L’ipotesi del Male – Recensione Libro
L’Ipotesi del Male – Recensione libro
L’Ipotesi del Male
di Donato Carrisi
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 2013
Editore: Longanesi
Trama
Mila Vasquez è un agente di polizia che lavora nella sezione dedicata alle persone scomparse e che prende molto a cuore il suo lavoro e la storia delle persone scomparse nel nulla; ogni volta che entra in ufficio si sente addosso gli occhi delle persone scomparse.
Mila viene chiamata a collaborare dall’ispettore Klaus Boris su un caso di omicidio in cui l’assassino ha sterminato un’intera famiglia risparmiando solo il figlio più piccolo. Le indagini portano Mila a scoprire che l’assassino è una persona misteriosamente scomparsa nel nulla molti anni prima ed ora è tornata trasformata nelle vesti di carnefice.
“L’ipotesi del male” è un romanzo che si sofferma sulla voglia di fuggire via e di cominciare una nuova vita, pensiero che molto spesso assale le persone e le spinge ad azioni impensate.
Incipit
“La stanza 13 dell’obitorio di Stato era il girone dei dormienti. Si trovava al quarto e ultimo livello del sotterraneo, nel gelido inferno delle sale frigorifere. Il piano era riservato ai cadaveri senza identità. Di rado qualcuno chiedeva di visitarlo. Ma quella notte era in arrivo un ospite.”
Recensione
L’ipotesi del male è il primo libro che ho letto di Donato Carrisi. Per questo motivo inizio la recensione consigliando di leggere il libro precedente di questo autore (intitolato Il Suggeritore) prima di avvicinarsi a L’ipotesi del male.
Durante la lettura di questo romanzo infatti, i riferimenti a Il Suggeritore sono spesso presenti. Purtroppo io non l’ho fatto e così, durante la lettura, mi sono ritrovato spesso privato di quei collegamenti al libro precedente. Anche se non sono strettamente necessari al fine della trama, sono certamente quel dettaglio in più che rende la storia ed i personaggi più reali, attraverso il ricordo del loro passato.
L’ipotesi del male è un thriller davvero ben costruito. La trama si snoda velocemente attraverso le pagine creando prima una buona suspance e dopo un perfetto gioco di incastri per far si che tutto abbia un senso.
I personaggi sono numerosi ed interessanti, sulla maggior parte di loro Carrisi ha svolto un buon lavoro descrittivo. Questo li rende sufficientemente credibili anche se, in alcuni tratti, un po’ troppo estremi.
Mi è piaciuto il filo conduttore de L’ipotesi del male forse perché ho sempre avuto molta curiosità nei confronti di quelle persone che scompaiono ma che non necessariamente sono morte. Molto interessante anche la spiegazione contenuta nel libro che ha dato il titolo a questo thriller.
Nonostante tutto questo, però, la storia non mi ha particolarmente emozionato. Non sono riuscito ad immedesimarmi nei personaggi e, forse per questo, ho vissuto la lettura in modo piuttosto asettico.
Concludo la recensione consigliando L’ipotesi del male a chi ha letto il libro precedente di Carrisi. Lo consiglio anche a tutti quelli che, almeno una volta, sono stati tentati dall’idea di scomparire per iniziare una nuova vita altrove.
Citazione
“Quando rischi di perdere solo qualcosa, allora non riesci mai a fartene una ragione. Quando invece puoi perdere tutto, ti accorgi che in realtà non hai nulla da perdere.”
Curiosità
L’ipotesi del male ha vinto il premio Scerbanenco nell’anno della sua pubblicazione.
Il personaggio principale del libro, Mila Vasquez, è ispirata ad un agente della questura di Roma che esiste davvero e che è anche il vero autore della frase “Io li cerco ovunque. Li cerco sempre”, più volte presente nel libro.
Donato Carrisi, l’autore de L’ipotesi del male, è stato contattato da una persona che dice di essere uno “scomparso” e di possedere un gatto di nome Kairus, il nome di uno dei protagonisti del libro.
L’ipotesi del male – Recensione libro