Sull’Amore e sulla Solitudine – Recensione Libro
Sull’Amore e la Solitudine – Recensione Libro
Sull’Amore e la Solitudine
di Jiddu Krishnamurti
Titolo originale: “On love and loneliness“
Genere: Spiritualità
Anno di pubblicazione: 1993
Editore: Astrolabio Ubaldini
Traduzione di Gianpaolo Fiorentini
Trama
Sull’amore e sulla solitudine è la raccolta delle trascrizioni dei discorsi tenuti da Jiddu Krishnamurti in diverse parti del mondo. Tutti gli scritti contenuti in questo libro trattano, nello specifico, il tema dell’amore e della solitudine.
Nelle riflessioni di Krishnamurti troviamo tutta la saggezza di chi incontrava le persone non per insegnare loro una strada da percorrere ma per trasmettergli il desiderio di capire profondamente se stessi. L’amore non può essere vissuto senza liberarsi dell’ego, la solitudine non può essere compresa senza liberarsi dai preconcetti mentali.
Incipit
«Parlando insieme di questi problemi, che sono i problemi della nostra vita quotidiana, penso che dobbiamo tener presente che stiamo cercando assieme, che stiamo facendo insieme un viaggio all’interno di problemi esistenziali molto complessi.»
Recensione Sull’amore e sulla solitudine
Mi sento quasi in imbarazzo nel fare la recensione di questa raccolta di scritti Sull’amore e sulla solitudine di Jiddu Krishnamurti. Questo libro è molto amato in tutto il mondo ed è alla base di molte prese di coscienza sui temi importanti di cui parla. Eppure è un libro molto più difficile di quanto sembri e non mi ha particolarmente entusiasmato.
Premetto che non sono nuovo a questo tipo di letture ed amo molto i testi che affrontano tematiche esistenziali. Il punto è che il contenuto di Sull’amore e la solitudine mi è apparso fin troppo astratto per essere afferrato dalla maggior parte dei lettori. Non tutti hanno una preparazione spirituale alle spalle, non tutti riescono a guardarsi dentro.
Le aspettative di chi compra un libro come questo sono certamente basate sulla piena comprensione di ciò che andrà a leggere. Secondo me, in questa lettura non è facile andare oltre le parole per comprendere pienamente i concetti.
Jiddu Krishnamurti era senza alcun dubbio uno spirito illuminato che aveva capito molto bene l’essenza dell’uomo e del mondo in cui viviamo. Mi è piaciuto il fatto che rispondesse spesso con delle domande, per cercare di far arrivare gli interlocutori alla verità senza troppe intromissioni. E sicuramente questo metodo funzionava a meraviglia nel parlato, durante le sue conferenze ed i suoi incontri con il pubblico.
Il fatto è che Sull’amore e la solitudine è una trascrizione dei discorsi fatti a voce da Jiddu Krishnamurti. Questo, per quel che mi riguarda, ha drasticamente ridotto l’impatto che certi concetti dovrebbero avere. Tutto il libro è costruito su discorsi davvero troppo intangibili.
Il Bisogno di Trovare delle Risposte
Nel momento in cui scelgo di leggere qualcosa Sull’amore e sulla solitudine non ho solo bisogno di comprendere a pieno questi argomenti. Il mio interesse è quello di trovare delle risposte alle mie domande. Se l’autore era comprensibilmente contrario al dare delle risposte preconfezionate, avrebbe dovuto comunque fare in modo che le risposte venissero a galla nei suoi interlocutori.
Presumo che questo accadesse dal vivo perché credo nello scambio di energia che può esserci tra le persone. Alcuni riescono a farti trovare la tua essenza soltanto guardandoti e restando in silenzio. Fatto sta che nello scritto, secondo me, questo non accade. O almeno è difficile che accada alla maggioranza dei lettori.
Per me la vera forza di un filosofo o di un intellettuale in generale è invece proprio la semplicità, la capacità di far passare concetti difficilissimi anche ai più ignoranti in quella materia. Per questo avevo apprezzato tanto, ad esempio, Sette brevi lezioni di fisica.
Un Libro Intenso e Profondo
Ho anche la velata convinzione che molti di quelli che pensano di aver compreso questo libro fino in fondo in realtà si siano fermati ad appena la superficie. Perché i concetti trattati in Sull’amore e sulla solitudine sono davvero intensi e profondi. Ogni capitolo merita una lunga riflessione e non è un caso che io abbia impiegato moltissimo tempo per leggere questo piccolo libro.
Sono concetti che devono essere snocciolati ed assimilati un po’ alla volta per riuscire ad imparare davvero qualcosa. Perché altrimenti, oltre a tutta la bellezza dell’approccio a certi temi, non resta altro che cumulo di parole che verranno dimenticate in fretta.
A Chi è Adatto
Concludo la recensione di Sull’amore e sulla solitudine consigliando questo libro a chi è già abituato ai temi spirituali ed ha voglia di imparare. Lo consiglio anche a chi non ha fretta di portare a termine una lettura ed ha il tempo necessario per riuscire a riflettere su quello che leggerà.
Non lo ritengo invece adatto ad una lettura superficiale e sbrigativa, e lo sconsiglio quindi a chi nei libri cerca la pura evasione.
Citazione
«Solo quando la mente è davvero tranquilla, quando non pretende più, non chiede più, non esige più, non cerca più, non possiede più, non prova più gelosia, paura, ansia… solo quando la mente è davvero silenziosa, solo allora è possibile l’amore.»
Curiosità
- Il cardine degli insegnamenti di Jiddu Krishnamurti consiste nel fatto che l’essere umano deve imparare a liberarsi da ogni condizionamento, ogni pregiudizio ed ogni appartenenza. Non a caso non volle mai essere definito un guru, né seguì o diede inizio ad alcuna pratica spirituale.
- Jiddu Krishnamurti, sebbene fosse nato in India, era apolide perché non voleva appartenere ad alcuna nazione.
- Dopo la morte dell’autore di Sull’amore e sulla solitudine diverse scuole in Inghilterra, California ed India hanno continuato a diffondere i suoi insegnamenti.
- Il modo in cui Krishnamurti insegnava consisteva nel dialogare con le persone che volevano ascoltarlo. In questo modo approfondiva le tematiche esistenziali e cercava di capirle meglio lui stesso.
Sull’Amore e la Solitudine – Recensione Libro