La Storia Infinita – Recensione Libro

La Storia Infinita – Recensione Libro
La Storia Infinita
di Michael Ende

Titolo originale: “Die unendliche Geschichte“
Genere: Fantasy
Anno di pubblicazione: 1979
Editore: Longanesi
Traduzione di Amina Pandolfi
Trama
Bastiano Baldassare Bucci è un bambino di circa dieci anni, goffo e solitario. Tutti lo prendono in giro per il suo sovrappeso così preferisce leggere che passare il suo tempo con i suoi coetanei.
Fuggendo dalla persecuzione di alcuni bulli si ritrova in una libreria e, approfittando di un momento di distrazione del proprietario, ruba il bellissimo libro che l’uomo stava leggendo.
Quando Bastiano inizia a leggere La storia infinita nascosto nella soffitta della sua scuola, non immagina che quel libro parla anche di lui e che, molto presto, si ritroverà incredibilmente a far parte di quella stessa storia.
Incipit
otairauqitnA
ilodnairoC odarroC olraC eralotiT
«Questa scritta stava sulla porta a vetri di una botteguccia, ma naturalmente così la si vedeva solo guardando attraverso il vetro dall’interno del locale in penombra. Fuori era una fredda, grigia giornata novembrina e pioveva a catinelle. Tutto ciò che si riusciva a vedere attraverso il cristallo era un muro macchiato di pioggia dall’altro lato della strada.»
Recensione
Questo libro è una meraviglia.
Avrei così tante cose da dire in merito, che non so davvero da dove iniziare questa recensione. Ho affrontato la lettura nella convinzione che fosse un romanzo per ragazzi ma mi sono trovato di fronte un libro molto più complesso di quanto potessi immaginare.
La trama di La storia infinita invita il lettore a giocare con la lettura. È infatti davvero divertente leggere la storia di qualcuno che a sua volta legge una storia. E poi ritrovarsi ad oltre metà del libro ad incitare il protagonista di La storia infinita, Bastiano. Esattamente come faceva lui, nei primi capitoli, con l’altro protagonista di La storia infinita, Atreiu.
Perché in fin dei conti, La storia infinita finisce per essere il libro che tu hai tra le mani, che Bastiano ha tra le mani ed anche quello che riscrive il Vecchio della Montagna Vagante all’interno della trama.
Non ci avete capito nulla? Penso sia normale, dato che stiamo parlando di un libro in cui l’autore ha cercato di accorciare notevolmente le distanze tra il lettore e la storia che legge.
L’ho trovato davvero un libro incantato perché Michael Ende, con numerosi spunti sparpagliati all’interno della trama, mi ha permesso di immaginare storie tutte mie.
In moltissimi punti de La storia infinita infatti, l’autore ha usato la frase: «Ma questa è un’altra storia, e si dovrà raccontare un’altra volta», scatenando la mia fantasia per dare a mia volta una storia ad ogni personaggio di Fantàsia che usciva di scena.
In poche parole si diventa davvero, in un modo o nell’altro, parte del romanzo.
Stile e personaggi
Lo stile di Michael Ende è gradevolissimo ed adatto ad essere letto da chiunque. Benché la trama sia piuttosto lunga, leggere questo libro non risulta affatto difficoltoso, specie se si è amanti del genere fantasy.
La storia infinita è un susseguirsi di personaggi ed ambientazioni fantastiche che, per essere immaginate come voleva lo scrittore, necessitano di buoni descrizioni che non sono mancate.
Per quanto i personaggi di Fantàsia siano assurdi ed improbabili, Ende riesce a descriverli tanto bene da renderli verosimili. Ho sentito in ognuno di loro qualcosa di poetico e toccante, quasi che l’autore avesse usato questi personaggi per sfiorare diverse corde emotive dell’animo del lettore.
La storia infinita, tra le moltissime metafore che contiene, sicuramente spinge anche a riflettere. Ogni creatura, per quanto diversa o spaventosa possa sembrare, ha un valido motivo per esistere e per essere accettata così com’è.
Allegorie e Simboli
La storia infinita è un libro che può essere letto su vari livelli. Un bambino ci vedrà la fiaba, un ragazzo il desiderio di riscatto del protagonista, un adulto, se è accorto, ci vedrà la vita reale.
Perché questo libro è un inno alla fantasia che però non viene considerata un modo per sfuggire alla realtà, quanto un modo per affrontare la realtà e le sue sfide quotidiane.
La storia di Bastiano mi ha fatto molto riflettere su quale effettivamente sia il modo giusto di desiderare qualcosa. Spesso passiamo anche noi da un desiderio materiale all’altro, in modo sterile e compulsivo.
Il più delle volte senza comprendere che i veri desideri di ognuno di noi non sono cose ma sentimenti, emozioni. Amare ed essere amati è tutto ciò di cui abbiamo davvero bisogno.
È interessante il modo in cui Ende usa le lettere dell’alfabeto che sono l’inizio di ogni capitolo ma anche, all’interno della trama, tracce da lasciare nel deserto per segnalare il proprio passaggio, scale per salire sulla montagna, giochi per ottenere storie casuali.
Anche il fatto che in Fantàsia tutto necessiti di un nome per continuare ad esistere è affascinante, ricorda in qualche modo la creazione del mondo nella Bibbia.
Penso che ogni lettore potrà trovare in questo libro la propria personale interpretazione ai fatti ed ai personaggi. Mi chiedo quali fossero le intenzioni iniziali dell’autore che, proprio come a Fantàsia, ha creato dei personaggi dando loro un nome e lasciandoli liberi di essere quello che volevano.
Conclusioni
Ci tengo a sottolineare a chi, come me, avesse visto il film prima di leggere il libro, che la storia raccontata al cinema non è che un terzo della trama completa del libro e che il finale è molto diverso.
Concludo la recensione di La storia infinita consigliando questo libro davvero a tutti, anche a chi l’ha già letto, magari quando era un ragazzino, perché ci troverà certamente qualcosa di nuovo e diverso. Tuttavia questo è un libro particolare, che necessita di attenzione e reale interesse per essere letto.
Dovrete avere lo spirito giusto per affrontarlo. Tenetelo sullo scaffale fino a che non sarà lui a chiamarvi… io l’ho letto sette anni dopo averlo acquistato!
Citazione
«I desideri non si possono evocare, né soffocare a piacimento. Essi nascono dalle profondità più remote del nostro animo, più nascosti di ogni altra intenzione, siano essi buoni o cattivi. E a nostra insaputa.»
Curiosità
La storia infinita è stata tradotto in quaranta lingue ed ha venduto oltre dieci milioni di copie in tutto il mondo.
Dal libro sono stati tratti tre film con lo stesso titolo, una serie televisiva di cartoni animati, videogiochi, balletti e rappresentazioni teatrali.
L’autore Michael Ende, figlio del pittore Edgar Ende, non apprezzò per niente la versione cinematografica del suo libro, tanto che si riservò il diritto di togliere il suo nome dai titoli del film.
La prima edizione di La storia infinita fu stampata in sole 20000 copie, con copertina rigida rivestita in seta rossa, capilettera abilmente decorati e con il testo in rosso quando la storia è ambientata nel mondo degli umani e verde quando invece la trama si sposta in Fantàsia.
La storia infinita è composta di 26 capitoli, dato che ogni capitolo inizia con lettere in rigoroso ordine alfabetico.
La storia infinita può essere definita un meta romanzo, dato che il libro racconta anche la storia del libro stesso.
Michael Ende impiegò tre anni per portare a termine la stesura di questo libro.
La Storia Infinita – Recensione Libro