Vita di Luigi Tenco – Recensione Libro
Vita di Luigi Tenco – Recensione Libro
Vita di Luigi Tenco
di Aldo Colonna
Genere: Biografia
Anno di pubblicazione: 2017
Editore: Bompiani
Trama
Luigi Tenco è tristemente ricordato per la sua tragica scomparsa, durante il Festival di Sanremo del 1967. In questa biografia Aldo Colonna ci fa conoscere meglio il cantautore che continua ad affascinare persone in tutto il mondo.
Vita di Luigi Tenco racconta un uomo, prima che un artista, triste ed austero, forte ed allo stesso tempo fragile. La dedizione di Tenco per la verità lo aveva reso un personaggio scomodo per molti.
Incipit
«Parecchio tempo fa, diciamo agli inizi degli anni sessanta, accaddero nel nostro paese due fatti incredibili, agghiaccianti, quasi irriferibili tanto era il senso di disagio che provava il latore solo nel narrarli, quasi sempre sottovoce e guardingo, come se le due storie portassero con sé il peso di una maledizione che si sarebbe scagliata, prima o poi, sull’incauto narratore.»
Recensione
Ho iniziato a leggere Vita di Luigi Tenco perché questo cantautore mi ha sempre incuriosito. Purtroppo Tenco è balzato agli onori della cronaca per la sua morte eppure le sue canzoni rivelano carisma e profondità. Essendo affascinato dalle mille sfaccettature dell’animo umano, mi interessava conoscere più a fondo la sua storia.
La recensione che sto per scrivere sulla Vita di Luigi Tenco, riguarda ovviamente il libro e non la vicenda umana.
La prima nota dolente, per quel che mi riguarda, di questo libro è lo stile dell’autore. Aldo Colonna è senza dubbio un uomo di cultura, con una grande conoscenza della lingua italiana. Il suo stile è elegante e ricercato, piacevole per le persone colte e per chi ama la lettura. Allo stesso tempo però, questo stile può risultare scomodo per chi non ha la stessa proprietà di linguaggio.
Vita di Luigi Tenco è la biografia di un personaggio nazional popolare, una lettura che può interessare tutti gli italiani. Per questo, per come la vedo io, lo stile dell’autore avrebbe dovuto essere più colloquiale e meno ricercato. Aldo Colonna poteva, forse doveva, rendere questa lettura piacevole per tutti.
Personalmente, in più punti, ho trovato delle difficoltà anche semplicemente nel seguire il discorso. Le frasi lunghe, l’enorme quantità di virgole, parentesi e note mi hanno fatto perdere continuamente il filo. Spesso ho avuto la sensazione che l’autore andasse fuori tema, divagando eccessivamente su considerazioni del tutto personali.
Vita di Luigi Tenco, il Tributo ad un Artista Sfortunato
In ogni caso, a cinquant’anni dalla morte di Tenco, questa biografia mi sembra un bel tributo a questo sfortunato artista. Ci ho visto un riscatto per l’immagine di questo cantautore di talento, troppe volte ricordato solo per la sua fine.
In questo libro conosciamo Luigi Tenco con la sua cultura e la sua sensibilità. Vediamo Luigi con le sue convinzioni, le sue grandi capacità e le sue paure. Ed alla fine ci rammarichiamo che tanto potenziale artistico ed umano non abbia avuto il tempo di esprimersi pienamente.
Colonna ha rispettato la volontà dei familiari del cantautore nel non rendere noti fatti personali prima della loro scomparsa.
Ho apprezzato molto il lavoro di ricerca che traspare dietro a questa biografia. Per scrivere Vita di Luigi Tenco, Aldo Colonna ha raccolto una grande quantità di informazioni e testimonianze. Ha cercato di incasellare ogni fatto della Vita di Luigi Tenco nel contesto storico. Ci ha permesso di ricordare o immaginare com’era vivere in Italia in quegli anni.
Interessante la sezione dedicata alla morte di Tenco. L’autore si è espresso a favore della tesi dell’omicidio, spingendo il lettore a pensare la stessa cosa. Purtroppo non credo sarà mai possibile scoprire la verità.
Mi è piaciuto molto il capitolo dedicato alle interviste ed alle dichiarazioni di Tenco. Attraverso le sue stesse parole è stato più facile farsi un’idea del personaggio e dell’uomo. Belle le immagini ed i testi inediti del cantautore.
Conclusioni
Questo libro contiene molte informazioni interessanti e curiosità su questo cantautore e su un’Italia che non esiste più. Lascia in bocca il sapore della malinconia e del rimpianto per quel ragazzo solitario e schivo, scomparso troppo presto. Si percepisce un senso di ingiustizia non soltanto per la sua inspiegabile fine. L’essere umano Luigi Tenco, dopo tanti giudizi, merita comprensione.
Concludo la recensione di La Vita di Luigi Tenco consigliando questo libro agli appassionati di musica italiana. Suggerisco questa lettura anche a chi non conosce la storia di Tenco ed a chi è interessato ai casi irrisolti.
Citazione
«Io ho sempre imboccato la strada sbagliata. Sbagliai quando mi illusi di diventare ingegnere e a casa mia non c’era una lira, sbagliai quando mi misi a scrivere canzoni e quando mi illusi di farne un mestiere. Ho sbagliato pure adesso a venire a Sanremo, anche se mi ci hanno voluto loro, perché io non ho fatto una mossa per venirci, e magari non ci fossi venuto mai.»
Curiosità
Aldo Colonna si occupa di cultura e spettacolo per il Manifesto ed è stato assistente alla regia di Mario Monicelli.
Anche se tutti lo ricordano come esponente della scuola genovese, Luigi Tenco era nato in provincia di Alessandria, a Cassine.
Luigi Tenco ha recitato in tre film: La Cuccagna del 1962, 008 Operazione Ritmo del 1965 e, dello stesso anno, Questo Pazzo, pazzo mondo della canzone.
Luigi Tenco riposa nel cimitero di Ricaldone.
Vita di Luigi Tenco – Recensione Libro