grande diffidenza per gli uomini, perché Bagheera gli aveva fatto vedere una cassa quadrata chiusa da una saracinesca, nascosta così bene nella giungla, che poco mancò che ci cadessero dentro, e gli aveva detto che era una trappola.»
Curiosità
Rudyard Kipling ha vinto il premio Nobel per la letteratura nel 1907 proprio per Il libro della giungla.
Originariamente i racconti contenuti ne Il libro della giungla, erano stati pubblicati su vari giornali nell’arco di un anno e contenevano degli splendidi disegni a tema, alcuni dei quali creati dal padre dell’autore.
Questo romanzo è stato di ispirazione per innumerevoli trasposizioni cinematografiche, cartoni animati, opere teatrali, fumetti, canzoni, seri tv e perfino videogiochi.
Il libro della giungla è una lettura cardine nelle attività dei giovanissimi scout che, non a caso, si chiamano “lupetti”.
Il Libro della Giungla – Recensione