La Signora delle Camelie – Recensione Libro

La Signora delle Camelie – Recensione Libro

La Signora delle Camelie

di Alexandre Dumas (figlio)

La Signora delle Camelie - Recensione Libro
La Signora delle Camelie

 

Titolo originale: “La Dame aux camèlias

Genere: Romanzo

Anno di pubblicazione: 1848

Editore: Mondadori

Traduzione di Francesco Pastonchi

Recensione libro: Eccellente

 

Trama

Siamo in Francia, nella prima metà dell’Ottocento. Marguerite ama circondarsi di camelie ed è una cortigiana, la mantenuta più bella e desiderata di Parigi. Armand, come molti altri uomini prima di lui, si innamora perdutamente di Marguerite pur non disponendo delle finanze necessarie per mantenerla tra i lussi ai quali pare abituata.

Incredibilmente, grazie all’affetto disinteressato di questo giovane insicuro e permaloso, Marguerite scoprirà una nuova vita ed un modo per essere finalmente felice. Purtroppo però, il passato della bella cortigiana peserà come un macigno sul loro futuro.

Incipit

«Penso che non si possano creare dei personaggi senza aver studiato a fondo gli uomini, come non si può parlare una lingua a patto di averla imparata seriamente.

Non avendo ancora raggiunto l’età nella quale s’inventa, mi accontento di riferire.»

Recensione

La signora della camelie è un libro molto intenso e nonostante sia stato scritto più di 150 anni fa, affronta temi sentimentali ancora molto attuali. È possibile amare una cortigiana? È possibile ricominciare dimenticando il passato? La sofferenza giustifica la cattiveria?

In questa recensione de La signora delle camelie non posso non pensare che quando un romanzo diventa un classico ci sono delle valide ragioni: una trama appassionata, personaggi che si ricordano nel tempo, sentimenti realistici che facilitano l’immedesimazione.

Lo stile di Alexandre Dumas è elegante e piacevole. La sequenza temporale de La signora delle camelie è costruita partendo dal presente e ripercorrendo il passato, attraverso i ricordi di Armand. Mi è piaciuta la scelta di concludere la storia con le lettere della protagonista.

La trama de La signora delle camelie, una sorta di Pretty Woman dell’Ottocento,  può apparire banale ai giorni nostri. È stato invece certamente un romanzo scandaloso all’epoca in cui fu pubblicato per la prima volta.

Durante la lettura ho ammirato il coraggio di Alexandre Dumas che ha saputo parlare delle cortigiane non attraverso degli stereotipi ma disegnandole come delle donne vere, con solitudini e vezzi, con sentimenti e aridità interiori.

I Personaggi

I personaggi de La signora delle camelie sono infatti vibranti e verosimili. Comonciando dalla meravigliosa protagonista Marguerite, passando dalla materialista Prudence, fino all’immaturo ed a tratti odioso Armand. Ci si sente talmente coinvolti dalle loro vicende che è inevitabile non chiedersi se sia o no una storia vera.

A parer mio ne La signora delle camelie un fondo di verità si percepisce chiaramente. Alexandre Dumas doveva conoscere bene certi ambienti e certe emozioni per descrivere così accuratamente.

Il finale è palese fin dalle prime pagine del libro ma questo non toglie assolutamente interesse alla storia, anzi, la rende davvero interessante, realistica e dà molta forza al personaggio di Marguerite.

Al di là della trama, il libro mi è piaciuto perché Alexandre Dumas ha saputo descrivere un grande amore senza cadere nella svenevolezza, mostrandoci come chi ama davvero non si preoccupa della propria felicità ma di quella di chi ama.

Nonostante in alcuni tratti del romanzo mi sia chiesto su quale base se non l’attrazione fisica Armand amasse Marguerite, La signora della camelie, attraverso la protagonista, mi ha permesso di riflettere sul fatto che amare sinceramente a volte può voler dire rinunciare a qualcuno. E questo è un pensiero molto coraggioso, reale e moderno.

Concludo la recensione de La signora delle camelie consigliando questo libro a chi sta vivendo un amore travagliato, a chi ha l’anima romantica ed a tutti gli appassionati di storie ambientate nell’Ottocento.

Citazione

«La cortigiana scompariva a poco a poco. Avevo accanto a me una donna giovane, bella, che amavo, che mi amava, e che si chiamava Marguerite: il passato non aveva più forma, l’avvenire era sgombro da nubi. Il sole illuminava la mia amante come avrebbe illuminato la più casta fidanzata.»

Curiosità

Il personaggio principale del romanzo, Marguerite Gautier, ricorda in modo evidente una cortigiana realmente esistita di nome Marie Duplessis. Alexandre Dumas, l’autore de La signora delle camelie, la conobbe quando aveva vent’anni ed ebbe con lei una relazione che durò un anno.

Questo romanzo ha suggerito numerose trasposizioni cinematografiche e teatrali, nonché la splendida opera di Giuseppe Verdi, La Traviata.

Marguerite, la protagonista de La signora delle camelie, è stata interpretata anche da Greta Garbo in un film del 1936.

La Signora delle Camelie – Recensione Libro

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