Susan a Faccia in Giù nella Neve – Recensione
Susan a Faccia in Giù nella Neve – Recensione libro
Susan a Faccia in Giù nella Neve
di Carol O’ Connel
Titolo originale: “Judas Child“
Genere: Thriller
Anno di pubblicazione: 1999
Editore: Piemme
Traduzione di Francesca Albini
Trama
Siamo in una cittadina dello stato di New York, Markers Village, è Natale e due bambine di dieci anni, Sadie e Gwen, sono scomparse nel nulla. Davanti alla fermata dell’autobus viene ritrovata la bicicletta di Sadie e si inizia così a considerare la possibilità che siano fuggite.
Il poliziotto che indaga sulla scomparsa delle bambine però, pensa che sia successo qualcosa di peggio. Sua sorella Susan quindici anni prima, proprio a Natale, era stata rapita ed uccisa.
Un sacerdote, Paul Marie era stato condannato per quel crimine ma continuava a dichiararsi innocente. E se fosse la verità? E se la scomparsa di Sadie e Gwen fosse legata all’omicidio di Susan?
In Susan a faccia in giù nella neve la O’ Connell mantiene il lettore in un crescendo di suspence ed incertezza fino all’ultima pagina del libro, sorprendendolo con un inaspettato colpo di scena finale.
Incipit
“Lungo il viale correvano due nastri d’erba, ancora verdi nonostante fosse dicembre inoltrato. Ai lati, due file di pini finivano dove la moderna strada pubblica incontrava un viottolo privato, pavimentato a ciottoli. Anche se non era segnalato sulle carte geografiche, la gente del paese lo chiamava “il sentiero dell’albero di Natale”. ”
Recensione
Ho letto Susan a faccia in giù nella neve diversi anni fa ma è un libro che mi è davvero rimasto impresso, soprattutto per lo stile inusuale di questo thriller. A differenza dei soliti infatti, questo thriller non ha il classico stile serrato che cerca di suscitare ansia nel lettore.
Susan a faccia in giù nella neve affronta temi molto delicati e, nonostante questo libro risalga a diversi anni fa, purtroppo sono temi ancora presenti nelle cronache nere di oggi.
Faccio una premessa prima di iniziare la recensione di Susan a faccia in giù nella neve. Anche se è soltanto un romanzo, essendo un libro che parla di bambini vittime di terribili crimini, non è un libro adatto a tutti. Per leggerlo senza problemi è necessario non essere troppo sensibili all’argomento. Devo dire, comunque, che l’autrice ha saputo raccontare una storia noir in modo molto morbido, senza morbosità ne dettagli gratuiti.
Pur essendo un thriller, il libro ha un’andatura piuttosto lenta che comunque, a mio parere, non toglie affatto fascino al racconto anzi, permette al lettore di assaporare la storia fino all’ultima pagina.
Susan a faccia in giù nella neve è una storia ben costruita e con molti personaggi, per la maggior parte ben poco delineati e tutt’altro che indimenticabili.
Quello che invece mi ha colpito è stata la minuziosa descrizione del mondo interiore dei bambini, del loro modo di affrontare la realtà e di riflettere sugli eventi. Per questo Sadie e Gwen sono protagoniste credibili alle quali ci si affeziona molto durante la lettura di Susan a faccia in giù nella neve.
Concludo la recensione di Susan a faccia in giù nella neve con un plauso a Carol O’ Connell per il finale del libro. Difficilmente resto stupito dal finale di un thriller ma, in questo caso, è stata davvero una sorpresa.
Citazione
“Rouge osservò la copertina viola del minuscolo libretto. Non c’erano dubbi che appartenesse a Sadie Green. Sfogliò le pagine distinte da lettere dell’alfabeto: erano gli unici caratteri leggibili sopravvissuti al danno dell’acqua.”
Curiosità
Susan a faccia in giù nella neve è stato tradotto anche in cinese, giapponese, svedese e norvegese.
Carol O’ Connell, l’autrice di Susan a faccia in giù nella neve è diventata molto famosa per i suoi romanzi polizieschi che hanno come protagonista Kathy Mallory, una detective della omicidi di New York.
Susan a faccia in giù nella neve – Recensione libro