L’amico Ritrovato di Fred Uhlman – Recensione Libro
L’amico Ritrovato – Recensione Libro
L’amico Ritrovato
di Fred Uhlman
Titolo originale : “Reunion“
Genere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 1971
Editore: Feltrinelli
Traduzione di Mariagiulia Castagnone
Trama
Siamo nei primi anni ’30, a Stoccarda. Due sedicenni, Hans Schwarz e Konradin von Hohenfels, si incontrano per la prima volta a scuola. Entrambi figli unici e molto soli, sentono subito un’incredibile affinità reciproca. Sarebbe un’amicizia come tante altre se Hans e Konradin non fossero uno ebreo e l’altro nobile. Troppo giovani per opporsi, i due si ritroveranno trascinati dai tragici eventi storici di quegli anni.
Incipit
«Entrò nella mia vita nel febbraio del 1932 per non uscirne più. Da allora è passato più di un quarto di secolo, più di novemila giorni tediosi e senza scopo, che l’assenza di speranza ha reso tutti ugualmente vuoti, giorni e anni, molti dei quali morti come foglie secche su un albero inaridito. »
Recensione
L’amico ritrovato è un libricino di appena 92 pagine che si legge in un pomeriggio. Eppure quando si termina la lettura si avverte tutta la forza di un romanzo ben scritto.
Secondo me il tema del nazismo è una sfida per uno scrittore. Si rischia sempre di cadere nella retorica o nel già detto e ridetto.
Dopo Storia di una ladra di libri, non credevo di trovare un altro romanzo su questo tema che mi coinvolgesse. Eppure Fred Uhlamn, con una manciata di pagine, è riuscito a creare una storia viva e toccante. Una storia che non si dimentica. A dimostrazione che non servono grandi volumi per raccontare un sentimento.
La trama de L’amico ritrovato è semplicissima e forse anche per questo così facile da seguire. Racconta un’amicizia ai tempi dell’ascesa di Hitler, un’amicizia tra due ragazzini condannati dalla storia a stare su fronti diversi.
I due protagonisti, Hans e Konradin, sono descritti in modo vivace e vibrante. In loro si intravedono la purezza dell’età e le ombre che la vita, pian piano, allungherà su di loro.
Lo stile di Fred Uhlamn è pulito ed essenziale. Dato che L’amico ritrovato è più una novella che un romanzo, l’autore ha rinunciato a tutti i fronzoli. Tuttavia non ne risulta una lettura scarna, anzi.
Tra le pagine di questo bel libro si immagina molto ciò che non viene raccontato.
Ancora Tristemente Attuale
Mi è parso che togliendo spazio alle parole di troppo, Fred Uhlamn spinga il lettore verso l’immedesimazione. Per colmare ciò che manca si va a cercare nei propri ricordi. Si ripescano memorie dell’adolescenza e riemergono risate e confidenze passate. E poi si pensa a chi l’adolescenza l’ha dovuta vivere preoccupandosi delle proprie origini e ci si chiede se oggi non stia succedendo nuovamente.
Per quanto possa sembrare strano, ho trovato L’amico ritrovato ancora molto attuale. Perché purtroppo ancora oggi i pregiudizi e la cattiva informazione possono rompere legami ed alzare muri tra le persone.
Per tutta la lettura mi sono chiesto il perché del titolo. Lo spiegherà il finale, relegato alle ultime due righe dell’ultima pagina, che ovviamente non rivelerò ma che mi ha emozionato. Sono bastate poche parole per cambiare radicalmente l’idea che si aveva di un personaggio.
La forza de L’amico ritrovato, la brevità, è anche l’unica pecca che vi ho riscontrato. Mi è dispiaciuto che una lettura così piacevole sia durata così poco. Tanto più che questa storia avrebbe potuto anche essere sviluppata in un vero e proprio romanzo senza troppi problemi.
Concludo la recensione de L’amico ritrovato consigliando questa breve lettura a tutti, specie agli adolescenti. Inoltre lo suggerisco in particolar modo agli adulti che hanno dimenticato la forza e l’animo che avevano da ragazzi.
Citazione
«I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé un’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata.»
Curiosità
- Fred Uhlman oltre che scrittore, era un avvocato. La sua ultima dichiarazione prima di morire è stata: “Si può sopravvivere con un solo libro.”
- L’amico ritrovato è il primo libro della Trilogia del ritorno. Ne fanno parte anche Un’anima non vile che racconta la stessa storia dal punto di vista di Konradine e Niente resurrezioni, per favore.
- Dal romanzo nel 1989 è stato tratto un film omonimo, L’amico ritrovato. Il soggetto del film fu riadattato dallo stesso Fred Uhlman, con alcune notevoli varianti rispetto al libro.
- Nel 2010 Ronan Wilmot ha tratto un’opera teatrale dal libro.
- L’amico ritrovato è stato tradotto in 19 lingue.
L’amico Ritrovato di Fred Uhlman – Recensione Libro