L’invenzione delle Ali – Recensione Libro
L’invenzione delle Ali – Recensione Libro
L’invenzione delle Ali
di Sue Monk Kidd
Titolo originale: “The Invention of Wings“
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2014
Editore: Mondadori
Traduzione di Manuela Faimali
Trama
Siamo a Charleston, nel 1803, e l’intera società della Carolina del Sud è basata sulla schiavitù. Avere degli schiavi è normale, così come comprarli, venderli e punirli se questo viene ritenuto necessario. Sarah Grimké ha solo undici anni ma è già pienamente consapevole di quanto tutto questo sia ingiusto.
Per il suo compleanno riceve in regalo da sua madre una schiava della sua stessa età, Hetty. Cresceranno insieme anche se la loro posizione sociale non gli permetterà di essere amiche come vorrebbero. Nel frattempo, nel nord del Paese inizia a prendere piede l’abolizionismo, dando una possibilità ad entrambe di cambiare il loro destino.
Incipit
«C’era un tempo in cui in Africa le persone volavano. Me lo raccontò mamma una notte, quando avevo dieci anni. “Monella” disse “tua nonna lo ha visto con i suoi occhi. Diceva che volavano sopra gli alberi e le nuvole. Diceva che volavano come merli. Venendo qui ci siamo persi quella magia”.»
Recensione
Inizio la recensione di L’invenzione delle ali dalle ultime pagine di questo libro. Nella nota dell’autrice ho scoperto, soltanto alla fine della lettura, che la storia di Sarah Grimké, seppur romanzata, è una storia vera. Sue Monk Kidd ci teneva a far conoscere la vicenda di questa donna che ha combattuto come poteva contro la società della sua epoca e le sue follie. È infatti un libro che racconta la triste condizione degli schiavi prima della guerra di secessione. Ma racconta anche della situazione delle donne nello stesso periodo, costrette a rinunciare alle proprie aspirazioni ed ai propri sogni. Ho apprezzato molto che nella nota l’autrice abbia spiegato con cura cosa ha inventato e cosa invece è stato davvero. Questo aiuta il lettore a collocare la trama ed i personaggi nel tempo e nei luoghi giusti. Sue Monk Kidd ha riportato alla luce una vicenda importante che purtroppo, come molte altre, era scivolata nell’oblio. Solo per questo varrebbe la pena di leggere questo libro.
L’invenzione delle ali è una lettura coinvolgente e molto motivante. L’inserimento della trama in un momento storico preciso, le protagoniste che non si rassegnano alla cattiveria e la poesia di certe pagine mi hanno ricordato in qualche modo Storia di una ladra di libri. Certo, le trame sono molto diverse ma sono entrambi romanzi che portano indietro nel tempo e fanno riflettere.
In particolare, L’invenzione delle ali mi ha fatto pensare a come si possa materialmente cambiare la propria vita e quella degli altri seguendo le proprie ispirazioni con coraggio. Anche quando tutto intorno a noi sembra remarci contro.
Stile, Struttura e Personaggi
Lo stile di Sue Monk Kidd è estremamente elegante e raffinato. Tutti i passaggi, anche i più crudi, sono raccontati con grazia, in modo quasi poetico. L’invenzione delle ali ha una struttura perfetta per essere letta senza difficoltà e senza annoiarsi mai. L’intera vicenda è infatti divisa temporalmente in 6 parti, in ordine cronologico, dal 1803 al 1838. Sarah e Hetty, le protagoniste, si alternano nel racconto in prima persona di quegli anni, facendo avanzare la trama, capitolo dopo capitolo.
L’autrice è stata bravissima a dare movimento alla storia, a non renderla mai banale, a caratterizzare i suoi personaggi in modo estremamente verosimile. Sarah ed Hetty si raccontano con semplicità, mostrandoci le loro luci e loro ombre, le loro mancanze ed il loro coraggio. Alla fine della lettura si avverte una familiarità con i personaggi che soltanto gli autori davvero bravi riescono a farti sentire.
In L’invenzione delle ali non mancano dei riferimenti storici e dei dettagli interessanti e curiosi dell’epoca. Questo rende il lettore lo spettatore silenzioso di un mondo che non c’è più.
Conclusioni
L’invenzione delle ali è un libro che arricchisce perché permette di immergersi in una realtà che è esistita ma che, specialmente noi italiani, non conosciamo un granché.
In particolare, questo romanzo piacerà alle donne perché in fondo parla di loro, del loro essere fragili e fortissime allo stesso tempo.
Concludo la recensione di L’invenzione delle ali consigliando questo libro a tutti. Dovresti leggerlo soprattutto se ami i romanzi carichi di storia ed emozioni oppure se sei una ragazza che si sente sbagliata o repressa.
Citazione
«Tutti noi bramiamo uno spicchio di cielo, non è così? Sospetto che Dio insinui in noi queste smanie perché tentiamo almeno di cambiare il corso delle cose. Dobbiamo tentare, tutto qui.»
Curiosità
- Sue Monk Kidd è sposata ed ha due figli. Ha vissuto a Charleston prima di trasferirsi in Florida dove attualmente risiede.
- Hetty, la schiava protagonista di L’invenzione delle ali, è esistita davvero anche se, purtroppo, è morta giovane e non ha mai conosciuta la libertà.
- La vera Sarah Grimké è vissuta fino all’età di 81 anni ed ha conosciuto la fine della schiavitù contro la quale aveva lottato per tutta la vita.
- L’invenzione delle ali ha debuttato alla prima posizione della classifica dei best seller del New York Times.
L’invenzione delle Ali – Recensione Libro